emilio carelli matteo salvini

LA CENSURA? ARRIVA CON “L’ESPRESSO” – SECONDO "IL FATTO QUOTIDIANO", IL NEO-DIRETTORE DEL SETTIMANALE, EMILIO CARELLI, AVREBBE BLOCCATO UN PEZZO SU SALVINI (“IL NODO INFRASTRUTTURE. IL MINISTRO CAPOVARO SFORTUNATO”) PER CONTO DEL GRUPPO "LUDOIL ENERGY", DELLA FAMIGLIA AMMATURO PROPRIETARIA DELLA TESTATA - L'ARTICOLO ERA CONSIDERATO TROPPO CRITICO PER IL CAPITONE A RIDOSSO DELLE EUROPEE E SAREBBE STATO RIMANDATO A DOPO IL VOTO...

Estratto dell’articolo di Gianni Barbacetto per “Il Fatto Quotidiano”

 

emilio carelli ricevimento quirinale 2 giugno 2024

Censura all’Espresso. Il nuovo direttore, Emilio Carelli, arrivato dopo la cacciata di Enrico Bellavia, ci ha messo solo cinque giorni per dimostrare come è cambiata l’aria e come vuol fare il giornale, per conto dei proprietari, il gruppo Ludoil Energy della famiglia Ammaturo, che l’avevano rilevato da Danilo Iervolino.

 

La sera di mercoledì, al momento della chiusura in redazione del primo numero da lui firmato come direttore, Carelli ha fatto sparire un pezzo su Matteo Salvini, già impaginato e titolato: “Il nodo infrastrutture. Il ministro capovaro sfortunato”.

 

Firmato dall’inviato Gianfrancesco Turano, che raccontava come Salvini puntasse, per le Europee, su cantieri e opere pubbliche da inaugurare come spot elettorale. Anche grazie al mare di denaro arrivato con il Pnrr. Ma inaugurazioni, annunci e ritardi hanno finito per trasformare lo spot in un flop per Matteo, aggravato dai contrasti con Giorgia Meloni. Il pezzo è stato giudicato da Carelli troppo critico nei confronti del ministro delle Infrastrutture e inadatto al momento: non si deve attaccare un leader politico prima delle elezioni.

LUDOIL

 

Così il pezzo sarebbe stato eventualmente rimesso in pagina la settimana successiva (ma ormai invecchiato e fuori contesto). Niente articoli politici prima del voto. Meglio usare il giornale per spingere gli elettori ad andare alle urne. […]

 

cremlins meme by emiliano carli il giornalone la stampa

Già nel suo discorso d’insediamento, Carelli aveva spiegato di essere favorevole alle grandi opere e al ponte sullo Stretto, uno dei cardini della politica di Salvini. Nelle ultime settimane, la proprietà del giornale, attraverso un Carelli ancora in versione amministratore delegato, aveva già bloccato mentre andava in stampa un pezzo di Carlo Tecce sul viceministro Maurizio Leo. E uno di Susanna Turco su Elly Schlein.

EMILIO CARELLI - LESPRESSO EMILIO CARELLI LUIGI DI MAIO SALVINI FILO RUSSOmatteo salvini gianluca savoini a moscaMATTEO SALVINI IGNAZIO LA RUSSA salvini a mosca EMILIO CARELLI

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI