CONCORSO DI COLPA – UN LETTORE SCRIVE A “REPUBBLICA”: “LA CONDANNA DEL PROF GALLI SOLO PER IL FALSO IN ATTI PUBBLICI MI FA MORIRE DAL RIDERE. LO SANNO TUTTI CHE I CONCORSI A CATTEDRE SONO PILOTATI” – RISPOSTA DI FRANCESCO MERLO: “GALLI È STATO MEZZO ASSOLTO E MEZZO CONDANNATO. HA RIVENDICATO L’ASSUNZIONE DI UN CAVALLO DI RAZZA QUANDO IN TANTI ASSUMONO MULI CHE A LORO VOLTA ASSUMONO ASINI. LA POTENZA DEI PROFESSORI UNIVERSITARI CRESCE NON PROPORZIONALMENTE AL NUMERO DI ALLIEVI PORTATI IN CATTEDRA, MA AL NUMERO DI ASINI PROMOSSI PROFESSORI…”
Estratto da “Posta e risposta – la Repubblica”
[…] Caro Merlo, la condanna del prof Galli solo per il falso in atti pubblici mi fa morire dal ridere. Lo sanno tutti che i concorsi a cattedre sono pilotati.
Giorgio La Ganga — Roma
Risposta di Francesco Merlo:
Accusavano il prof Massimo Galli di turbativa d’asta e di falso nella gestione del concorso che fu vinto da un suo stretto collaboratore (assolto). La sentenza ha stabilito che l’infettivologo non ha turbato il concorso ma è colpevole di falso, anche se a quel punto non ne avrebbe avuto motivo.
E dunque è stato mezzo assolto e mezzo condannato. Galli ha rivendicato l’assunzione di un cavallo di razza quando in tanti assumono muli che a loro volta assumono asini. Si attribuisce al grande italianista Carlo Muscetta la battuta sulla potenza dei professori universitari, che cresce non proporzionalmente al numero di allievi portati in cattedra, ma al numero di asini promossi professori. […]