simona agnes giuseppe conte barbara floridia

CONTE È PRONTO ALL’INCIUCIONE IN RAI – LA GRILLINA BARBARA FLORIDIA, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE VIGILANZA, CONVOCA GLI STATI GENERALI DEL SERVIZIO PUBBLICO E APRE AL DIALOGO SULLA NOMINA DI SIMONA AGNES COME PRESIDENTE. DOPO LA SCONFITTA IN LIGURIA, IL CAMPO LARGO SI È SFALDATO, E IL M5S PUÒ TROVARE L’ACCORDO PER VIALE MAZZINI, E OTTENERE IN CAMBIO IL TG3 (LASCIATO LIBERO DA MARIO ORFEO)

Estratto dell’articolo di Mario Ajello per “il Messaggero”

 

BARBARA FLORIDIA

«Ondeggia M5S sulla Rai, ondeggia molto pericolosamente e si faranno male da soli». Allerta massima al Nazareno, quartier generale del Pd. Dove gli Stati Generali sul servizio pubblico e sull'informazione, che si terranno mercoledì e giovedì al Senato con superstar Barbara Floridia, presidente stellata della commissione di Vigilanza Rai e tanto centrodestra intorno a lei a cominciare dal padrone di casa (La Russa) e dal sottosegretario con delega all'editoria, l'azzurro Alberto Barachini, vengono visti dalla segreteria di Schlein come la prova d'inciucio tra M5S sempre più lontano dai dem e la maggioranza di governo.

 

simona agnes

Un inciucio per scegliere insieme, e contro l'aventiniana Elly, il presidente di garanzia della Rai. Simona Agnes? Le sue quotazioni sono in risalita. Perché il dialogo si sta facendo sempre più fitto tra gli stellati e i melonian-forzisti-leghisti […] e l'allestimento comune degli Stati Generali […]: niente Schlein e niente Pd, viene considerato un po' da tutti come l'occasione per parlarsi, per dialogare e in prospettiva per sbloccare una situazione finora pietrificata.

 

[…] Il grumo da sciogliere è quello, appunto, della presidenza Rai. Su cui però […] va registrata un'apertura. Proprio da parte di Floridia che è contiana, che appartiene cioè al M5S sempre più tentato […] dalle mani libere rispetto al Pd.

giuseppe conte elly schlein genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti

 

«L'elezione del presidente Rai? E' evidente che al momento qualcosa non quadra - dice la numero uno della commissione di Vigilanza - e che il presidente dev'essere condiviso con le opposizioni.

 

Se noi non vogliamo Simona Agnes? Non è che non si vuole la dottoressa Agnes ma è corretto che la maggioranza condivida con l'opposizione la scelta. Serve un dialogo […] e quindi mi sono inventata gli Stati Generali del Servizio Pubblico per provare a parlarci».

 

E poi: «Se votiamo Agnes? Finché non ci sarà un dialogo corretto e definito, in serenità, tra maggioranza e opposizione, non ci muoviamo e non votiamo». Ma ora il dialogo c'è, eccome. E ci sono le esigenze politiche che consigliano di sganciarsi dal Pd.

GIUSEPPE CONTE BARBARA FLORIDIA

 

E c'è un'altra cosa. Molto importante. Di cui è regista Maurizio Gasparri, insieme a Antonio Tajani. Ed eccola: martedì, il giorno prima degli Stati Generali, Forza Italia presenta la sua proposta di legge di riforma del sistema radiotelevisivo e informativo che può incontrare il favore di M5S e di una parte delle opposizioni.

 

Perché, cancellando la legge Renzi che attribuisce al governo la piena facoltà di scelta della governance di Viale Mazzini, riporta al Parlamento, nel solco delle sentenze della Corte Costituzionale, la centralità nella selezione dei membri del Cda del servizio pubblico.

 

Per esempio: non si avrà più un amministratore delegato com'è adesso […] ma si tornerà alla figura del direttore generale come capo azienda che non fa parte del Cda, di nomina parlamentare, anche se vi partecipa.

 

Roberto Natale Simona Agnes Giampaolo Rossi - foto lapresse

[…]  Miele per le orecchie dei contiani? Sì. Ma poi, in cambio, voteranno Agnes, che sta a molto a cuore a Gianni Letta e al partito di Tajani? La politica non vive di automatismi ma di percorsi. E un percorso - fatto di dialogo, di aperture, di incontri culturali prima ancora che politici - sembra essere stato tracciato negli ultimi giorni. L'obiettivo è quello di dare piena funzionalità al servizio pubblico.

 

[…] E chissà se, esclusa la Schlein che si tiene alla larghissima, agli Stati Generali prenderanno parte Tajani (probabile la sua presenza), Salvini (idem) e Conte (sarà la vera sorpresa nel caso si presentasse alle assise a Palazzo Giustiniani e non è affatto escluso), insieme all'ad e al dg Rai, Giampaolo Rossi e Roberto Sergio, ai ministri Giuli e Urso e al sottosegretario Barachini, ad Alberto Angela e a Marcello Veneiani, ad Aldo Grasso e a Monica Maggioni, a Giacomo Lasorella (Agcom) e a Francesco Giorgino e a Roberto Zaccaria e tanti altri. Poi da cosa nasce cosa, dicono i più. Il risultato finale, di tanto sforzo di elaborazione e d'incontro, sarà Agnes?

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...