BUTTATE LA CHIAVE – UN 46ENNE TREVIGIANO È STATO ARRESTATO PER AVER VIOLENTATO LA FIGLIA DI DUE ANNI E MEZZO E AVER PUBBLICATO I VIDEO DEGLI STUPRI SU UNA CHAT PER PEDOFILI – L’ORCO È STATO INDIVIDUATO GRAZIE ALLA POLIZIA AUSTRALIANA CHE, INDAGANDO SUI SITI NEL DARK WEB, HA RINTRACCIATO I FILMATI DOVE COMPARIVA L’UOMO OLTRE AL NUMERO DI TARGA DI UN'AUTO - SALVINI: "NON SCRIVETE PADRE, E' UN VERME..."
Un uomo di 46 anni residente in un paese del trevigiano è stato arrestato con l'accusa di aver violentato la figlia di due anni e mezzo e aver messo poi in rete, per le chat di pedofili, i video di quegli atti.
Il padre della piccola è stato individuato grazie ad una segnalazione della polizia australiana, che indagando sui siti pedopornografici nel dark web ha rintracciato i video e alcuni frame in cui compariva il volto del presunto orco, oltre al numero di targa di un'auto.
Le indagini della polizia postale del Veneto - riferisce la stampa locale - hanno permesso di individuare la casa del 46enne, che è stato arrestato, su ordine della Procura di Venezia, per violenza sessuale pluriaggravata e commercio di materiale pedopornografico.
L'uomo, che viveva da solo con la bambina, sua figlia biologica, è ora in carcere a Treviso.
"Una notizia disgustosa: non scrivete padre, è un verme, un infame, non una bestia, le bestie non fanno queste cose", ha commentato il ministro dell'Interno Matteo Salvini promettendo di seguire il caso.
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