bill gates giorgia meloni

L’ALGORITMO DELLA DISCORDIA: GRANDE GELO TRA GIORGIA MELONI E BILL GATES – NEL FACCIA A FACCIA A PALAZZO CHIGI, LA DUCETTA E IL FONDATORE DI MICROSOFT SI SONO SCONTRATI SULLO SVILUPPO DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE. LA PREMIER: “CI SONO RISCHI CHE NON VANNO SUBITI MA GOVERNATI” – DISTANZA TRA I DUE ANCHE SU CAMBIAMENTO CLIMATICO E POLITICHE GREEN – PRESENTE ALL'INCONTRO IL FRATE PAOLO BENANTI, NUOVO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE AI, CHE CONFERMA: “DUE APPROCCI DIFFERENTI. UNO HA FATTO LA STORIA DI QUESTO SETTORE, L'ALTRA...”

Estratto dell’articolo di Antonio Fraschilla e Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”

 

bill gates

Un incontro cordiale ma freddo. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ricevuto a Palazzo Chigi il fondatore di Microsoft Bill Gates, principale investitore nel campo dell’intelligenza artificiale. E tra i due non è scoccata alcuna scintilla, anzi Meloni ha ribadito la sua contrarietà alla libertà assoluta di ricerca in materia e alla fine, a parte i convenevoli, le posizioni sono rimaste distanti.

 

Non solo sul tema dell’intelligenza artificiale ma anche su altri argomenti portati al tavolo da Gates: cambiamenti climatici, investimenti in materia sanitaria globale, green economy e rapporti con l’Africa. Tutti temi sui quali la posizione conservatrice del governo italiano è stata messa in chiaro fin da subito.

 

BILL GATES A PALAZZO CHIGI

Oggi Gates incontrerà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, forse nella speranza di avere maggiore ascolto, e se il fondatore di Microsoft confida anche in altri colloqui con vertici del governo o dello Stato, proprio da Palazzo Chigi ribadiscono che non sono in agenda appuntamenti del magnate americano con ministri.

 

Di certo c’è comunque che al vertice di ieri a Palazzo Chigi era presente padre Paolo Benanti, nominato presidente della commissione AI per il dipartimento informazione ed editoria dopo le dimissioni di Giuliano Amato non gradito alla presidente del Consiglio.

 

giorgia meloni

Lo stesso Benanti, uscendo da Palazzo Chigi, conferma una certa freddezza: «Io ho partecipato solo a un piccolo pezzo dell’incontro – dice ai giornalisti – in cui si parlava chiaramente delle sfide che pone l’intelligenza artificiale. Abbiamo qualcuno che ha fatto la storia di questo settore e abbiamo la presidente del Consiglio che ha espresso tutta una serie di cose ribadite nel discorso che ha fatto all’Onu. Due approcci differenti».

 

Meloni ha ripetuto “i rischi che porta con sé l’intelligenza artificiale”: «Rischi che non vanno subiti ma governati». Per la premier, come ha spiegato più volte, servono «meccanismi di governance multilaterali per garantire barriere etiche all’intelligenza artificiale, che rappresenta la più grande sfida intellettuale, pratica e antropologica di quest’epoca, con rischi che vanno dalla vita privata alla produzione di armi».

 

il frate francescano Paolo Benanti

E in tema di lavoro Meloni ha sottolineato i rischi anche di una conversione green non controllata. La posizione dell’Italia è chiara: nessun supporto al momento sul tema dell’intelligenza artificiale ma, anzi, richiesta in Europa di regole e creazione di organismi di controllo.

 

«Nel corso dell’incontro si è discusso delle opportunità e dei rischi dell’intelligenza artificiale e sulla necessità di governare i cambiamenti futuri, evitando così di subirli – si legge in una nota stringata di Palazzo Chigi – il colloquio ha permesso anche di ribadire la centralità dell’Africa per la presidenza italiana G7, alla vigilia del vertice Italia-Africa previsto il 28-29 gennaio».

 

BILL GATES A PALAZZO CHIGI

[…] Gates è molto impegnato su questi temi e spera che l’Italia inserisca nell’agenda del G7 la minaccia posta dal riscaldamento globale per la crisi del cibo. L’opposizione critica la scelta di chiusura del governo ai nuovi settori del digitale: «Ci auguriamo che la premier non si limiti a scattare selfie ma che ascoltando leader del settore capisca perché l’Italia non riesce a colmare il divario tecnologico globale», dicono i senatori Lorenzo Basso e Antonio Nicita del Pd.

il video di giorgia meloni per il suo compleanno 4il frate francescano Paolo BenantiBill Gates 2

Ultimi Dagoreport

donald trump xi jinping coronavirus mondo globalizzazione

DAGOREPORT - DOPO APPENA TRE SETTIMANE ALLA CASA BIANCA, TRUMP HA GIA' SBOMBALLATO I PARADIGMI DELL'ORDINE GEOPOLITICO MONDIALE. UNO TSUNAMI MAI VISTO. DA ORIENTE A OCCIDENTE, SI STANNO CAGANDO SOTTO. TUTTI, ECCETTO UNO: LA CINA - AL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, L'UNICO ANTIDOTO È L’IMPERO DEL DRAGONE, LA SOLA POTENZA CHE OGGI PUO' RIBATTERE AD ARMI PARI AL BORDELLO NEO-IMPERIALISTA DELLA TECNODESTRA USA - DAVANTI AL BULLISMO DI TRUMP, XI JINPING È RIMASTO TRANQUILLO COME UN PISELLO NEL SUO BACCELLO. ALL’ANNUNCIO DEI DAZI USA AI PRODOTTI CINESI, LA RITORSIONE DI PECHINO È STATA IMMEDIATA - POCHI MEDIA HANNO SOTTOLINEATO QUAL È STATA LA DURA RISPOSTA DI XI JINPING SUL NAZI-PROGETTO TRUMPIANO DI DEPORTARE DUE MILIONI DI PALESTINESI: “GAZA È DEI PALESTINESI, NON UNA MERCE DI SCAMBIO POLITICA, NÉ TANTO MENO OGGETTO DI QUALCOSA CHE SI PUÒ DECIDERE IN BASE ALLA LEGGE DELLA GIUNGLA" - RISULTATO: LE SPARATE DEL TRUMPONE STANNO RENDENDO INAFFIDABILE WASHINGTON AGLI OCCHI DEL MONDO, COL RISULTATO DI FAR SEMBRARE IL REGIME COMUNISTA DI XI JINPING, UN INTERLOCUTORE SERIO, PACIFICO E AFFIDABILE PER FARE AFFARI, A PARTIRE DALL'EUROPA. LA SVOLTA PRO-CINA DI URSULA CON SBERLA AL PRIMO BULLO AMERICANO...

meloni salvini chat fratelli d'italia

CACCIA ALLA TALPA! - DIVERSI ESPONENTI DI FRATELLI D'ITALIA AVREBBERO INTENZIONE DI RIVOLGERSI AL GARANTE DELLA PRIVACY DOPO LA PUBBLICAZIONE DEL LIBRO "FRATELLI DI CHAT. STORIA SEGRETA DEL PARTITO DI GIORGIA MELONI” – MA VE LI IMMAGINATE MELONI, LA RUSSA, CROSETTO, URSO CONSEGNARE VOLONTARIAMENTE IL LORO CELLULARE ALLE "TOGHE ROSSE" PER SCOVARE "L’INFAME"? - LA TALPA, INVECE, PASSANDO PER VITTIMA E DENUNCIANTE, ALLONTANA DA SE’ LA POSSIBILITÀ DI VERIFICA, COSTRINGENDO LA MAGISTRATURA A GUARDARE AL DI FUORI DEI PARLAMENTARI: QUINDI GLI STAFF, LE SEGRETERIE, I PORTAVOCE, GLI ANELLI PIÙ DEBOLI…

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?