manna-16

UNA MANNA DAL CIELO – LA RESINA PRODOTTA DALLE FERITE DEI TRONCHI DI FRASSINO FA RINASCERE CASTELBUONO E L’ECONOMIA DEL PARCO DELLE MADONIE, IN SICILIA - I GIOVANI, DOPO AVER ABBANDONATO IL PAESE, SONO TORNATI PER QUEI CANNOLI BIANCHI CHE VALGONO FINO A 220 EURO AL CHILO - UN PRODOTTO DELLA TERRA DALLE MILLE RISORSE, LASSATIVE, DIURETICHE, IDRATANTI, CICATRIZZANTI, USATA NELLA COSMETICA E…(VIDEO)

 

Guia Baggi per "la Stampa”

 

manna 8

Con le mani Mario Cicero stacca la manna da un filo di nylon. Passa il cannolo bianco al suo aiutante, Giuseppe, che lo ripone delicatamente in una cassetta da frutta con un pezzo di carta bianca sul fondo. Uno accanto all' altro, sembrano bastoncini di glassa o cera bianca.

 

«Ma nu» gridarono nel deserto gli ebrei in fuga dall' Egitto, quando dei fiocchi biancastri e appiccicosi iniziarono miracolosamente a cadere dal cielo. «Che cos' è?», si chiedevano, secondo quanto racconta la Bibbia nell' Esodo. Negli anni poi botanici e studiosi hanno ritenuto che potesse trattarsi di un lichene tipico del deserto del Sahara.

manna 7

 

Anche la manna di Castelbuono, paese di 9mila abitanti, nel parco delle Madonie, in Sicilia, ha radici lontane. Non cade dal cielo come quella biblica, ma scende dal tronco dei frassini. Con il caldo e in assenza di piogge, questi alberi trattengono tutta la linfa nel busto. Se intaccati, un liquido dolciastro ne riempie le ferite; e incanalato con delle lamelle forma di stalattiti, i cannoli. Quello che si solidifica sulla corteccia viene poi raschiato e raccolto dentro ciotoline ai piedi dell' albero. Ma è il cannolo a essere il più pregiato e redditizio: vale fino a 220 euro al chilo.

manna 6

 

Un vero miracolo per le famiglie di Castelbuono che prevalentemente sin dall' Ottocento, ma anche prima, con la manna compravano case, pagavano le doti delle figlie, integravano il reddito che derivava dal lavoro nei campi.

Fino a metà del Novecento circa. Poi, negli Anni 70 e 80, i frassineti sono stati per lo più abbandonati. E nell' arco di trent' anni i mannaroli della zona sono scesi da centinaia a neanche una decina.

manna 5

 

Ma proprio dai pochi rimasti, negli ultimi anni, Mario Cicero e altri hanno potuto imparare l' antica arte del mannarolo. La manna a Castelbuono infatti sembra stia tornando a fare miracoli, grazie alla recente costituzione del Consorzio Manna Madonita e un finanziamento di oltre un milione di euro della Fondazione Con il Sud. Tra le quattro cooperative che compongono il Consorzio c' è la Nuova Alba dove lavora Mario.

Come tanti altri Castelbuonesi, Mario era andato a lavorare lontano dalla sua terra.

manna 9

 

E' stato nel settore della ristorazione per dieci anni, gli ultimi due in California. Lì ha scoperto la natura. E ha deciso di tornare in Sicilia. A 24 anni si è iscritto all' università, ha studiato Biodiversità, ed è diventato guida naturalistica. Quasi in contemporanea ha cominciato a incidere i frassini.

manna 3

 

«Il primo anno dopo tanto lavoro ho prodotto un chilo e mezzo di manna», racconta.

«Alla fine ero contento. Avevo fatto pure un' etichetta, Manna del Cozzo, che è la contrada dove abitavo io». Da allora non ha più abbandonato la frassinocoltura.

 

Adesso lavora nel frassineto di Nicoletta Cannizzaro, anche lei della cooperativa Nuova Alba. Sono 500 alberi che Nicoletta ha ereditato da suo padre, Andrea Cannizzaro, uno dei frassicoltori più bravi della zona.

manna 2

 

Aveva iniziato a 8 anni, quando si era ritrovato orfano di padre, e a mantenere la madre e la sorella più piccola. Era invitato anche a insegnare all' agrario, ed era riuscito a mantenere l' attività anche durante la crisi della frassinocoltura alla fine del Novecento, scoppiata un po' per l' introduzione sul mercato di un prodotto di sintesi a basso costo, il mannitolo, un po' per i tanti che si sono andati a lavorare altrove.

 

Aveva smesso di andare a raccogliere la manna solo nei suoi ultimi anni di vita.

manna 19

Lui stesso aveva appoggiato la nascita del Consorzio finanziato da Fondazione con il Sud. Il progetto, iniziato nel 2014, ha permesso di recuperare 60 ettari di frassineti andati in disuso e di iniziare nuovamente a mettere in commercio la preziosa resina.

 

Una resina dalle mille risorse - lassative, diuretiche, idratanti, cicatrizzanti - usata nella cosmetica, nella farmaceutica e nella gastronomia come dolcificante. Il Consorzio sta mettendo a punto prodotti e contatti per rilanciare la manna madonita come eccellenza e farne un volano economico .

 

manna 18

Un' economia che è anche turistica, paesaggistica. I frassineti con le loro stalattiti di manna rappresentano un paesaggio esclusivo dei paesi di Pollina e Castelbuono, e del parco delle Madonie. «Sono unici al mondo», sottolinea il professore dell' Università di Palermo, Roberto Schicchi.

 

Schicchi, direttore dell' Orto botanico di Palermo, è originario di Castelbuono. Lui stesso ha dei frassini da cui estrae manna per la sua famiglia. A Castelbuono presiede il Museo Naturalistico dedicato alla figura del primo studioso dell' ecologia del parco delle Madonie, Francesco Minà Palumbo. Nello stesso museo un lungo corridoio è dedicato alla coltura e alla tradizione del frassino e della manna.

manna 17

 

Perché anche la ricerca scientifica intorno alle proprietà e agli usi della manna è ripartita negli ultimi anni. All' Università di Palermo, Schicchi conduce vari progetti. A breve sperimenterà le proprietà di una birra alla manna, mentre ha da poco concluso uno studio sull' olio ricavato dai semi del frassino.

manna 4

 

Queste ricerche affiancano il Consorzio nel pianificare la sua strategia. Ma i frutti di quello che ha seminato si vedranno tra anni perché, come insegnano gli alberi, c' è bisogno di attendere per vedere i risultati.

manna 16manna 13manna 12manna 1manna 10manna 11manna 14

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI