la scuola a napoli che dovra essere abbattuta dal comune camaldoli

A NAPOLI IL COMUNE CREA, POI DISTRUGGE - A CHIAIANO, PERIFERIA NORD DI NAPOLI, UNA SCUOLA  PUBBLICA COSTRUITA 12 ANNI FA MA MAI ENTRATA IN FUNZIONE DOVRÀ ESSERE ABBATTUTA PERCHÉ NON HA I PERMESSI DELLA SOPRINTENDENZA - IL PROGETTO VENNE APPROVATO NEL 2002, MA PER DARE IL VIA AI LAVORI, TRA ADEMPIMENTI BUROCRATICI E VARIE RIDEFINIZIONI DEL PROGETTO, SONO PASSATI SEI ANNI, POI QUANDO ORMAI L'OPERA ERA QUASI PRONTA È ARRIVATO IL BLOCCO…

Fulvio Bufi per il “Corriere della Sera”

LA SCUOLA A NAPOLI CHE DOVRA ESSERE ABBATTUTA DAL COMUNE

 

In uno dei quartieri più verdi di Napoli, dove il territorio è ricco di un bellissimo bosco ma anche di troppe case e villette abusive, c'è una scuola destinata a quattrocento bambini che il Comune ha costruito e che ora il Comune stesso dovrà distruggere. Perché l'ha realizzata all'interno del grande parco e non poteva farlo. In pratica ha tirato su un fabbricato abusivo. E adesso è arrivata la decisione definitiva della soprintendenza: abbattimento. Con relativo atto di rinvio - affinché dia il via all'azione delle ruspe - all'ente competente: il Comune. 

 

È l'epilogo surreale di una vicenda iniziata vent' anni fa, passata per le mani di due sindaci che si sono guardati bene dal cercare una soluzione, e arrivata come una sgradita eredità sul tavolo di Gaetano Manfredi, che guida Palazzo San Giacomo dal 18 ottobre scorso e che in questa storia si trova davanti due sole opzioni: o riesce a tirare fuori rapidamente una soluzione fuori tempo massimo, oppure gli toccherà annoverare tra i suoi primi atti contro l'abusivismo edilizio - se non il primo in assoluto - un autoabbattimento (proprio in un periodo in cui gli studenti rivendicano strutture nuove e più confortevoli). 

LA SCUOLA A NAPOLI CHE DOVRA ESSERE ABBATTUTA DAL COMUNE

 

La scuola in questione non è mai entrata in funzione, ma se rimanesse in piedi potrebbe farlo in poco tempo, giusto quello che serve per montare gli infissi e sistemare le ultime rifiniture. Si trova sulla collina dei Camaldoli, ai margini di quella che a Napoli viene chiamata la selva, un bosco che ha resistito all'urbanizzazione selvaggia della zona e che negli anni scorsi è diventato un parco cittadino, e rientra quindi nelle aree protette. 

 

Il progetto venne approvato nel 2002, quando il sindaco era Rosa Russo Iervolino. Sei milioni di euro la spesa prevista per un plesso che avrebbe dovuto accogliere scuola d'infanzia, elementare e media. Ma per dare il via ai lavori, tra adempimenti burocratici e varie ridefinizioni del progetto, sono passati sei anni, durante i quali l'investimento è sceso a un milione e mezzo; con l'eliminazione di scuola elementare e media. 

 

LA SCUOLA A NAPOLI CHE DOVRA ESSERE ABBATTUTA DAL COMUNE

Nel 2010, però, quando ormai l'opera era quasi pronta, ecco il blocco. Il responsabile del cantiere si accorge che mancano i permessi della Soprintendenza e rileva quindi «la necessità di conseguire il parere di competenza del ministero per i Beni e le Attività Culturali e l'adozione di opportuna variante allo strumento urbanistico vigente nel Comune di Napoli». Da quel momento tutto resta fermo. 

 

Il quotidiano Il Mattino, che per primo ha raccontato questa storia, ha raccolto l'amaro sfogo di chi nella municipalità di Chiaiano, che comprende l'area dei Camaldoli, si è battuto inutilmente per anni in favore dell'apertura della scuola, e le parole di speranza del vicensindaco Mia Filippone che intende fissare al più presto un incontro con il soprintendente Luigi La Rocca. Ma firmando quell'atto La Rocca ha già chiuso la questione: per lui l'abuso è insanabile e va eliminato.

Ultimi Dagoreport

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…