PER PUTIN CI VUOLE L’ESORCICCIO – ROSARI E PREGHIERE NON BASTANO: C'È CHI ALL'INTERNO DELLA CHIESA UCRAINA (GRECO CATTOLICA) È CONVINTO CHE "MAD VLAD" SIA POSSEDUTO DAL DEMONIO. UN PRETE DI LEOPOLI (IN PASSATO CATTURATO DAI SEPARATISTI) HA RACCONTATO DI AVERE AVVIATO UN RITUALE DI ESORCISMO PER LIBERARE LO ZAR DI TUTTE LE RUSSIE DALLE SPIRE DI SATANA...
Franca Giansoldati per ilmattino.it
Rosari, preghiere nei rifugi anti-bombe ma anche esorcismi. C'è, infatti, chi all'interno della Chiesa ucraina (greco cattolica) è convinto che Vladimir Putin sia posseduto dal demonio e che, di conseguenza, necessiti di riti per la liberazione dal Male.
Un prete di Leopoli, nativo del Donetsk – in passato catturato dai separatisti nel 2014 – su Facebook ha raccontato di avere avviato un rituale di esorcismo per liberare Putin dalle spire di Satana. Padre Tykhon Kulbaka, il 25 febbraio, ha spiegato poi al Religious Information Service ucraino (che ha sede all'Università Cattolica di Leopoli) in cosa consiste questa pratica. Per farla breve, ogni giorno, il religioso recita assieme ad altri religiosi, in una sorta di rete, i riti previsti, invocando San Michele Arcangelo e avviando un esorcismo a distanza. «Ritengo che uno spirito maligno si sia impossessato delle azioni di quest'uomo».
«Chiedo a Dio misericordioso di intervenire per sottrarre questa persona dall'influenza demoniaca e farle rinunciare al male e distruggere tale demonio corporalmente in modo che l'anima possa essere salvata». Padre Kubalka ha poi lanciato un sos a tutti i preti della zona affinché si uniscano a lui in questa impresa, incoraggiando al contempo anche i laici a pregare per questa intenzione. «La forza della preghiera è più potente».
Padre Kulbaka nel 2014 ha trascorso 12 giorni prigioniero delle forze filorusse quando hanno occupato le regioni di Donetsk e Luhansk. Quando i militari hanno saputo che era diabetico, gli hanno dato da mangiare pane bianco e pochissima acqua e gli hanno pure tolto le medicine dicendogli che era un nemico e doveva morire lentamente.