putin vaccino

QUESTI FANNO SUL SIERO! ACCORDO TRA OXFORD E MOSCA: COMBINERANNO I DUE PRODOTTI PER UN SUPER SIERO ANTI-COVID – A BREVE PARTIRA’ LA SPERIMENTAZIONE - QUESTO ACCORDO RITARDERÀ L' AUTORIZZAZIONE PER L' USO DEL VACCINO ASTRAZENECA, DEL QUALE L' ITALIA HA OPZIONATO OLTRE 40 MILIONI DI DOSI? NO, PERCHÉ SONO DUE PERCORSI DIFFERENTI. IL VACCINO ORIGINALE DI OXFORD INSIEME A IRBM DI POMEZIA E ASTRAZENECA È IN DIRITTURA DI ARRIVO…

Marco Evangelisti per il Messaggero

 

ACCORDO OXFORD MOSCA 1

Due sono meglio di uno. E per creare un vaccino più efficace possono cadere i muri della diffidenza tra Regno Unito e Russia. L' Università di Oxford, che insieme a Irbm di Pomezia ha sviluppato il vaccino prodotto e commercializzato dal colosso anglo-svedese AstraZeneca, sperimenterà un nuova soluzione, frutto della combinazione con il siero Sputnik V. Anche quest' ultimo vaccino contro Covid-19, prodotto in Russia da Gamaleya Research Institute.

 

Entrambi i vaccini contengono materiale genetico dalla proteina spike Sars-CoV-2. Si utilizzano adenovirus depotenziati che servono da vettori, per introdurre nell' organismo proteine virali che causano la reazione immunitaria. Combinare i due prodotti potrebbe consentire di aumentare il livello di protezione, anche rispetto a eventuali mutazioni del virus.

 

ACCORDO OXFORD MOSCA

L' altro giorno AstraZeneca ha ufficializzato la collaborazione con i russi: «Stiamo lavorando con partner industriali, governi e istituti di ricerca in tutto il mondo.

Per questo presto inizieremo delle verifiche con il Gamaleya Research Institute in Russia per capire se i due vaccini a base di adenovirus possono essere combinati con successo».

 

Questo accordo ritarderà l' autorizzazione per l' uso del vaccino AstraZeneca, del quale l' Italia ha opzionato oltre 40 milioni di dosi? No, perché sono due percorsi differenti. Il vaccino originale di Oxford e AstraZeneca è in dirittura di arrivo, ha già pubblicato i dati della sperimentazione su The Lancet (efficacia al 70,4 per cento). Lungo il percorso della sperimentazione c' è stato però un contrattempo fortunato: a causa di un errore, a una parte dei volontari era stata somministrata nella prima iniezione solo una mezza dose.

 

Oxford university

Si è così scoperto che l' efficacia della successione mezza dose - dose intera è molto più alta (fino al 90 per cento) di quella programmata inizialmente, dose intera - dose intera. Questo però rende necessari degli approfondimenti, ma non è escluso che l' autorizzazione possa arrivare già a gennaio.

 

Onofrio Palombella, coordinatore task force vaccini di AstraZeneca: «Appena ci sarà autorizzazione dell' Ema, in 24 ore, saremo pronti a fornire il vaccino». Per l' Italia sarebbe molto importante, anche perché dal punto di vista logistico questo tipo di prodotto non richiede la catena del freddo e, dunque, a livello organizzativo ci sono meno complicazioni. In parallelo, parte la sperimentazione in Russia, su volontari che abbiano più di 18 anni, con la miscela dei due vaccini, vale a dire AstraZeneca e Sputnik V per verificare se in questo modo si ottiene maggiore protezione grazie a una migliore risposta immunitaria.

 

catalent

Per il vaccino russo, che aveva suscitato perplessità anche tra gli scienziati locali dopo la decisione di Putin di anticiparne la somministrazione di massa, si tratta di una sorta di legittimazione. Ad oggi sappiamo che la vaccinazione a Mosca, gratuita e su base volontaria, è cominciata da una settimana, che l' autorizzazione (in emergenza) da parte delle autorità russe risale addirittura ad agosto, anche se la sperimentazione ha coinvolto solo qualche dozzina di persone. L' efficacia dichiarata è del 92 per cento e richiede una doppia somministrazione.

 

Ieri AstraZeneca ha compiuto anche un' altra mossa: ha definito l' acquisto del gruppo statunitense di biotecnologie Alexion. Valore 39 miliardi di dollari, è la più significativa operazione nel settore farmaceutico dall' inizio della pandemia Covid-19.

 

irbm pomezia

La corsa per sconfiggere il coronavirus sta proseguendo in tutto il mondo non senza qualche incidente di percorso. In Perù è stata sospesa la sperimentazione di un altro vaccino, prodotto della cinese Sinopharm, a causa di problemi neurologici riscontrati su un volontario che faticava a muovere le braccia. Potrebbe trattarsi della sindrome di Guillain-Barre, dicono gli esperti. Si calcola che in totale sono già 60mila i volontari che in tutto il mondo (anche in Argentina, Russia e Arabia Saudita) hanno ricevuto il vaccino di Sinopharm, ma questo è l' unico evento avverso. Sono in corso approfondimenti per comprendere se vi sia davvero un collegamento tra il problema neurologico e il vaccino.

irbm pomezia irbm science park piero di lorenzo vladimir putin

 

Ultimi Dagoreport

donald trump xi jinping coronavirus mondo globalizzazione

DAGOREPORT - DOPO APPENA TRE SETTIMANE ALLA CASA BIANCA, TRUMP HA GIA' SBOMBALLATO I PARADIGMI DELL'ORDINE GEOPOLITICO MONDIALE. UNO TSUNAMI MAI VISTO. DA ORIENTE A OCCIDENTE, SI STANNO CAGANDO SOTTO. TUTTI, ECCETTO UNO: LA CINA - AL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, L'UNICO ANTIDOTO È L’IMPERO DEL DRAGONE, LA SOLA POTENZA CHE OGGI PUO' RIBATTERE AD ARMI PARI AL BORDELLO NEO-IMPERIALISTA DELLA TECNODESTRA USA - DAVANTI AL BULLISMO DI TRUMP, XI JINPING È RIMASTO TRANQUILLO COME UN PISELLO NEL SUO BACCELLO. ALL’ANNUNCIO DEI DAZI USA AI PRODOTTI CINESI, LA RITORSIONE DI PECHINO È STATA IMMEDIATA - POCHI MEDIA HANNO SOTTOLINEATO QUAL È STATA LA DURA RISPOSTA DI XI JINPING SUL NAZI-PROGETTO TRUMPIANO DI DEPORTARE DUE MILIONI DI PALESTINESI: “GAZA È DEI PALESTINESI, NON UNA MERCE DI SCAMBIO POLITICA, NÉ TANTO MENO OGGETTO DI QUALCOSA CHE SI PUÒ DECIDERE IN BASE ALLA LEGGE DELLA GIUNGLA" - RISULTATO: LE SPARATE DEL TRUMPONE STANNO RENDENDO INAFFIDABILE WASHINGTON AGLI OCCHI DEL MONDO, COL RISULTATO DI FAR SEMBRARE IL REGIME COMUNISTA DI XI JINPING, UN INTERLOCUTORE SERIO, PACIFICO E AFFIDABILE PER FARE AFFARI, A PARTIRE DALL'EUROPA. LA SVOLTA PRO-CINA DI URSULA CON SBERLA AL PRIMO BULLO AMERICANO...

meloni salvini chat fratelli d'italia

CACCIA ALLA TALPA! - DIVERSI ESPONENTI DI FRATELLI D'ITALIA AVREBBERO INTENZIONE DI RIVOLGERSI AL GARANTE DELLA PRIVACY DOPO LA PUBBLICAZIONE DEL LIBRO "FRATELLI DI CHAT. STORIA SEGRETA DEL PARTITO DI GIORGIA MELONI” – MA VE LI IMMAGINATE MELONI, LA RUSSA, CROSETTO, URSO CONSEGNARE VOLONTARIAMENTE IL LORO CELLULARE ALLE "TOGHE ROSSE" PER SCOVARE "L’INFAME"? - LA TALPA, INVECE, PASSANDO PER VITTIMA E DENUNCIANTE, ALLONTANA DA SE’ LA POSSIBILITÀ DI VERIFICA, COSTRINGENDO LA MAGISTRATURA A GUARDARE AL DI FUORI DEI PARLAMENTARI: QUINDI GLI STAFF, LE SEGRETERIE, I PORTAVOCE, GLI ANELLI PIÙ DEBOLI…

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?