NO TAV, SÌ BLACK BLOC – ROMA BLINDATA, FERMATI 5 FRANCESI CONSIDERATI “PROFESSIONISTI DEI DISORDINI” – TROVATO ANCHE UN FURGONE CON ARMI

Valeria Forgnone per "repubblica.it"

Roma e il suo fine settimana 'caldo', dopo il corteo pacifico di oggi, sale la tensione intorno alla manifestazione indetta domani dalle 14 dai movimenti di lotta per la casa, per il reddito e per la tutela ambientale che chiamerà a raccolta a Roma anche i militanti No Tav: l'obiettivo delle forze dell'ordine è prevenire ed evitare che si verifichino episodi di guerriglia urbana.

E da giorni l'ordine pubblico tiene sulle spine le forze dell'ordine e l'amministrazione comunale. Stamani sono stati identificati in centro cinque cittadini francesi tra i 40 e i 20 anni con precedenti per turbative dell'ordine pubblico. E poche ore più tardi le forze dell'ordine hanno fermato un furgone sospetto in viale Regina Elena con a bordo manganelli, biglie e un martello frangivetro e altro materiale, tutto sequestrato.

E' massima allerta. Operativi i servizi preventivi disposti dal Questore Fulvio della Rocca già dal pomeriggio di ieri. Rafforzate le vigilanze alle sedi istituzionali e agli obiettivi sensibili con nuclei fissi e vigilanze dinamiche; proprio durante questi controlli random sono stati fermati e identificati in centro cinque cittadini francesi tra i 40 e i 20 anni. Dopo accurate verifiche è stato accertato che hanno precedenti specifici per turbative dell'ordine pubblico sia in Italia che all'estero, e per questo è stato disposto il loro allontanamento dal territorio nazionale con accompagnamento alla frontiera.

Un gruppo di una decina di anarchici, alcuni con il volto coperto da cappucci, è stato intercettato dalla Digos a circa un chilometro dal corteo di stamani dei sindacati di base. All'arrivo degli agenti si sono dileguati. Secondo gli investigatori si tratta di gruppi di diverse parti d'Italia arrivati nella Capitale per partecipare alla manifestazione di domani.

Corteo di sabato 19 ottobre. Altra giornata critica quella di sabato, quando nel pomeriggio, a partire dalle 14 a San Giovanni si svolgerà il corteo organizzato da realtà antagoniste eterogenee che vanno dai centri sociali, ai No Tav, No Muos e Movimenti per il diritto all'abitare. Il corteo parte da piazza di Porta San Giovanni per arrivare fino a piazzale di Porta Pia.

Il percorso, autorizzato dalla Questura, è il seguente: piazza di Porta San Giovanni, piazza San Giovanni in Laterano, via Merulana, piazza Santa Maria Maggiore, via Liberiana, via Cavour, via Giovanni Amendola, largo di Villa Peretti, via delle Terme di Diocleziano, piazza della Repubblica, via Giuseppe Romita, via Cernaia, via Pastrengo, via XX Settembre, via Goito, fino a piazza Indipendenza, via San Martino della Battaglia, viale Castro Pretorio, piazza della Croce Rossa, viale del Policlinico, piazzale di Porta Pia.

Tra le tante parole d'ordine lanciate in questi giorni dai Movimenti ce ne sono due più in prima linea: "Sollevazione generale", che verrà scritta sullo striscione di apertura del corteo di domani, e "assedio", che i manifestanti intendono realizzare plasticamente, circondando il ministero dell'Economia su via XX settembre e accampandosi "almeno fino a domenica" sotto quello delle Infrastrutture a Porta Pia, entrambi simboli delle grandi opere a cui si oppongono.

Unità di crisi. In Campidoglio viene allestita "un'unità di crisi coordinata dal gabinetto del sindaco per seguire in stretto contatto con il Viminale tutto ciò che accadrà a Roma, "sperando in manifestazioni democratiche e lontane da ogni forma di violenza", così ha spiegato il primo cittadino che però domani partirà per il viaggio della Memoria in Polonia. Intanto, tra i commercianti dell'Esquilino cresce l'apprensione: in via Merulana probabilmente domani in molti chiuderanno i loro negozi "per evitare danni".

 

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