gianluca rocchi

FISCHIETTI CONTRO! LA GUERRA NEL MONDO ARBITRALE RACCONTATA DA IVAN ZAZZARONI: “SONO PREOCCUPATO PER LA TESTA DEL DESIGNATORE ROCCHI. C’E’ UNA PROFONDA SPACCATURA NELL’AIA, IL SETTORE E’ IN PIENA CONFUSIONE. LA PACE PASSA PER CASO DALLA TESTA DI ROCCHI? TAGLIATA QUELLA, GLI ARBITRI TROVEREBBERO LA STRADA DELL’UNITÀ? LA RISPOSTA È…”

Ivan Zazzaroni per il Corriere dello Sport

gianluca rocchi

 

Sono preoccupato per la testa di Gianluca Rocchi e, di riflesso, per il campionato.

 

Perché nell’imborghesitissimo mondo arbitrale è in atto una guerra di potere e ruoli: contrasti “politici”, squilibri e capricci che disturbano (eufemismo) l’operato del designatore toscano, togliendogli le necessarie tutele e la tranquillità, già in parte fisiologicamente compromessa da alcune discutibili direzioni dei suoi.  

 

Da mesi - grazie a Edmondo Pinna, il nostro super esperto di arbitri e derivati - raccogliamo informazioni, voci e spifferi relativi a una profonda spaccatura nell’Aia sulla quale, di recente, le Iene hanno costruito una serie di servizi ulteriormente destabilizzanti.  

 

ROCCHI ORSATO

Il settore è in piena confusione: invece di trasmettere un’immagine di compattezza e stabilità, incoraggia divisioni, congetture e sospetti che danneggiano l’intera categoria e la serie A. 

 

Certamente stimolante è la dialettica interna, molto meno la presenza ormai consolidata - e puntualmente rinnovata - di un governo provvisorio e un’opposizione fin troppo attiva: indimenticabile il tentativo di metterli insieme con il doppio designatore (Bergamo e Pairetto, remember?) che portò a Calciopoli. 

LE IENE ROCCHI

 

Un’organizzazione così delicata non può permettersi - che so - Pacifici, Zaroli, Archinà, Affinito e Zappi da una parte e Katia Senesi, Mazzaferro, Camiciottoli e Marconi dall’altra, questi ultimi legati - si dice - a Alfredo Trentalange e Duccio Baglioni. Perché nel mezzo ci finisce inevitabilmente il povero Rocchi, il tecnico che sceglie le sestine e forma giovani.  

 

CLAUDIO LOTITO GIANLUCA ROCCHI

Anche per questo le sezioni - che hanno funzione elettorale - dovrebbero responsabilizzarsi maggiormente sviluppando politiche comuni. 

La federcalcio, che è garante della regolarità dei campionati, fatica, in questa fase storica, a svolgere la funzione di regolatore: ha altri problemi da risolvere e avversari da affrontare, purtroppo, sui classici temi legati a poltrone, potere, denaro. 

 

Domanda innocente: la pace passa per caso dalla testa di Rocchi? Tagliata quella, gli arbitri troverebbero la strada dell’unità? La risposta è no; no, se permangono le condizioni attuali: l’eventuale successore si ritroverebbe infatti nella stessa, identica situazione. Tra due fuochi. 

 

gianluca rocchi nel centro var di lissone 2

A cosa ambisce chi sta minando nell’ombra la serenità della categoria? E perché non esce mai allo scoperto? Non posso escludere che abbia ragioni da vendere. Aggiungo che nei giorni scorsi è tornato d’attualità il tema dell’autonomia arbitrale. Gran bella cosa. Anche perché se l’Aia finisse sotto il cappello della Lega sai che disastro: 20 club esprimono altrettanti interessi individuali e quindi divergenti.  

ivan zazzaroni foto di bacco

Paolo Casarin, guru del settore, ha descritto la figura dell’arbitro evidenziandone personalità, qualità, difetti, ambizioni, permalosità. Un ritratto non proprio esaltante, ma che dovrebbe indurre i protagonisti a individuare un unico percorso di crescita. Sono sicuro che, se posto nella condizione di lavorare, Rocchi risulterebbe uno dei migliori designatori di sempre. Di errori ne ha commessi, ma è troppo esposto a venti contrari per riuscire a consegnare al campionato direzioni non dico perfette, ma almeno puntuali. 

 

gianluca rocchigianluca rocchi nel centro var di lissone 1CLAUDIO LOTITO GIANLUCA ROCCHI

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