joe biden

“PER QUANTO TEMPO BIDEN HA TENUTO IL PULSANTE ATOMICO ALLA CASA BIANCA PRIMA CHE I SEGNI DEL SUO DECADIMENTO AFFIORASSERO DAVANTI A TUTTI?” - L’AFFONDO DI “ITALIA OGGI”: “VOGLIAMO SAPERE CHI ABBIA DECISO IN NOME E PER CONTO DI UN PRESIDENTE ORMAI ANZIANO E SPOMPATO; SE E IN CHE MODO BIDEN ABBIA MENTITO SULLE SUE CONDIZIONI PSICOFISICHE. PERCHÉ SE QUESTO NON ACCADE C’È UN ENORME DEFICIT DI DEMOCRAZIA. PERCHÉ NESSUNO PONE QUESTA DOMANDA? CHI HA MANTENUTO QUEST’UOMO COME SIMULACRO DI PRESIDENTE?”

JOE BIDEN

Estratto dell’articolo di Antonino D’anna per “Italia Oggi”

 

Scusate, ma chi ha deciso in nome e per conto di Joe Biden, un uomo che ha ormai mostrato di essere incapace di badare a se stesso? Perché nessuno pone questa domanda? Il re è nudo, ma nessuno ha il coraggio di dirlo. Per quanto tempo Biden ha tenuto il pulsante atomico alla Casa Bianca prima che i segni del suo decadimento affiorassero davanti a tutti in modo clamoroso, e cioè quando ha confuso Volodimir Zelensky con Vladimir Putin, balbettato frasi disarticolate al dibattito con Donald Trump, non ha saputo scendere da un palco o infine quando è apparso con le scarpe antiscivolo sulle scale dell’Air Force One?

 

JOE BIDEN

Quando il vecchio Joe ha iniziato a non essere più se stesso? Quando, a porte chiuse, ha magari detto: «Ora telefono a Margareth Thatcher» che è defunta da 11 anni ed ha lasciato Downing Street nel novembre 1990? Chi ha mantenuto quest’uomo come simulacro di presidente al 1600 di Pennsylvania Avenue? Chi ha deciso di mandare armi in Ucraina in nome e per conto – abbiamo il diritto di sospettarlo - di un uomo così fragile? Lo vorremmo sapere.

 

discorso sul ritiro di joe biden

Perché vedete, la presidenza Usa […] è uguale al Papato. Ma […] mentre un Papa resta tale fino alla morte (o alle dimissioni), con un potere pieno, supremo e immediato contro il quale non è ammesso ricorso […], un presidente è sottoposto alla trasparenza verso il suo popolo e verso un mondo che dipende dalle sue decisioni. Vogliamo sapere […] chi abbia deciso in nome e per conto di un presidente ormai anziano e spompato; se e in che modo Biden abbia mentito sulle sue condizioni psicofisiche. Perché se questo non accade c’è un enorme deficit di democrazia […]

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?