lilli gruber giorgia meloni evasione fiscale fisco soldi

“LA DESTRA AL POTERE HA DECISO DI LISCIARE IL PELO AGLI EVASORI, UN SIGNIFICATIVO BLOCCO ELETTORALE” – LILLI GRUBER INFILZA GIORGIA MELONI PER IL SUO “LASSISMO” DI FRONTE ALL’EVASIONE FISCALE CHE CI COSTA 90 MILIARDI L’ANNO: “PARLA SPESSO DI ‘FISCO AMICO’, MA DIETRO QUESTO SLOGAN SI NASCONDE SOSTANZIALMENTE UN FISCO COMPLICE: 20 CONDONI FRA SANATORIE, ROTTAMAZIONI E STRALCI IN DUE ANNI DI GOVERNO. MA IN QUESTO PAESE CHI PAGA LE TASSE E RISPETTA LE REGOLE È UN POVERO FESSO?”

Estratto dell’articolo di Lilli Gruber per “Sette - Corriere della Sera”

 

EVASIONE FISCALE

Cara Lilli, a proposito di tasse, gli evasori che incontriamo tutti i giorni sono gli idraulici, gli imbianchini, i meccanici, gli elettricisti, i giardinieri. Sono gli stessi che, se si ammalano non guadagnano più niente e, non pagando le tasse, si assicurano malattie e vecchiaia. Non è bello ma è così. Dei grandi evasori non so, ma non sono sei milioni. [...]

G. Guidotti

 

Caro Guidotti, fra tutti gli argomenti che vengono utilizzati per tollerare e giustificare l’evasione fiscale, questo è uno dei più ipocriti e odiosi: il così fan tutti. Un «realismo» artificioso e fatalista che nasconde solo l’intento di dare legittimazione a un comportamento illegale ed eticamente scorretto.

 

lilli gruber

I dati li conosciamo, l’Italia è gravata da un’evasione fiscale che sottrae a tutti noi circa 90 miliardi l’anno. Solo l’1,2% dei contribuenti dichiara di guadagnare più di 100 mila euro. E solo il 14% paga quasi i due terzi di tutte le tasse che incassa l’erario. Quindi pochi pagano per i servizi che tutti usano. Scuola, sanità, sicurezza, infrastrutture.

 

Di fronte a questi numeri qual è la risposta di questo governo? Condoni, condoni e ancora condoni. Perché «mica possiamo pensare che in Italia ci siano sei milioni di criminali», come ho sentito dire ad esempio in alcune puntate di Otto e mezzo. Una teoria piuttosto bizzarra: per paradosso, tanto varrebbe allora legalizzare anche furti e rapine già che ci siamo, visto che esistono nella realtà.

 

giorgia meloni e il pizzo di stato - vignetta by emiliano carli

Tra l’altro l’evasione fiscale non è «uguale per tutti»: ci sono fortunatamente cittadini che non eludono le tasse, perché rispettano la legge e il patto sociale, e poi ci sono quelli che non possono farlo, perché hanno il sostituto di imposta: dipendenti e pensionati.

 

Quindi non prendiamoci in giro: l’evasione fiscale – grande o piccola che sia – è un furto che un singolo compie per avere un beneficio personale a danno della comunità. Punto, non ci sono alibi o giustificazioni. Senza contare che se tutti fossero fedeli alle regole della tassazione, pagheremmo tutti di meno.

 

L’amara verità è che su questo tema la destra oggi al potere ha completamente abdicato al ruolo di guida che dovrebbe avere la politica, decidendo deliberatamente di lisciare il pelo agli evasori, che rappresentano anche un significativo blocco elettorale di riferimento.

 

Giorgia Meloni parla spesso di «fisco amico», ma dietro questo slogan si nasconde sostanzialmente un fisco complice: 20 condoni fra sanatorie, rottamazioni e stralci in due anni di governo. Oltre al danno poi c’è la beffa: l’ultimo concordato preventivo costerà allo Stato 986 milioni di euro, come riportato dallo stesso testo di legge che lo istituisce. Chi aderisce può mettersi in regola pagando un’imposta sostitutiva dell’Irpef che può andare dal 10 al 15%. Senza sanzioni o interessi di mora.

 

giorgia meloni alle celebrazioni per gli 80 anni del quotidiano il tempo 11

Un vero e proprio regalo a chi ha evaso quindi, che neanche porterà risorse nelle casse pubbliche. E che purtroppo ripropone con forza la solita domanda: ma in questo Paese chi paga le tasse e rispetta le regole è un povero fesso?

lilli gruber (3)LA GIORGIA DI LOTTA E QUELLA DI GOVERNO - VIGNETTA BY ELLEKAPPAEVASIONE FISCALE

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…