luca lucci

LUCCI A SAN SIRO! CI SONO PURE I SOLDATI DELLA ’NDRANGHETA TRA I FEDELISSIMI DI LUCA LUCCI, IL CAPO DELLA CURVA DEL MILAN (RITRATTO IN FOTO ANCHE CON SALVINI): DEGLI APPARTENENTI ALLE ‘NDRINE DICEVA “SONO LA MIA FAMIGLIA” – LE RELAZIONI PERICOLOSE CON I CAMORRISTI: L’INCONTRO CON GIANLUCA DE MARINO, CAPO DEL GRUPPO RIONE SANITÀ SALITO DA NAPOLI A CHIEDERE BIGLIETTI PER LA FINALE DI CHAMPIONS 2023. L’APPARTENENZA AI CLAN VIENE APPREZZATA: “SONO SCELTE VOSTRE, SCELTE GIUSTE” – IL BUSINESS DEI NEGOZI DI TATUAGGI E BARBERIA: “DIVENTERANNO UNA MINIERA D’ORO”

Massimo Pisa per la Repubblica -Estratti

 

luca lucci

(..) le carte dell’inchiesta documentano le relazioni pericolose di Luca Lucci, al di là delle sue liaison mondane con Fedez o Emis Killa. Di mafiosità, il “Toro” era circondato.

 

A cominciare da alcuni dei suoi fedelissimi, onnipresenti nei suoi incontri e nei suoi affari. C’è Antonio Rosario Trimboli, compare d’anello di Domenico Papalia, compare di Domenico “Panazza” Sergi, sposato a una Perre: e bastano i cognomi per squadernare l’araldica della ’ndrangheta di San Luca. C’è Rosario Calabria, anch’egli vicinissimo ai Papalia e ai Marando.

 

Gianluca De Marino e luca lucci

E c’è quell’Alex Cologno, al secolo Islam Hagag, ormai noto come guardia del corpo di Fedez — lo aveva accompagnato la settimana scorsa a Parigi prima di essere arrestato — e presente a Platì la scorsa estate alla cresima di Trimboli: posterà, orgoglioso, le foto su Instagram. Amicizie che potevano giustificare certi timori. Come la dichiarazione di fede consegnata a Francesco Intagliata, uomo del direttivo interista, che gli contestava un vecchio episodio, «come ti sei comportato con... con i calabresi!». Il “Toro” si era giustificato: «Tu lo sai, che questi qua sono la mia famiglia».

 

Disinvolte frequentazioni. Come l’incontro col capo del Gruppo Rione Sanità salito da Napoli a chiedere biglietti per la finale di Champions 2023: l’appartenenza camorrista di Gianluca De Marino e della sua famiglia («Sono stato il primo in Italia condannato per associazione, mio fratello è a Opera») non soltanto è nota, ma apprezzata: «Sono scelte vostre, scelte giuste», ribatte Lucci. Che è troppo sveglio per non sapere di essere braccato, prima e dopo la scoperta delle cimici che lui continua a cercare ossessivamente, anche quando convoca gli amici per una tavolata in compagnia: «Ci avranno già fatto il ristorante — lamenta — ambientalizzato!... Sì... 100%». A ragione.

 

luca lucci e il film sugli ultras pagato dalla curva sud

Criminali di provato pedigree sono anche i nemici giurati di Lucci. Come Nazzareno Calaiò, narcotrafficante da poco condannato a 17 anni, e Giancarlo “Sandokan” Lombardi, che un tempo divideva col “Toro” lo scettro della curva. Il giorno della festa scudetto del Milan nel 2022, è Francesco Lucci a cacciarli di persona dal piazzale antistante la sede rossonera:

 

«Davanti a tutti — lo racconta Francesco Intagliata — e gli ha detto: tu non sei più ben accetto in Curva sud!… Pesantissima la cosa! ». Motivo? Calaiò «a me voleva tagliare la testa — ricorda Luca Lucci — nel 2019! dice che ci deve tagliare la testa già lì!!! A me! E tu ti presenti con lui?».

 

luca lucci matteo salvini

Di più, Lombardi aveva sostenuto la scalata in curva di Domenico Vottari, appartenente all’omonima ’ndrina, e provato a riprendersi il secondo anello blu del Meazza approfittando del penultimo arresto di Lucci: «Sai quante ne ha combinate quel ragazzo?».

 

Lo stesso “Toro” combinava e brigava. Taglieggiando gli “spaltisti”, i bibitari che dovevano consegnargli parte dell’incasso e imponendo i suoi prezzi ai bar e i suoi uomini nelle cooperative. Ma progettando anche un futuro imprenditoriale dal volto pulito. Con Fedez, come abbiamo già letto. E con i franchising di tatuaggi e barberia. «Questi negozi diventeranno una miniera d’oro», vaticinava Lucci. Sognando di uscirne, come il suo idolo Michael Corleone.

giancarlo lombardi e luca lucci servizio di federico ruffo per reportultra milan francesco lucciLUCCI E I SUOI FEDELiSSIMIultra milan luca lucci e christian rosiello

 

salvini lucci

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…