1- NEPPURE CAZZULLO RIESCE A FAR APPARIRE CULATELLO BERSANI IL LEADER CHE NON È: “MODIFICHE PERÒ IL SÌ NON È IN DISCUSSIONE”. SONO TUTTI UN PO’ ‘VELTRONCIONI’, ORMAI. E AUTOLESIONISTI. AVREBBERO VINTO LE ELEZIONI A MANI BASSE, MA PER CONTO DELLE BANCHE HANNO SPACCIATO LA FAVOLA CHE NON SI POTEVA FARE COME IN SPAGNA. ADESSO HANNO LE MANI ANCORA PIÙ LEGATE E SI INCARTANO CON LA SOSTITUZIONE DI MINZO, NON ESATTAMENTE IL PRIMO PROBLEMA DELLA NAZIONE 2- PANICO TOTALE AL ‘’GIORNALE’’ DELLA BANCA ARNER E DEI BONIFICI A PIOGGIA PER LE ORGETTINE-GIRLS: “CADE IL SEGRETO BANCARIO. IL NUOVO GOVERNO INTRODUCE LO STATO DI POLIZIA FISCALE. SPIATI TUTTI I NOSTRI CONCORRENTI”. IL BELLO È CHE IL GIORNALE DI FELTRUSCONI DENUNCIA ANCHE “CAPITALI IN FUGA ALL’ESTERO”. IL SUO PADRONE NE È MAESTRO FIN DALLA FONDAZIONE DELLA FININVEST, NON È VERO?

A cura di MINIMO RISERBO e PIPPO IL PATRIOTA

1 - NON AVRAI ALTRA LEGGE CHE IL CODICE IBAN...
Il Corriere delle banche sorvola sulla gestione del Monte dei Paschi e raccoglie il grido di dolore del suo capatàz, il famoso banchiere-avvocato di provincia Mussari Giuseppe, degno numero uno dell'Abi. "Offensiva legale delle banche contro i capitali chiesti dall'Europa. Mussari: l'Authority sbaglia. Conti niente costi per i pensionati". Poi un sommarietto recita l'astuta novella: "L'Eba ha innalzato i requisiti patrimoniali e trasferito alle banche i rischi sul debito sovrano".

Ok, ma i rischi sul debito padronale, per esempio il credito concesso senza merito ai vari Ligresti e Sensi, non dovrebbero essere trasferiti anch'essi sulle banche che li foraggiano? Forse non a caso c'è crisi di liquidità sul mercato interbancario: le banche conoscono i veri conti dei concorrenti e non si fidano l'una dell'altra.

I relativi oneri - del debito sovrano e non - vengono dunque trasferiti sulla clientela normale. Quanto al "niente costi per i pensionati", chiunque abbia frequentato i bancari sa che in banca nulla è a "costo zero". Ma nei prossimi giorni, la grande stampa d'informazione vi farà credere il contrario.

2 - NON FA SOSTA LA SUPPOSTA...
Il nuovo piano della Fornarina del Canavese: "Nuovo articolo 18 e reddito minimo. L'idea: scambio con i sindacati" (Corriere, p. 5). Ma in Italia il rischio è che vada come per le sedicenti privatizzazioni e liberalizzazioni: prima mi cedi qualcosa, poi forse ti do' qualcosa in cambio se mi avanzano i soldi.

Fa abbastanza sorridere leggere che un governo che si sta accanendo sui pensionati, ed è costretto a tagliare tutto, possa introdurre una rivoluzione del genere: "Nella nuova forma questo ammortizzatore sociale dovrebbe essere formulato come un assegno mensile (fra i 500 euro e i 1000 euro per un massimo di 2 o 3 anni) per i giovani in cerca di prima occupazione o per i disoccupati che hanno difficoltà a ritrovare lavoro". Sulle pensioni, "Rivalutazione trai 1000 e i 1400 euro, il governo a caccia di nuove risorse" (Messaggero, p. 5)

Sulla Stampa il Boeri buono, l'economista Tito, critica la manovra ("Mancano crescita ed equità") e fa notare che "le misure sono state decise dagli stessi che scrivevano quelle del governo Berlusconi" (p. 7). Panico totale al Giornale della Banca Arner e dei bonifici a pioggia per le Orgettine-girls: "Cade il segreto bancario. Il nuovo governo introduce lo Stato di polizia fiscale. Spiati tutti i nostri concorrenti" (Giornale, a tutta prima). Il bello è che il giornale di Feltrusconi denuncia anche "capitali in fuga all'estero". Il suo padrone ne è maestro fin dalla fondazione della Fininvest, non è vero?

3 - LA FAMOSA UNITA' SINDACALE (TUTTI FUORI DAL SOTTOSCALA)...
Repubblica intervista Susanna Camusso: "Lavoratori e pensionati i più colpiti, ma non si vuole introdurre equità" (p. 3). A un certo punto, giustamente, Roberto Mania le chiede: "Dopo sei anni tornate a scioperare con Cisl e Uil. Cosa è cambiato? Risposta: "Siamo di fronte a una situazione di estrema gravità sul piano sociale (...)Cosa è cambiato andrebbe chiesto alla Cisl e Uil" .

E poi, alla domanda se Monti sia peggio di Berlusconi: "Non potrei dirlo perché come è noto con Berlusconi non abbiamo mai parlato. Monti comunque ha aperto una discussione. Con il governo precedente ci sono stati solo incontri nel sottoscala. E non con la Cgil". Serviti Bonanno Bonanni e Angeletto Angeletti, che con il Banana e Saccon Sacconi si sono prestati alla qualunque e ritrovano le palle sono con il Governo dei Sapientoni.

4 - LA DOMENICA DIAMO UN PO' I NUMERI...
Mitico Corrierone: Sergio Ririzzo sbaglia i calcoli sull'evasione fiscale nelle prime dieci righe del pezzo in prima pagina: 28 mila miliardi di lire sono 14 miliardi di euro e non 54 come scrive lui! Ma poi i valorosi titolisti (gli stessi che hanno scritto "un'addio" con l'apostrofo la settimana scorsa?) prendono per buoni i calcoli di Rizzo e ci fanno su il titolo: "I calcoli dell'evasione: negli ultimi trent'anni è cresciuta di 5 volte". Solo?

5 - T'ADORIAM MONTI DIVINO (I FATTI SEPARATI DALLA BAVA)...
Messaggero di Calta-papà in festa: "Ora decolla il piano per la crescita, si punta su infrastrutture e lavoro. Ecco il metodo Monti: certezza sui fondi e sconti fiscali per chi assume". Diodato Pirone si emoziona a pagina 7 per "un piano che muove 60 miliardi". "Metodo Monti" è fantastico. Lavoratori dipendenti e pensionati hanno già potuto apprezzarlo.

6 - MA FACCE RIDE!...
"Fini e Schifani: taglieremo le pensioni". Ma la foto sotto cotanto annuncio del Corriere (p.6) ritrae i due presidenti che se la ridono l'uno nella recchia dell'altro. Dietro di loro, svetta un serissimo commesso in ghingheri e baffo asburgico. Almeno lui mostra di sapere che se davvero i due buontemponi di Palazzo Madama e Monteclitorio tagliassero qualcosa ai parlamentari, presto salterebbero come tappi anche loro. Imperdibile anche la letterina del professorino Giuliano Amato alla Stampa, per precisare che la sua pensione "al netto comunque è la metà del lordo, il che non sempre è reso chiaro da chi scrive" (p. 5).

Sullo stesso tema merita invece una citazione l'intervista di Guidone Crosetto a Repubblica (p.6): "Sì, mi è capitato di aiutare colleghi in difficoltà. Se si ricordano del prestito bene, altrimenti amen". Un gigante, non solo fisicamente.

7 - MANDARINO A 48 CHIAPPE...
"Super Inps. Un super Mastrapasqua". Sergio Rizzo racconta che il super-lettiano con la faccia da impresario delle pompe funebri "ha altri 24 incarichi in società pubbliche o private". Speriamo abbia fatto bene i conti. Giustamente, al giornale diretto da don Flebuccio de Bortoli, mettono questa storia di straordinaria attualità a pagina 8 del supplemento economico. Il lettore-pensionato-medio del Corrierone non deve sapere quante poltrone e quante culi ha il severo guardiano dell'Inps?

8 - UN PARTITO ALLO SBANDO...
Neppure Aldo Ercolinosempreinpiedi Cazzullo riesce a far apparire Culatello Bersani il leader che non è: "Modifiche però il sì non è in discussione" (Corriere, p. 8). Sono tutti un po' veltroncioni, ormai. E autolesionisti. Avrebbero vinto le elezioni a mani basse, ma per conto delle banche hanno spacciato la favola che non si poteva fare come in Spagna. Adesso hanno le mani ancora più legate e possono a stento occuparsi della sostituzione di Minzo-lingua. Che non è esattamente il primo problema della nazione.

9 - FREE MARCHETT...
La Stampa a pagina 8 (con richiamo in prima) offre il microfono all'ex ambasciatore Usa, Ronald McDonalds Spogli. Il soggetto ora si occupa di una societa' di private equity e senza vergogna alcuna dichiara: "l'Italia adesso deve cambiare per far tornare investitori stranieri". Non contento dell'autopromozione. Spoglione si trova a commentare le parole di Passera: "Il ministro ha ragione: senza capitali stranieri è più difficile". Sì, specie per i super-bonus di fine anno.

10 - CARA, PRENDITI UNA VACANZA...
"Quella prima volta tra angoscia e immaturità". Sul Corriere non trovano di meglio che affidare alla psicologa Silvia Vegetti Finzi il compitino di giornata sul falso stupro di Torino. E lei, maturamente, svolge (p.22). Invece sulla Stampa di Mariopio Calabresi titolano farisaicamente in prima pagina: "Torino si interroga sul raid della vergogna". Ma non facevano prima a vergognarsi direttamente, senza tanto "interrogarsi"?

 

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