“MICK JAGGER COMPRAVA CASE SOTTO L’EFFETTO DELL'LSD” - L’EDITORE JOHN BLAKE STAVA PER PUBBLICARE LA BIOGRAFIA CHE IL CANTANTE DEGLI STONES SCRISSE NEGLI ANNI ’80 MA POI IL PROGETTO FINI' NEL CASSETTO - MA HA SVELATO QUALCHE STORIELLA INEDITA: ECCOLE
jagger scende dal british concorde
Andrea Silenzi per “la Repubblica”
Lui non ricordava nemmeno di averla scritta, ma la biografia di Mick Jagger esiste. Ed è piena di aneddoti folli. Tre anni fa l'editore John Blake ha annunciato di aver ritrovato la bozza delle memorie che il cantante degli Stones scrisse negli anni 80 e di cui si era completamente dimenticato: «Inizialmente Mick non ricordava niente», ha raccontato Blake su The Spectator parlando di un manoscritto di circa 75.000 parole.
mick e bianca jagger a berlino
L' editore era convinto di poter finalmente pubblicare la biografia e inizialmente Jagger sembrava d' accordo. Ma il progetto è finito nuovamente nel cassetto, nonostante (o forse proprio per questo) la presenza di racconti molto gustosi che farebbero la gioia di fan e curiosi.
Blake non ha comunque resistito alla tentazione di svelare qualche storia inedita contenuta nel libro: il cantante dei Rolling Stones avrebbe acquistato la sua storica residenza di Stargroves e una tenuta in Hampshire sotto l' effetto dell' Lsd. L' editore smentisce i bagordi nei backstage.
jagger marley e tosh a new york
«Non mangiava caviale e non beveva champagne: prendeva i concerti molto seriamente. Carboidrati nel primo pomeriggio. E poi acqua. Forse otto pinte (oltre quattro litri, ndr), perché sapeva che sul palco ne avrebbe consumato il corrispettivo di dieci».
mick jagger e anita pallenberg
La bibliografia sui Rolling Stones è piuttosto ricca, ma questo libro suscita particolare curiosità, vista anche la sua insolita gestazione. Blake, non a torto, ritiene che questo libro possegga un potenziale commerciale enorme, «quasi al livello di quelli di J.K. Rowling », ma al momento ha le mani legate. E così ha presentato le sue scuse ad almeno «10 milioni di persone in tutto il mondo che avrebbero voluto leggere questa storia».