MILANO PISCIA CON L’ANSIA: UN BOA CORRE NEI CESSI DELLA CITTÀ

Paola D'Amico e Gianni Santucci per il "Corriere della Sera"

Tornerà fuori? Forse. È quel che il suo padrone si augura (perché, se è ancora viva, adesso la povera bestia sta sicuramente soffrendo). Comunque, se alla fine rispunterà, il problema è: dove?

Per ora si conoscono solo il posto da cui è fuggito, un water, e l'ora della scomparsa: sabato, tarda mattinata, poco prima dell'una. Da quel momento un boa lungo due metri e mezzo è catalogato come missing. Scomparso. Tre ipotesi. Potrebbe essersi perso nelle fognature della città. Potrebbe essere già morto.

Oppure, anche se è un'eventualità abbastanza remota, potrebbe trovarsi ancora nei condotti idraulici dello stabile. E quindi, da lì, il serpente potrebbe anche ritrovare una via d'uscita. Attraverso un altro water. Nel bagno di qualche altro inquilino. Ecco, questo è l'incubo che si mescola con le leggende metropolitane, e che da oltre un giorno e mezzo s'è diffuso in un palazzo della periferia Ovest di Milano, in via Puricelli, non lontano dalla caserma Perrucchetti, dove il 12 luglio 2009 il libico Mohamed Game cercò di farsi esplodere come un kamikaze.

A questa storia serve una premessa: non si tratta di un animale pericoloso, tanto meno per l'uomo. Il Corpo forestale precisa che a Milano non c'è alcun allarme, perché non ci sono rischi. La cronaca dei fatti, comunque, è questa: nel primo pomeriggio di sabato un uomo avverte la Polizia locale. La centrale dei vigili invia le pattuglie in via Puricelli. Gli agenti ascoltano il racconto dell'uomo che ha chiamato: «Ho alcuni serpenti, li stavo sistemando, il boa era in una teca provvisoria. È fuggito, si è infilato in bagno, non ho fatto in tempo a bloccarlo».

Parte la mobilitazione. Arrivano i vigili del fuoco. Poi la Forestale, che verifica: il padrone del boa (si scopre dopo i primi accertamenti) ha tutti i documenti in regola; i suoi rettili sono tenuti in condizioni ottimali, per quanto sia possibile farlo dentro un appartamento. Al gruppo d'intervento si aggiungono i tecnici del settore fognature del Comune; fanno un'ispezione di qualche ora, ma del serpente non c'è traccia.

L'interrogativo/timore, soprattutto per gli inquilini del palazzo di via Puricelli, resta: il boa potrebbe davvero riemergere dal bagno di un altro appartamento? Una remota possibilità c'è. Ma «ritengo improbabile che se è finito nelle fogne possa sopravvivere a lungo - spiega Stefano Scali, erpetologo del Museo di storia naturale di Milano -. Questi animali sono abituati ai climi tropicali. Sotto terra, nelle fogne, trovano cibo, ma freddo e umidità impediscono persino la digestione. Hanno bisogno di mettersi al sole, scaldarsi, cacciare».

Il boa non vive in acqua. In un terrario, dentro una casa, si sente comunque «in prigione, per questo cerca il primo punto per fuggire». Conclude Scali: «Un boa di quelle dimensioni si può spostare per brevi tratti, ma non c'è alcun motivo di allarme. Per quanto grosso, è innocuo; al massimo può mordere, ma procurando solo una ferita superficiale». Il bollettino, nella tarda serata di domenica, recita: «caccia» conclusa, lo scomparso resta tale. In caso di avvistamenti (sia che il boa ricompaia in un bagno, sia in qualunque altro punto del quartiere) avvertire la Polizia locale, al centralino 02.02.08.

 

 

SERPENTE NEL GABINETTO SERPENTE NEL CESSO SERPENTE NEL CESSO SERPENTE DAL WATER IN CINA SERPENTE DAL GABINETTO

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