lilli gruber

GRUBER ALLES! - STASERA TORNA LILLI A “OTTO E MEZZO”, OSPITE RENZI - FLORIS HA PERSO ASCOLTI (MA NON TROPPI) E DOPO IL DISASTRO DI “19E40” CAIRO LO SCHIAFFA NEL WEEKEND CONTRO FAZIO (SIC!) PER AMMORTIZZARE I 4 MILIONI DI INGAGGIO

Carlo Tecce per il “Fatto quotidiano

 

GRUBER  cairoGRUBER cairo

Quando un supplente abbandona una cattedra, gli studenti possono avere due reazioni: o esultano per l’agognata liberazione o piangono per il prematuro arrivederci. Il supplente Giovanni Floris, e il titolo non sia considerato un’offesa, si può azzardare, non fa né esultare né rimpiangere i telespettatori di Otto e Mezzo. Floris ha rispettato se stesso e la trasmissione, uomo pratico, poco empatico, quasi più istituzionale di Lilli Gruber.

 

Quel posto a Otto e Mezzo, il preludio a una prima serata d’informazione di La7, merita il ritorno di Gruber, che avverà con Matteo Renzi in studio. La televisione è pur sempre un rapporto di coppia (conduttore-pubblico), l’abitudine non guasta, se non troppa, se non unica attrazione.

 

urbano cairo giovanni florisurbano cairo giovanni floris

Floris non ha rovinato il meccanismo installato da un po’ di anni da Lilli Gruber, l’ha seguito con umiltà, ci ha inserito i suoi paracadute: tanti ospiti, tante interruzioni, un modello Ballarò in versione ridotta. Floris non va d’accordo con il silenzio oppure non va d’accordo con le opinioni: cerca sempre un batti e un ribatti, e anche un terzo intervento, un quarto se possibile.

 

Ha frequentato Otto e Mezzo per un mese e si è cimentato in quattro faccia a faccia, l’indispensabile: per la cronaca, erano il ministro Pier Carlo Padoan, il giurista Stefano Rodotà, l'imprenditore-polemista Diego Della Valle e il direttore di Repubblica, Ezio Mauro. È fatto così. Floris potrebbe spiegare la sua vita, illustrare la sua agenda, esprimere il suo pensiero attraverso una sequenza di cartelli o di sondaggi di Nando Pagnoncelli.

 

MATTEO RENZI A OTTO E MEZZO DA LILLI GRUBER MATTEO RENZI A OTTO E MEZZO DA LILLI GRUBER

Accantonata la velleità di fare una striscia quotidiana di commento davanti a un pubblico che non ti conosce – non c’era consuetudine, vedi la chiusura di 19e40 – Floris sarà l’epilogo, avrà uno spazio il sabato e la domenica dopo le cinque puntate di Otto e Mezzo. Stessa ora, stessa funzione, non più supplente, bensì rifinitore. Urbano Cairo ha indicato una collocazione protetta. Non è una bocciatura, ma la revisione di un progetto sballato in partenza. Stavolta, Floris non dovrà affrontare la fase di ambientamento. Il campo principale resta Dimartedì, il sorpasso sui concorrenti diretti di Rai3 dista 1,3% di share.

 

I risultati di Otto e Mezzo, gestione Floris, sono discreti, s’è difeso bene: media di 4,5% di share, soltanto -0,13 rispetto all’esordio stagionale di Gruber, indietro di 1,5 punti se ripeschiamo lo stesso periodo di un anno fa, ma era un’epoca diversa, La7 era diversa. In questo vortice che inghiotte la televisione generalista, i superstiti sono una rarità.

 

matteo renzi a otto e mezzo da lilli gruber matteo renzi a otto e mezzo da lilli gruber

Floris può riconsegnare a Gruber un Otto e Mezzo identico, non ha toccato nulla, ci ha aggiunto un po’ di economia, inevitabile in tempo di legge di Stabilità (ex finanziaria). Il profilo dei telespettatori di Otto e Mezzo ha subìto lievi oscillazioni, si tratta di percentuali di un mezzo punto circa: è aumentata la rilevanza dei pensionati e dei lavoratori autonomi, ma è diminuito il peso di casalinghe e disoccupati. Le tre Regioni più fedeli non cambiano: in ordine, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Ah, cala il numero degli studenti. Ma non date la colpa al prof.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...