L’EDUCAZIONE SENTIMENTALE DI VALENTINA NAPPI: “HO PERSO LA VERGINITÀ A DODICI ANNI, IN UN BAGNO, CON UN GROSSA PENNA MULTICOLOR. NON È IL MASSIMO SEXY PERÒ OGNUNO È LIBERO DI VIVERE LA PROPRIA SESSUALITÀ COME CREDE”
Luisa De Montis per “il Giornale”
Torna a far parlare di sé la pornostar Valentina Nappi, più di una volta balzata alle cronache per le polemiche contro gli intellettuali dalle colonne di Micromega (e non solo). Stavolta la Nappi affronta il tema verginità. Dice che non è così importante. E fa sapere come l'ha persa lei.
Alla rivista Wired la Nappi racconta che accadde quando aveva solo 12 anni: "Sono andata in bagno e l’ho persa con un pennone multicolor". Non è il massimo del romanticismo e non è nemmeno un'immagine sexy. Però ognuno è libero di vivere la propria sessualità come meglio crede. E di raccontarlo (o meno). La ragazza fa capire che non tiene molto alla verginità (né ci teneva): "Il fatto che venga insegnata come un valore comporta il fatto che le donne esercitino sui maschi un potere smisurato".
penna multicolorvalentina nappi pro sodomia
E dopo aver detto come l'ha persa lei, sottolinea: "C’è chi cerca la ragazza vergine. Proprio qui vicino c’è una clinica dove ti ricostruiscono l’imene. C’è una lista di attesa di mesi. Se il sesso diventa un bene prezioso, la donna aspetta di avere certe garanzie prima di concedersi". Insiste poi su un tasto su cui più di una volta, in passato, si è soffermata: "Il sesso non è più piacere e basta, non è più come andare a prendersi un caffè ma diventa un contratto. Io ti cedo la mia patata se tu mi dai delle garanzie".
Se la prende poi con il matrimonio ("retaggio culturale che ti fa continuare a usare quelle strategie nei rapporti, e accade che la donna voglia avere le garanzie che decide lei") e con le femministe. Contro queste ultime dice: "È come dire bianchismo, o nerismo. Oggi non ha più senso essere femministe. Bisognerebbe essere antisessiste". Insomma, tutto va bene pur di far polemica e finire sui giornali e sui siti.