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CHI PAGHERÀ LA PENSIONE AI MILLENNIAL? SPOILER: NESSUNO – IL RAPPORTO HORROR DELL’ISTAT: PER OGNI BAMBINO FINO A 5 ANNI CI SONO  ULTRASESSANTACINQUENNI – LA POPOLAZIONE È IN LIEVE CALO: AL 31 DICEMBRE DEL 2023 È DI 58.971.230 PERSONE (-25.971 RISPETTO AL 2022) – L’INVECCHIAMENTO À COMUNE A TUTTE LE REALTÀ DEL TERRITORIO, MA LA REGIONE PIÙ “GIOVANE” È…

ISTAT, IN ITALIA UN BIMBO OGNI SEI OVER65

anziani italia 2

(ANSA) - Un bambino fino a 5 anni di età ogni 6 ultrasessantacinquenni. E' quanto emerge dal report Istat sulla popolazione residente in Italia relativo all'anno 2023. Per ogni bimbo si contano 5,8 anziani a livello nazionale (erano 5,6 nel 2022, 3,8 nel 2011). L'età media della popolazione è pari a 46,6 anni (48 anni per le donne e 45,2 anni per gli uomini), in ulteriore crescita rispetto al 2022 (+0,2), portando così ancora avanti il processo di invecchiamento. La Campania, con un'età media di 44,2 anni continua a essere la regione più 'giovane.

 

CULLE VUOTE1

Dai dati dell'Istat risulta che rispetto all'anno precedente la quota relativa all'età 0-14 anni scende dal 12,4% al 12,2%. Stabile al 63,5%, invece, la quota di persone 15-64enni, mentre gli ultrasessantacinquenni salgono dal 24% al 24,3%. L'invecchiamento della popolazione accomuna tutte le realtà del territorio, sebbene si osservi una certa variabilità nei livelli e nella velocità del processo.

 

La Campania, con un'età media di 44,2 anni (era 43,9 nel 2022), continua a essere la regione più 'giovane', anche se negli anni si osserva un costante aumento del livello di invecchiamento. La Liguria, con un'età media di 49,5 anni rimane stabile ai livelli dell'anno precedente, confermandosi tuttavia quale regione più 'anziana'. Platì, in provincia di Reggio Calabria, è il comune più 'giovane' di Italia, con un'età media di 37,2 anni (era 37,0 nel 2022), mentre Drenchia (provincia di Udine), un Comune con appena 98 abitanti, è quello con l'età media più alta, pari a 65 anni (era 64,8 nel 2022).

 

ISTAT, POPOLAZIONE IN LIEVE CALO NEL 2023

FAMIGLIE SENZA FIGLI IN ITALIA

(ANSA) - La popolazione in Italia è in lieve calo. E' quanto emerge dal report Istat relativo all'anno 2023. Al 31 dicembre la popolazione è di 58.971.230 persone. Rispetto alla stessa data del 2022 è inferiore di 25.971 persone con una riduzione dello 0,4 per mille. In termini relativi il calo maggiore si riscontra al Sud (-3,7 per mille) e nelle Isole (-3,8 per mille). Perde popolazione anche il Centro (-1 per mille) mentre al Nord-ovest (+2,3 per mille) e al Nord-est (+2 per mille). Gli stranieri censiti come residenti salgono a 5.253.658 (+21,8) e la loro incidenza sul totale della popolazione residente cresce all'8,9% (8,7% nel 2022).

 

CENSIMENTO POPOLAZIONE

A livello regionale, si legge nel rapporto, il quadro complessivo presenta variazioni negative della popolazione in tutte le regioni del Mezzogiorno (con un picco del -8,1 per mille in Basilicata) e in tutte quelle del Centro (-3,9 per mille in Umbria). Al contrario, nel Nord, con l'eccezione della sola Valle d'Aosta (-2,1 per mille), la popolazione cresce ovunque, con un massimo del +6,3 per mille nella Provincia autonoma di Bolzano. A giustificare la modesta flessione della popolazione nazionale e la crescita riscontrata in quella residente al Nord - viene sottolineato - concorre la componente straniera. Gli stranieri censiti come residenti, infatti, salgono a 5.253.658 al 31 dicembre 2023 (+21,8 per mille rispetto al 2022) e la loro incidenza sul totale della popolazione residente cresce all'8,9% (8,7% nel 2022). Nel 2023 il 57,8% dei 7.900 Comuni italiani (4.568 Comuni) perde popolazione rispetto all'anno precedente (nel 2022 la quota era pari al 61,3%). Il calo interessa soprattutto i comuni fino a 5mila abitanti che registrano una variazione negativa nel 60,8% dei casi.

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