lara comi

COMI TI SEI PERMESSO? - L’EURODEPUTATA DI FORZA ITALIA FINITA NELL’INCHIESTA LOMBARDA (NON INDAGATA): “CONSULENZE? NULLA A CHE SPARTIRE”. NELLE INTERCETTAZIONI DI CAIANIELLO SI PARLA DI CIFRE DESTINATE A UNA SOCIETÀ RICONDUCIBILE A LEI - LA COMI È STATA COORDINATRICE PROVINCIALE DI FORZA ITALIA DOPO CAIANIELLO, ANCHE SE IL POTERE E LE DECISIONI RESTAVANO IN CAPO A LUI

 

Luigi Ferrarella per il “Corriere della Sera

 

LARA COMI

Tu nomina il mio uomo Giuseppe Zingale (direttore generale dell' Afol-Agenzia metropolitana per il lavoro) al vertice del settore Formazione della Regione Lombardia, e in cambio noi faremo sì che dall' Afol arrivino poi consulenze di 80/90.000 euro l' anno al tuo ex socio di studio legale, Luca Marsico, che ti sta così a cuore dopo la sua mancata rielezione in Consiglio regionale: si era già ascoltato (nelle intercettazioni) che nel marzo 2018 questo era stato il tenore dell' istigazione alla corruzione del governatore leghista (ed ex sindaco di Varese) Attilio Fontana da parte di Gioacchino Caianiello, un condannato definitivo a 3 anni per concussione, eppure temutissimo (dentro Forza Italia) detentore a Varese di un pacchetto di voti significativo anche a livello lombardo.

 

Ma adesso altre intercettazioni di Caianiello, stavolta proprio con Zingale, ripropongono curiosamente uno schema analogo riferendolo però - riassumono i magistrati - «ad una società riconducibile a Lara Comi (eurodeputata e coordinatrice provinciale di Forza Italia di Varese)».

 

lara comi squadra parlamentari calcio

 Società che, stando ai due intercettati, avrebbe ricevuto «contratti di consulenza da parte dell' Afol di Zingale per un totale di 38.000 euro (come preliminare conferimento di un più ampio incarico che può arrivare alla totale cifra di 80.000 euro), dietro promessa di retrocessione di una quota parte agli stessi Caianiello e Zingale».

«Le indagini sulla vicenda sono ancora in corso», scrivono i pm circa questo colloquio del 29 novembre 2018.

 

Caianiello: «Questa (cioè Comi, ndr) fino a oggi quanto ha preso?».

Zingale: «38», poi però precisando «17 li ha presi, liquidi sempre! Già incassati!».

Caianiello: «Da quando abbiamo iniziato? Basta! E quindi può arrivare a un monte di 80!».

Zingale: «Sì, però ti voglio dire una roba, se non c' è disponibilità, non becca un cavolo! Se non vediamo, non vedrà più nemmeno lei!».

 

Comi, oggi in campagna elettorale, esprime «stupore» e replica che «l' unica mia società di comunicazione è la Premium Consulting, regolarmente denunciata al Parlamento europeo: questa società non ha nulla a che spartire con le consulenze sotto inchiesta e nessun' altra società è a me riconducibile».

 

gioacchino caianiello

Di certo i rapporti tra Comi e Caianiello (in teoria un privato senza ruoli formali in politica) appaiono rovesciati ai carabinieri di Monza, persuasi dalle intercettazioni che «Caianiello ricopra di fatto la funzione di coordinatore provinciale del partito di Forza Italia, ad onta del ruolo solo formalmente ricoperto dall' eurodeputata Comi».

 

E in effetti lo racconta lo stesso Caianiello il 9 maggio 2018, quando, parlando della propria condanna del 2017 per una concussione del 2005, spiega chiaramente «che io faccio il coordinatore provinciale di Forza Italia da 30 anni, questo è vero, ma ufficialmente durante i fatti (della sentenza, ndr ) io non lo ero. Come è adesso, no?! Tutti dicono "il Caianiello è quello che..", ed è vero! Però oggi il coordinatore provinciale di Forza Italia è Lara Comi, all' epoca io ero, come adesso, ma non ero io».

 

gioacchino caianiello

Per i pm, ad «attestare il potere di cui gode Caianiello», nel periodo di intercettazione del suo telefono «sono state registrate» indirettamente (ma per legge non trascritte) «numerosissime telefonate con la eurodeputata Comi (92), con la deputata Giusy Versace (21), con la coordinatrice regionale di Forza Italia on. Maria Stella Gelmini (18), e con il governatore della Lombardia Attilio Fontana (18)».

 

In vista di lunedì, quando il presidente leghista indagato sarà interrogato sull' ipotesi di abuso d' ufficio nella nomina (11.500 euro l' anno) del suo ex socio di studio Marsico nel «Nucleo valutazione investimenti» della Regione, ieri i pm hanno ascoltato come teste il capo della sua segreteria, Giulia Martinelli, ex compagna di Matteo Salvini; e hanno avviato verifiche sulla consulenza da 8.000 euro data a Marsico nel settembre 2018 dalla controllata regionale Fnm-Ferrovie Nord Milano.

 

attilio fontana gioacchino caianiello

Tutto mentre in Procura si presentava il primo imprenditore (fornitore di una municipalizzata citata nelle indagini) a spontaneamente voler raccontare corruzioni che temeva fossero scoperte prima dai pm: si vedrà presto se un caso isolato di collaborazione, o se l' inizio di una frana sotto i piedi dei corrotti.

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...