alfredo messina silvio berlusconi

COMINCIA IL DOPO-BERLUSCONI IN FORZA ITALIA – NELL’ORDINE DEL GIORNO DEL COMITATO DI PRESIDENZA DEL PARTITO, È SPUNTATA A SORPRESA ANCHE LA SOSTITUZIONE DEL TESORIERE AZZURRO, IL MANAGER DI FININVEST, ALFREDO MESSINA – DELLA NOMINA SI DOVREBBE OCCUPARE IL CONSIGLIO NAZIONALE, MA I VERTICI DEL PARTITO HANNO DECISO DI ACCELERARE I TEMPI – IN POLE PER SOSTITUIRE MESSINA CI SAREBBE FABIO ROSCIOLI, GIÈ PRESIDENTE LIQUIDATORE DEL PDL…

Estratto da www.adnkronos.com

 

alfredo messina

Forza Italia si prepara a cambiare il suo uomo dei conti, il cosiddetto tesoriere. A sorpresa, all'ordine del giorno del Comitato di presidenza convocato domani pomeriggio nella sede nazionale di via In Lucina, è spuntato anche la 'sostituzione del commissario dell'amministratore nazionale', incarico attualmente ricoperto dall'ex senatore azzurro e manager Fininvest, Alfredo Messina.

 

Di solito spetterebbe al Consiglio nazionale occuparsi di questo, ma evidentemente i vertici forzisti hanno deciso di accelerare i tempi e continuare la riorganizzazione del partito avviata da Silvio Berlusconi, su cui l'ex premier fino all'ultimo ha lavorato, anche dal letto del San Raffaele.

 

La scelta del successore di Messina sarebbe la prima nomina del 'dopo Silvio': secondo gli ultimi boatos il candidato dovrà essere un nome gradito alla famiglia del Cav che punterà così a 'blindare' le casse. Del resto, fanno notare, Messina (che ha gestito le finanze forziste dal giugno 2016 quando prese il posto di Maria Rosaria Rossi, allora dominus del cerchio magico), per 30 anni è stato al fianco del leader azzurro lavorando nel gruppo del Biscione e fu fortemente voluto alla guida delle finanze forziste proprio dal Cavaliere.

 

berlusconi tajani 8

[…] Messina siede da decenni ai vertici delle aziende della Fininvest: dal '95 è vicepresidente di Mediolanum SpA e dal 2015 fa parte anche del cda di Mondadori. Qualcosa però […] si è rotto in occasione delle ultime politiche: Messina si è ritrovato tra gli esclusi eccellenti dalla liste elettorali per il 25 settembre del 2022 (''Sono rimasto sorpreso per primo io e anche amareggiato da questa esclusione, nessuno mi ha avvertito'', si sfogò con l'Adnkronos). Anche stavolta, a quanto si apprende, il manager non sarebbe stato informato della sua 'sostituzione'.

 

Roscioli in pole

alfredo messina

Secondo gli ultimi rumors come nuovo guardiano dei conti del 'dopo Silvio' sarà scelto un nome gradito alla famiglia del Cav.

 

E in pole, raccontano fonti azzurre, ci sarebbe Fabio Roscioli, presidente liquidatore (insieme al vice Pasquale Grimaldi) del Pdl, partito fantasma, che continua a vivere solo dal punto di vista giuridico pur avendo chiuso i battenti nel 2013 per lasciare il posto alla 'nuova' Forza Italia.

 

Del resto Roscioli, avvocato romano, raccontano, già da tempo si starebbe occupando dei conti di Forza Italia e quindi la sua nomina sarebbe nel segno della continuità.

 

Il ruolo del tesoriere

Quello del tesoriere è sempre stato un ruolo chiave, di grande responsabilità e potere, soprattutto in un partito azienda come Forza Italia, dove il fondatore Berlusconi di fatto è sempre stato il principale finanziatore.

 

licia ronzulli antonio tajani

Morto il leader, sono i 5 figli ad aver ereditato i circa 100 milioni di euro fino a ora 'garantiti' dal presidente di Fi e spetterà a loro, d'intesa con i vertici del partito, a cominciare da Antonio Tajani, sciogliere il nodo del tesoriere, l'unico per statuto ad avere la titolarità d'uso dello storico simbolo forzista in qualsiasi competizione elettorale nelle vesti di depositario. Un dettaglio non certo da poco, visto che incombono le europee. In tanti, infatti, si chiedono che fine farà il brand della 'discesa in campo'? […]

ANTONIO TAJANI LICIA RONZULLI ALESSANDRO CATTANEO SILVIO BERLUSCONI AL QUIRINALE PER LE CONSULTAZIONIantonio tajani silvio berlusconi convention di forza italia

Ultimi Dagoreport

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)