enrico michetti giorgia meloni

MICHETTI S'E' DATO ALLA MACCHIA! - COMMISSARIATO DALLA MELONI, IL CANDIDATO AL CAMPIDOGLIO DAL CENTRODESTRA NON SI PRESENTA A UN EVENTO ELETTORALE A OSTIA - UFFICIALMENTE E' SOLO UN ERRORE NEL COORDINARE L'AGENDA CON LA LEADER DI FRATELLI D’ITALIA - MA A DESTRA COMINCIANO A TREMARE PER I SONDAGGI: IL RADIO-TRIBUNO NON PORTA VALORE AGGIUNTO ALLE LISTE DI CENTRODESTRA, ANZI…

Salvatore Giuffrida per corriere.it

 

ENRICO MICHETTI GIORGIA MELONI

Per la serie "Enrico Michetti abbandona eventi", stavolta il candidato sindaco del centrodestra figlioccio politico di Giorgia Meloni ha anticipato: non si è proprio presentato. Michetti era atteso insieme al leader di Fdi (e della destra italiana) a Ostia alle 12, in piazza Anco Marzio, isola pedonale nel centro della città da pochi giorni trasformata in set elettorale: al centro della piazza lo stand della Lega, a destra il gazebo dei M5s, a sinistra il presidio di Fratelli d'Italia con un tavolino, bandiere rigorosamente tricolori e un centinaio di persone in trepida attesa. "Arrivano Enrico Michetti e Giorgia Meloni", è il brusio che circola di bocca in bocca.

 

 

GIORGIA MELONI ENRICO MICHETTI

I Diòscuri della destra romana sono attesi per le 12 ma il tempo passa e, come in un set di una pellicola di Tornatore, si va di caffè, aperitivo e giornale ai tavolini dei bar della piazza al riparo dal sole in attesa che qualcosa succeda. Si fanno le 13, ma di Michetti neanche l'ombra: le voci dicono che arriverà solo Giorgia Meloni. Non che la piazza si dispiaccia, anzi: la pasionaria della destra italiana è di casa a Ostia, dove Fratelli d'Italia prende voti dagli ex di Forza Italia, drenati dall'ex enfant prodige del partito azzurro Mariacristina Masi ora nelle fila di Fdi, ma anche dalla pancia più estrema della destra romana: gli ex di Teodoro Buontempo, del Fronte della Gioventù, di Casapound, del Movimento sociale.

ENRICO MICHETTI MEME

 

 

Giorgia Meloni ne fa una sintesi e si presenta, in pantaloni bianchi, poco dopo le 13: i passanti la riconoscono e si fermano, lei li rassicura sul futuro con piglio affabile ma fermo e deciso, entra nei negozi, saluta i commercianti, selfie, foto, pacche sulle spalle, due rapidi aperitivi e brindisi a Ostia: di sicuro conosce i ferri del mestiere, Giorgia.

 

 

E Michetti? A Prati in un altro giro elettorale. Nessun caso politico, nessuno sgarbo: solo un banale errore tra le due agende che non sono coincise, dicono dallo staff di Meloni. Che si ferma a rispondere alle domande dei cronisti e sorvola elegantemente sull'assenza di Michetti ma non può evitare il tema dei candidati tra le fila di Fratelli d'Italia che sfoggiano simpatie e tatuaggi razzisti, fascisti e nazisti. Giorgia Meloni è chiara: "Mi pare che queste persone hanno chiarito le loro attuali posizione e il loro riconoscersi nei valori della nostra repubblica e nei valori in cui crede Fratelli d'Italia - spiega - A Roma ci sono 600 candidati, non vado a guardare i tatuaggi che hanno e anzi mi piacerebbe vedere i tatuaggi dei candidati delle altre liste".

enrico michetti roberto gualtieri virginia raggi carlo calenda foto di bacco

 

La leader di FdI chiude il discorso, il partito non ritirerà le candidature nonostante gli imbarazzi e i tentativi di Michetti che ha chiesto un passo indietro, minacciando anche diffide, ai candidati con simpatie razziste e antisemite. La passeggiata elettorale volge al termine, del resto piazza Anco Marzio è ormai quasi deserta anche perché sono le 13.30, ora di pranzo. Ma prima una stilettata alla sindaca Virginia Raggi e alla giunta M5s del X Municipio: "oggi emerge l'immobilismo dell'amministrazione M5s, la ciclabile ha tolto 700 posti auto, il caso della Roma-Lido la dice lunga sul continuo rimpallo su una materia che poi pagano i cittadini: oggi ci sono tre stazioni chiuse proprio quando riaprono le scuole, è una amministrazione totalmente assente".

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