SCANNARSI PER IL POTERE - ANCORA TUTTO BLOCCATO PER LE COMMISSIONI DI GARANZIA COPASIR E VIGILANZA RAI: L’ACCORDO TRA PD E FORZA ITALIA PER SPARTIRSI LE (POCHE) POLTRONE CHE SPETTANO ALLE OPPOSIZIONI VACILLA - LA FRENESIA DI BERLUSCONI PER AVERE UN ESPONENTE NEL CDA RAI: SERVIREBBE PER AVERE I VOTI NECESSARI PER FAR PASSARE IL PRESIDENTE CHE SARÀ DESIGNATO DAI GIALLO-VERDI
Emilio Pucci per "il Messaggero"
FI studia la mossa per sbloccare l' impasse sulle Commissioni di garanzia. Al Pd in via informale è stato ventilato uno scambio: a voi la guida della Vigilanza Rai, a noi quella del Copasir. Due settimane fa azzurri e dem avevano chiuso un accordo, sbarrando di fatto la strada a Fdi che rivendicava la presidenza di uno dei due organismi.
Ma la partita si intreccia con il dossier su viale Mazzini. Emissari della Lega avevano comunicato al partito del Cavaliere che in questo modo non ci sarebbe stato alcun esponente di area forzista nel Cda della Rai.
E Berlusconi, spinto anche dalle richieste dei suoi, sta valutando il cambio di programma. Oggi sarà a Roma e con i fedelissimi si confronterà su questa opzione caldeggiata da Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Nessuna intenzione di sottostare ai ricatti dei grillini che vogliono bloccare la nomina di un forzista alla Vigilanza Rai ma i vertici azzurri non escludono affatto che lo scambio possa essere la soluzione.
mariarosaria rossi e paolo romani
In quel caso al Copasir andrebbe l' ex capogruppo di FI Romani. Ci sarebbe da superare comunque la resistenza del partito del Nazareno. Il Pd riferisce che l' offerta dello scambio è arrivata ma la reazione per ora è fredda: ok a discutere e a valutare ma nessuna sponda per il momento. Matteo Renzi punta sempre sul Comitato dei servizi (per Lorenzo Guerini).
Senza un accordo complessivo che preveda anche le altre poltrone in ballo non se ne fa niente, la risposta. Vacilla però l' asse Pd-FI. Una riunione dei capigruppo tenutasi una decina di giorni fa aveva mandato su tutte le furie Giorgia Meloni. Sul tavolo c' è anche la presidenza della Giunta per le elezioni e le autorizzazioni del Senato rivendicata dai dem per Dario Stefano.
Opzione giudicata inaccettabile dagli azzurri dal momento che fu proprio Stefano a gestire il caso della decadenza da senatore di Berlusconi. FI propone un proprio nome, soprattutto se la guida dell' organismo alla Camera non dovesse toccare al forzista Francesco Paolo Sisto ma ad un esponente di Leu. Il Pd aspetta il ritorno del presidente del Senato dalla sua missione a New York.
Maria Elisabetta Casellati aveva garantito che si sarebbe fatta portavoce del rispetto della prassi che assegna ai maggiori partiti dell' opposizione la presidenza delle commissioni di garanzia. Sulla stessa lunghezza d' onda il Quirinale.
Il presidente della Repubblica la scorsa settimana ha sentito al telefono sia la seconda carica dello Stato che il presidente della Camera Roberto Fico. L' opera di moral suasion di Sergio Mattarella potrebbe servire per sbloccare la situazione, visto che ieri sera alle 20 è scaduto il termine per le forze politiche per indicare i componenti delle commissioni Bicamerali.
I dem come promesso non hanno comunicato i nomi e sono pronti a fare le barricate se dovessero essere messi all' angolo. La Lega ha posto fuori dalle trattative Fdi ma è determinata a semplificare il quadro sul futuro della Rai. La nomina di un esponente di Fi nel Cda di viale Mazzini servirebbe infatti per avere i voti necessari per far passare il presidente dell' azienda che sarà designato dai giallo-verdi.
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