giorgia meloni francesco starace matteo del fante claudio descalzi

DAGONEWS! SULLE NOMINE DELLE PARTECIPATE GIORGIA  VORREBBE USARE IL METODO DRAGHI: AVOCARE A SÉ LE SCELTE. MA BERLUSCONI E SALVINI LA SPINGERANNO AD APRIRE UN TAVOLO DI MAGGIORANZA PER DECIDERE – A ENI DESCALZI È INTOCCABILE. PER ENEL S’AVANZA IL NOME DI DONNARUMMA, CHE SAREBBE SOSTITUITO A TERNA DA GIANNI VITTORIO ARMANI – L’INIZIATIVA SU ENERGIA E BOLLETTE POTREBBE SALVARE LA POLTRONA DI DEL FANTE IN POSTE, MENTRE A LEONARDO LA PARTITA È APERTISSIMA…

berlusconi meloni salvini al quirinale

DAGONEWS

In vista delle nomine per le partecipate, Giorgia Meloni vorrebbe fare suo il metodo Draghi: avocare a sé le scelte degli amministratori delegati e lasciare le nomine dei presidenti agli alleati.

 

Ma è poco ma sicuro che questa sua idea "piglio-tutto-io" non trovi il consenso di Berlusconi e Salvini e che alla fine Donna Giorgia venga costretta, dai malumori in maggioranza, ad aprire un tavolo, vista anche l'incazzatura di un Berlusconi che non tocca palla sulle decisioni del governo

 

Non solo: l'ottuagenario di Arcore non si capacita di essere stato scavalcato sulla trattativa in corso per l'alleanza Conservatori-PPE dal duo Meloni-Tajani. Infatti la fiducia del Cavalier Pompetta nei confronti del ministro degli Esteri è uguale a zero. Si sente tradito e lo fa "sorvegliare" a vista dalla Ronzulli. Se Silvio è sul piede di guerra, Salvini non lo è da meno: ha fatto recapitare al suo semolino Giorgetti l'ordine di non mettere nessuna firma sulle nomine se prima non ne parla con lui.

 

GIORGIA MELONI CLAUDIO DESCALZI

Chi potrebbe essere attovagliato alla riunione decisiva per assegnare i posti che contano? Per Forza Italia, Ronzulli e Tajani, per Fratelli d’Italia, il cognato Lollobrigida e Fazzolari, e per la Lega Salvini e Giorgetti.

 

francesco starace foto di bacco (1)

Così l’idea di Giorgia Meloni di scegliere gli amministratori delegati e lasciare le briciole agli alleati dovrà essere rivista. Una maggiore concertazione nel governo di Destra-centro potrebbe portare a questo schema: all’Eni Claudio Descalzi è intoccabile. All’Enel Starace ha già un piede fuori, e al suo posto è in pole Stefano Donnarumma, fortemente voluto dalla Ducetta.

 

gianni vittorio armani

A Terna potrebbe sbarcare Gianni Vittorio Armani, attuale Ad di Iren, e Matteo Del Fante potrebbe essere riconfermato alla guida di Poste Italiane. A Palazzo Chigi è stata molto apprezzata l’iniziativa “Poste Energia”, ovvero lo sbarco del gruppo nel mercato di luce e gas, che punta a calmierare i prezzi delle bollette Enel e Eni.

 

luciano carta alessandro profumo foto di bacco

Su Leonardo la partita è apertissima: il ministro della difesa Crosetto vuole Lorenzo Mariani, ad di Mbda, e la Lega punta su Gian Piero Cutillo, ad di AgustaWestland, che ha alle sue dipendenze il fratello di Giorgetti. Anche la riconferma alla presidenza di Luciano Carta non è data per sicura nei Palazzi romani.

LORENZO MARIANI MBDAPIERO CUTILLO STEFANO DONNARUMMAgianni vittorio armani 2MATTEO DEL FANTE POSTE ENERGIAGIANNI VITTORIO ARMANIMATTEO DEL FANTE

GIORGIA MELONI INFLUENZATA

 

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