L’ARTIGLIO DELLA PALOMBA - CON IL DIVIETO DI FECONDAZIONE ETEROLOGA IN ITALIA, SI AFFACCIA AL MONDO UNA GENERAZIONE DI “SENZA TUTELE”: COPPIE OMO E MADRI SINGLE (TRA CUI MOLTE FAMOSE) CHE VANNO ALL’ESTERO PER CONCEPIRE FIGLI CHE L’ORDINAMENTO NON RICONOSCE - BEI TEMPI QUANDO ANCHE IL VATICANO, PUR DI VEDERE NASCERE UNA VITA, ERA FAVOREVOLE ALL’INSEMINAZIONE - VOGLIAMO NEGARE A MIGLIAIA DI ITALIANI DEL FUTURO UN POSTO NELLA SOCIETA’? - ED È POSSIBILE DISCUTERE DI QUESTI TEMI TENENDO FUORI LA RELIGIONE?...

Barbara Palombelli per "il Foglio"

C'è qualcuno in Italia che si occupa/preoccupa delle migliaia di bambini nati da inseminazione eterologa, figli della scienza e della medicina e non della coppia costituzionalmente eletta a unica entità procreatrice legittima? La memoria torna ad una delle mie prime inchieste di ragazza, era il 1978: la Chiesa era in guerra contro la legalizzazione dell'aborto e c'era una grande enfasi sui "figli in provetta". Venivano considerati - frettolosamente? - una vera benedizione, dal Vaticano e dalla Dc.

Un'inseminazione, e il matrimonio in crisi poteva essere salvato. Non esistevano limitazioni legali. La vita cattolica contro la morte sbandierata dai radicali e dalle femministe, cosa poteva esserci di meglio per le propagande referendarie? I ginecologi protagonisti delle prime, pioneristiche, fecondazioni assistite sussurravano di donazioni di spermatozoi (in molti casi erano loro stessi a dare un dna, oggi magari lo negherebbero, allora lo raccontavano) e venivano insigniti di onorificenze religiose.

Le coppie non stavano lì a guardare troppo il dettaglio, i pupi nascevano e tutti erano felici. Trentacinque anni dopo, con sopraggiunto divieto di eterologa, sono migliaia i figli delle provette concepiti all'estero. Mamme importanti e famose, cantanti, giornaliste e politiche, donne di tutte le età e di tutti i gusti sessuali hanno fatto il viaggetto imbottite di ormoni e oggi hanno famiglie proprie, spesso allietate da gemelli (per rafforzare l'impianto, si posizionano tre o quattro uova nell'utero).

Chi garantirà i diritti di questi ragazzi? Non si potranno dire bugie, quando saranno adulti e avranno bisogno di cure vorranno conoscere il loro dna, utilizzeranno staminali e cure geniche, dovranno e vorranno sapere le loro predisposizioni e le loro possibilità di terapie innovative che si fondano sull'unicità del patrimonio genetico.

Ma tutto questo lo Stato non lo sa, non lo vuole sapere, non vuole regolarlo. Le manifestazioni francesi contro il "matrimonio per tutti" promesso da Hollande in campagna elettorale, progetto di legge che dal 29 gennaio arriverà all'Assemblea nazionale hanno una eco fortissima anche in Italia e su queste pagine. Mi piacerebbe rilanciare la discussione su una base diversa, fondativa: che cos'è mai lo stato moderno, se non l'organizzatore dell'esistente in forme civili e condivise?

Al di là delle nostre convinzioni personali, dobbiamo dare un nome, dei confini e delle identità ai nuovi soggetti esistenti nella società. E' il dovere supremo delle convenzioni sociali: era un dovere anche mille anni fa, quando le prime comunità di monaci si riunirono dando vita agli "ordini", strane e singolari famiglie che scandalizzarono moltissimo le autorità cristiane del loro tempo (san Francesco e santa Chiara furono per questo i super-diffamati del tredicesimo secolo, come raccontava un saggio di Giuseppe Crescimbeni).

Lo scandalo e l'innovazione non devono spaventare il regolatore pubblico: anche quello che non gli piace, o non piace a tutti, va inquadrato e registrato. Coppie o famiglie omosessuali, figli nati fuori dalla coppia etero, madri single con figli costruiti in laboratorio, sono la nuova realtà con cui il diritto deve misurarsi: sfuggire non si può, trincerarsi dietro valori che spesso nascondono ipocrisie e cattive coscienze mi sembra da vigliacchi.

Vogliamo negare ai nuovi nati (non hanno chiesto loro di venire al mondo nelle mille cliniche che prosperano sul divieto italiano) un posto nella società? C'è qualcuno che crede che questo sia un atteggiamento cristiano, solidale, civile? Parliamone, senza coinvolgere le religioni di ciascuno.

 

Barbara Palombelli a Matrix La prima bimba al mondo nata in provettaSeverino Antinori Andrea Attardi e le gemelle in provetta FECONDAZIONE ASSISTITA FECONDAZIONE ETEROLOGA AL CENTRO DEXEUS JODIE FOSTER CON I FIGLI

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