OCCHIO A INVITARE MI-JENA ALLA PRESENTAZIONE DEL TUO LIBRO - ''LEI È MAI STATO COMUNISTA?''. ''FOSSI STATO COMUNISTA NON AVREI MAI POTUTO GUIDARE I SERVIZI SEGRETI''. LA GABANELLI GRIGLIA MINNITI: ''COME MAI È ISOLATO NEL PD? SULL'IMMIGRAZIONE SE LA PRENDE COI GIORNALI CHE PARLANO DI EMERGENZA. È COLPA DEI GIORNALISTI, INSOMMA''. ''NO, È COLPA NOSTRA CHE NON L'ABBIAMO GOVERNATA, MA NON MI TRATTI SEMPRE COSÌ…''
Francesco Gentile per www.liberoquotidiano.it
MARCO MINNITI MILENA GABANELLI GIORGIO GORI GIULIANO PISAPIA
In attesa della sua candidatura alla segreteria del Pd Marco Minniti ha deciso di trascorrere il suo sabato a Milano. Solo che invece di concedersi quello shopping prenatalizio di cui pure a guardare il suo black total look con scarponcini a zip ha tanto bisogno, è andato all'Ispi a presentare il suo libro «Sicurezza è libertà» (Rizzoli).
Oltre al sindaco di Bergamo Giorgio Gori e all'ex di Milano Giuliano Pisapia gli è venuta la malsana idea di chiamare come moderatrice Milena Gabanelli, che parte all' attacco: «Lei è stato comunista?». E il malcapitato incespica subito: «Fossi stato comunista non avrei potuto guidare i servizi segreti». In un' altra risposta sull'immigrazione Gabanelli lo interrompe: «Scusi, ma la faccia breve». Poi lei gli chiede del suo isolamento nel Pd e lui: «Non sto mai in casa da solo, vado in giro e incontro sempre un sacco di gente».
Gabanelli ironizza: «Difficile andare in giro ed essere contemporaneamente soli». Minniti quasi offeso: «Le assicuro che trovo sempre qualcuno con cui discutere».
Ancora lei: «Allora ex ministro». E lui ormai depresso: «Ex, molto ex». Minniti poi se la prende con i media che parlano di «emergenza immigrazione» e Gabanelli: «È colpa dei giornalisti, insomma». Al che lui esplode: «No, è colpa nostra che non l' abbiamo governata, ma non mi tratti sempre così». Solo su un punto si trovano d' accordo: per Gabanelli in Italia «l' opposizione non c' è» e per Minniti «se lo dice lei è vero».