MISSIONE DI CIVILTÀ: SFORBICIARE IL VITALIZIO - INIZIA LA DISCUSSIONE PER RICALCOLARE GLI ASSEGNI DEGLI EX PARLAMENTARI CON IL SISTEMA CONTRIBUTIVO, SENZA PIÙ PRIVILEGI - PER BLINDARE GLI INEVITABILI RICORSI SI PENSA A UNA MODIFICA COSTITUZIONALE

Carlo Bertini per “la Stampa”

 

AULA MONTECITORIOAULA MONTECITORIO

La battaglia sarà lunga viste le resistenze che si annidano sul percorso e non è detto che andrà a buon fine, ma il primo colpo di cannone suonerà oggi. La commissione Affari Costituzionali della Camera comincia di fatto l' esame di una legge esplosiva come quella sui vitalizi.

 

Un tema che tocca il nervo sensibilissimo dei privilegi alla politica, che ieri a Montecitorio ha prodotto una rivolta dei 5Stelle: usciti per protesta dall' Ufficio di Presidenza della Camera che ha approvato la delibera per consentire ai partiti di ricevere 10 milioni di rimborsi elettorali per il 2015. Delibera contestata dai grillini perché resa possibile grazie ad una legge che ha consentito l'erogazione senza controlli da parte dell' apposita Commissione di vigilanza.

 

laura boldrinilaura boldrini

Sui vitalizi, dopo la pausa dovuta a legge di stabilità e riforma costituzionale, si comincia a entrare nel vivo: sarà fissato il calendario delle audizioni, hanno già chiesto di essere sentiti i rappresentanti dell' associazione di ex parlamentari e di sicuro sarà ascoltato il presidente dell'Inps. Quando si arriverà a votare in commissione si vedranno gli schieramenti e si capirà se la legge riuscirà ad essere calendarizzata in aula.

 

DIRITTI ACQUISITI

Una questione di grande impatto sull' opinione pubblica, che si scontra però con il principio del diritto acquisito. Il tema di un riordino dei vitalizi viene affrontato con vari approcci in diverse proposte di legge, della Lega, dei grillini, tre del Pd, tra cui quella del renziano Matteo Richetti. E alla fine, se si troverà un accordo in tal senso, potrebbe produrre quanto di più indigesto c'è per graduati e peones di ogni forza politica.

 

richetti matteorichetti matteo

Una decurtazione degli assegni per gli ex deputati o per quelli eletti prima del 2013, con due o tre legislature, ai quali verrebbe ricalcolata la pensione col contributivo stile Fornero. Senza privilegi e senza contare i diritti acquisiti che faranno di certo scattare una pletora di ricorsi.

 

Ed è il motivo per cui il presidente della Commissione, Andrea Mazziotti di Scelta civica, che sarà uno dei due relatori insieme a Richetti, procede pure su un canale parallelo, una modifica costituzionale per blindare gli interventi fatti sul passato con legge ordinaria: introducendo il principio che non sono tutelati dalla Costituzione vitalizi e trattamenti previdenziali che non siano proporzionali alla durata del mandato e ai contributi versati.

 

ANDREA MAZZIOTTIANDREA MAZZIOTTI

«La ragione per mettere una norma sui vitalizi in Costituzione è di stroncare sul nascere eventuali ricorsi basati sulla teoria dei diritti acquisiti, che doveva servire a proteggere i deboli e viene invece usata quasi solo per tutelare dei privilegi».

 

CALO DEGLI ASSEGNI AGLI EX

Insomma, se passasse la linea Richetti si arriverebbe a un calo delle pensioni degli ex parlamentari di diverse migliaia di euro a seconda delle anzianità e a una diminuzione degli assegni futuri per gli eletti con due o tre legislature, visto che per i nuovi eletti del 2013 il regime dei vitalizi è cambiato. Per ora il governo, certo non smanioso di dar fuoco alle polveri, non si è ancora espresso lasciando l'iniziativa al Parlamento. Ma certo la questione è spinosa.

VIGNETTA BENNY GIULIANO AMATO VITALIZIO VIGNETTA BENNY GIULIANO AMATO VITALIZIO

 

Sul punto sub judice dei diritti acquisiti, Richetti è fiducioso: «Fino ad oggi si è proceduto con modifiche dell' ufficio di presidenza della Camera ed è stato facile per chi ha fatto ricorso avere ragione, ma diverso è quando si procede con legge ordinaria riconoscendo i versamenti dei contributi: la via del ricalcolo ci avvicina alla Costituzione dove si dice che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge».

 

 

Ultimi Dagoreport

matteo salvini daniela santanche giorgia meloni renzi giovanbattista giovambattista fazzolari

DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL PROCESSO OPEN ARMS, TURBA QUOTIDIANAMENTE I SONNI DELLA MELONI CON IL “SOGNO DI TORNARE AL VIMINALE” – PER LA DUCETTA, PERÒ, IL RIMPASTO È INDIGERIBILE: TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI, SPECIE IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO PER DANIELA SANTANCHÈ – E COSÌ, ECCO IL PIANO STUDIATO INSIEME A “SPUGNA” FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO PRIMO GRADO, PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? (C’È UNA GROSSA DIFFERENZA NEL CASO VISIBILIA: NON ERA MAI ACCADUTO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO IN MERITO A VERSAMENTI ALL’INPS…)

angelo bonelli nicola fratoianni giorgia meloni simona agnes

FLASH – LA DISPERATA CACCIA AI VOTI PER ELEGGERE SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI FA UN’ALTRA VITTIMA: AVS! NICOLA FRATOIANNI SI È ADIRATO PER L’ARTICOLO DI “REPUBBLICA” SUL POSSIBILE INCIUCIONE DELL’ALLEATO, ANGELO BONELLI, CON LA DESTRA. E HA MESSO AL MURO IL LEADER VERDE SBIADITO: NON TI PERMETTERE DI FARE UN’INTESA CON IL NEMICO, O SALTA TUTTO – I RAS MELONIANI DELLA RAI CI AVEVANO GIÀ PROVATO CON GIUSEPPE CONTE E IL M5S, MA LA FRONDA INTERNA DI CHIARA APPENDINO SI È MESSA DI TRAVERSO…

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI, IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025...

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...