1. “ANCHE L’ITALIA FORNISCE INFORMAZIONI AI SERVIZI SEGRETI USA”. MA LA RIVELAZIONE DELLA NUOVA “TALPA” WAYNE MADSEN VIENE RIMOSSA DAL SITO DEL “GUARDIAN” 2. L’EX MILITARE DELLA MARINA E DELLA NSA SAREBBE UNA “FONTE NON ATTENDIBILE”, PER AVER DETTO CHE OBAMA È GAY E AVER TEORIZZATO COMPLOTTI PIÙ O MENO CREDIBILI 3. CHE COLLABORINO O NO, I PRINCIPALI PAESI EUROPEI SONO SOTTO CONTROLLO AMERICANO 4. “SPIEGEL”: A FRANCOFORTE, SEDE DI BCE E DELLE PRINCIPALI BANCHE TEDESCHE, LA NSA REGISTRA OGNI GIORNO 20 MILIONI DI COLLEGAMENTI TELEFONICI E 10 MLN DI DATI INTERNET 5. CIMICI E INTERCETTAZIONI NELLE SEDI DIPLOMATICHE EUROPEE DI NEW YORK E WASHINGTON. L’UE CHIEDE SPIEGAZIONI, LA GERMANIA PURE. MA PER MADSEN, “MERKEL FA FINTA DI INDIGNARSI, EPPURE è LO STESSO GOVERNO TEDESCO A FORNIRE DATI AGLI USA”


1. DATAGATE, L'ITALIA COLLABORA CON GLI USA" L'UNIONE EUROPEA SPIATA DA WASHINGTON
Massimo Vincenzi per "la Repubblica"

Edward Snowden è ancora nell'area transiti dell'aeroporto di Mosca: da lì, come più volte promesso e annunciato, distribuisce i documenti sul piano di raccolta dati dell'intelligence americana ed inglese. Questa volta tocca a Der Spiegel e al Guardian scrivere le nuove rivelazioni. Secondo le carte in possesso del settimanale tedesco, gli uomini della Nsa, l'Agenzia per la sicurezza Usa, avrebbero messo sotto controllo e cercato informazioni riservate nelle sedi diplomatiche dell'Unione Europea a New York e a Washington, compresi gli uffici alle Nazioni Unite.

Le carte, definite top secret e datate 2010, indicano l'Europa come "target", ovvero bersaglio, e raccontano di cimici nascoste nei locali e di computer messi sotto controllo: dalle e-mail alle ricerche effettuate sui vari motori, con l'ormai noto sistema di raccolta a strascico. Poi sempre con lo stesso metodo sarebbero state controllate le utenze dei telefoni fissi e mobili in uso ai diplomatici dell'Ue (il giornale non specifica se sono state intercettate o se, come è sempre avvenuto sino ad ora, solo schedate). Ma c'è dell'altro: sono almeno sei i Paesi della Ue, e tra questi anche l'Italia, che collaborano con gli Usa nella raccolta di dati personali in virtù di accordi tra intelligence.

Questa ultima rivelazione arriva dal Guardian, che cita come fonte una nuova "talpa", un ex luogotenente della Marina americana che ha lavorato per la Nsa. Nel mirino degli agenti americani, scrive lo Spiegel anche il palazzo Justus Lipsius a Bruxelles, che ospita il Consiglio Ue e i vertici dei leader europei. Tecnici della security si erano accorti già cinque anni fa che le comunicazioni telefoniche erano disturbate. Linee che cadono, voci gracchianti, insospettiti si sono accorti che c'erano delle interferenze. E che queste, sempre secondo il settimanale tedesco che però non cita fonti dirette, provenivano dal quartier generale della Nato, nella vicina Evere, dove la Nsa ha una base.

Il primo a reagire è il presidente del Parlamento Ue, Martin Schulz: «Se è vero, è un enorme scandalo. Gli Usa devono dare immediate spiegazioni, se confermato tutto questo incrinerebbe gravemente il rapporto con Washington ed avrebbe serie conseguenze su ogni tipo di relazione». Il Consiglio Europeo ha avviato la procedura con i propri servizi di sicurezza per "capire se le notizie riportate sono vere e hanno dei riscontri».

Dopo le prime rivelazioni del Guardian e del Washington Post, esponenti della Commissione Ue avevano espresso preoccupazione e chiesto alla Casa Bianca chiarimenti, che erano arrivati alla vigilia del G8 in Irlanda con la creazione di una commissione bilaterale di esperti per scambiarsi tutte le notizie sulla vicenda nel nome della trasparenza. E, prima delle ultime rivelazioni, appariva tranquilla Susan Rice appena nominata Consigliere nazionale per la sicurezza: «La vicenda non ha indebolito Obama e tanto meno la politica estera americana».

Edward Snowden rimane a Mosca. Ieri si è mosso il vicepresidente Usa, Joe Biden che ha telefonato al presidente dell'Ecuador Rafael Correa. Chiaro il concetto espresso dal numero due della Casa Bianca: «Chiediamo educatamente di respingere la richiesta di asilo». E Quito sembra dare qualche colpo di freno dopo l'entusiasmo iniziale.

Da mesi Julian Assange, il leader di WikiLeaks, è ospite nell'ambasciata di Londra e questo complica i già non brillanti rapporti tra i due paesi. Da qui la prudenza di Correa, che però tiene a precisare: «Rispettiamo la volontà degli Stati Uniti, ma siamo uno Stato sovrano e decideremo in autonomia dopo aver raccolto tutti gli elementi necessari».

Rimane la decisione di sanzionare il console della sede londinese che ha emesso il salvacondotto a favore dell'ex agente della Nsa perché «non c'era l'autorizzazione di Quito e quindi non è valido». Poi però Correa aggiunge: «Rimane il fatto che quello rivelato da Snowden è il più grande caso di spionaggio della storia». La partita è ancora aperta e si gioca sul filo sottile della diplomazia e dei nervi tesi.


2. USA, SPUNTA UN'ALTRA GOLA PROFONDA - "ANCHE L'ITALIA FORNIVA DATI ALLA NSA"
Maurizio Molinari per "La Stampa"

Il Datagate ha una seconda gola profonda. Si chiama Wayne Madsen è un ex ufficiale della Us Navy che dal 1985 ha lavorato per la "National Security Agency" e in una lunga intervista a Simon Davies sul sito Internet "Privacy Surgeon" descrive i dettagli della cooperazione di intelligence fra Stati Uniti e 7 Paesi alleati, Italia inclusa. Le sue dichiarazioni compaiono in singolare coincidenza con le rivelazioni di "Der Spiegel", attribuite all'ex analista della Nsa Edward Snowden, sullo spionaggio americano ai danni dell'Unione Europea.

Madsen anzitutto chiama in causa la cancelliera tedesca Angela Merkel accusandola di "comportarsi come l'ispettore Reynaud nel film Casablanca" perchè "si mostra sorpresa per lo spionaggio elettronico mentre la Germania ne è non solo al corrente ma coinvolta". Per Madsen la prima prova in merito viene dal "rapporto del Parlamento Europeo del 2000" sul sistema Echelon dove si parlava delle "autorizzazioni a dare informazioni agli Stati Uniti" da parte di "Germania e Gran Bretagna".

"Quel rapporto testimoniava che il sistema di intercettazione denominato Echelon era amministrato da varie nazioni inclusa la Gran Bretagna, membro dell'Ue, in cooperazione con la Germania" ma mentre Londra dopo le recenti rivelazioni del "Guardian" sullo spionaggio delle delegazioni al summit del G20 del 2009 "ha reagito", Berlino continua a "guardare da un'altra parte". Come se non avesse mai saputo nulla. Sono rivelazioni destinate a mettere in difficoltà la cancelliera Merkel, impegnata nell'ultima fase della campagna per le elezioni politiche in Germania.

Ma è solo l'inizio perché Madsen se la prende anche con il governo di Helsinki che "ha denunciato la raccolta di informazioni da parte della Nsa nonostante esistano le prove che consente ogni giorno proprio alla Nsa di accedere alle sue informazioni attraverso una stazione fuori Helsinki".

Madsen afferma che "i sistemi di intelligence americano e britannico sono praticamente inseparabili" ma accusa la Nsa di "essere diventata più segreta e potente negli ultimi anni" soprattutto a seguito dell'opera "dell'ex capo della Nsa e della Cia, generale Michael Hayden". In particolare Madsen afferma che "sette nazioni dell'Unione Europea" sono impegnate nella raccolta di informazioni che vengono poi date agli Stati Uniti.

Si tratta di "Gran Bretagna, Danimarca, Paesi Bassi, Francia, Germania, Spagna e Italia" che "in base agli accordi con la Nsa hanno uno status particolare, sono legate contrattualmente agli Stati Uniti". Si tratta di "accordi internazionali che rimangono segreti e vengono catalogati sulla base del livello di fiducia del partner". In base a tale classificazione gli Stati Uniti sono l'unica nazione di primo livello", "Gran Bretagna, Canada, Australia e Nuova Zelanda" sono partner di "secondo livello" mentre gli altri Paesi europei appartengono a "terzo e quarto livello".

Madsen aggiunge inoltre dettagli specifici sull'opera di spionaggio. "Spagna e Germania hanno un accordo con Nsa americana e GCHQ britannico per cooperare nella stazione di Bude, in Cornovaglia, al progetto "Tempora" che comporta spiare il cavo TAT14 che collega la Danimarca con Germania, Olanda, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti".

Inoltre "i danesi hanno un posto di ascolto della Nsa a Aflandshage, fuori Copenhagen, e i finlandesi fanno lo stesso nella stazione di Santahamina fuori Helsinki e anche gli svedesi di "Fra" mandano segnali di intelligence alla Nsa, sin dalla Guerra Fredda". Riguardo a Berlino e Madrid "la Bnd tedesca e il Cesid spagnolo gestiscono assieme una stazione di ascolto sottomarina a Conil nell'"Operazione Delikatesse" che consente di intercettare le comunicazioni fra la Spagna, le Canarie e l'Africa".

Si tratta di un'operazione che "fino al 1992 fu condotta dai tedeschi, poi la diedero agli spagnol ma personale della Germania rimane in loco". Riguardo alla Turchia, l'ex ufficiale della Nsa afferma che "l'intelligence americana gestiva la stazione di Sinop sul Mar Nero ma l'ha trasferita al servizio turco MIT".

"Molte di queste informazioni non sono affatto segrete - sottolinea Madsen - perché se ne parlò sin dai tempi del rapporto di Echelon, pur senza specifcare il ruolo della Nsa" ma a suo avviso "il problema nasce quando i governi decidono di tenere i cittadini all'oscuro delle loto attività".

E nel finale dell'intervista arriva il siluro nei confronti del generale Keith Axelander, attuale capo della Nsa: "Molti accusano Snowden di non avere l'autorizzazione a divulgare simili informazioni ma quale autorità ha il generale Alexander di divulgare informazioni sulla sorveglianza elettronica della Nsa durante ben cinque incontri della Conferenza Bilderberg, due avvenuti in Virginia ed uno ciascuno in Grecia, Spagna e Svizzera?".

3. NSAGATE: GUARDIAN RITIRA ARTICOLO SU DATI DA ITALIA E PAESI UE
(AGI) - Il sito del Guardian ha ritirato l'articolo contenente le presunte rivelazioni di una seconda talpa della Nsa che accusava l'Italia e altri sei Paesi Ue di avere accordi segreti con Washington per fornire dati personali alla National Security Agency americana. L'articolo e' stato ritirato "in attesa dei risultati di un'indagine", viene spiegato. Secondo il sito di un concorrente del quotidiano inglese, il Telegraph, la fonte, Wayne Madsen, sarebbe risultata essere poco credibile e gia' in passato avrebbe fatto false rivelazioni come quella su una presunta omosessualita' di Barack Obama.

4. DATAGATE: SPIEGEL, IN MIRINO USA FRANCOFORTE, SEDE DELLA BCE
(ANSA) - Secondo quanto rivelato ancora dallo Spiegel, la Germania sarebbe stata spiata dai servizi Usa come nessun altro Paese nell'Unione europea, circa dieci volte di piu' della Francia. A passare sotto la lente d'ingrandimento dell'agenzia per la sicurezza Nsa non solo telefonate e mail, ma anche chat e sms. Sotto particolare osservazione era stata posta la citta' di Francoforte, sede della Bce, di Bundesbank e dei piu' grandi istituti di credito tedeschi.

Stando alle statistiche che ha potuto controllare il settimanale di Amburgo, l'Nsa avrebbe mediamente controllato ogni giorno circa 20 milioni di collegamenti telefonici e 10 milioni di dati internet. In giornate particolarmente 'calde', come il 7 gennaio del 2013, solo le intercettazioni telefoniche sarebbero state circa 60 milioni. A Fort Meade, quartier generale della Nsa, venivano conservati i metadati relativi alle comunicazioni telematiche e telefoniche, cioe' quando e quali utenze sono entrate in contatto diretto.

Secondo un documento riservato dell'Nsa visionato dallo Spiegel, la Germania e' considerata un partner ''di terza classe'': cio' significa che il Paese e' ritenuto un alleato, ma che l'agenzia si riserva la possibilita' di procedere con operazioni di spionaggio. Esclusi dalle attivita' di spionaggio sarebbero invece stati i partner di seconda classe, tra cui il Canada, l'Australia, la Gran Bretagna e la Nuova Zelanda. ''Possiamo intercettare le comunicazioni della maggior parte dei partner stranieri di terza classe. E lo facciamo anche'', si legge in un documento dei servizi in possesso dello Spiegel.

5. NSAGATE: "EUROPA SPIATA", UE INDAGA E BERLINO ESIGE SPIEGAZIONI
(AGI) - Crescono i malumori in Europa dopo le rivelazioni dello "Spiegel" secondo cui il programma di sorveglianza della National Security Agency americana riguardava anche molti Paesi europei e persino istituzioni e rappresentanze dell'Ue. Dopo il presidente dell'Europarlamento, Martin Schulz, che ha chiesto agli Usa "un chiarimento completo" e ha avvertito che il caso potrebbe avere "un impatto grave sui rapporti" bilaterali, la Commissione europea ha fatto sapere attraverso un portavoce che sta procedendo "alle necessarie indagini e verifiche".

La Germania, da parte sua, con il ministro della Giustizia Sabine Leutheusser-Schnarrenberger, ha affermato che Washington "deve fornire spiegazioni immediate e approfondite se le notizie di stampa su un uso del tutto sproporzionato delle intercettazioni nell'Ue siano attendibili o meno". "Supera ogni immaginazione", ha sottolineato l'esponente liberale, "pensare che i nostri amici degli Usa guardino agli europei nel modo in cui si guardava ai nemici durante la Guerra fredda". Secondo quanto riferito dallo Spiegel, la Nsa acquisisce in media ogni mese i dati di 500 milioni di comunicazioni soltanto in Germania, tra mail, contatti su Internet, sms e conversazioni telefoniche.

Ovviamente Mosca non si e' fatta sfuggire l'occasione per attaccare Washington: "E' un altro colpo all'immagine democratica degli Stati Uniti", ha commentato Alexei Pushkov, presidente della Commissione Esteri della Duma. Citando nuovi documenti a cui avrebbe avuto accesso la talpa dell'Nsagate, Edward Snowden, il settimanale tedesco ha scritto che gli 007 statunitensi spiavano mail e telefonate dei diplomatici dell'Ue a Washington e a New York, e a Bruxelles avrebbero anche intercettato i computer e i telefoni di esponenti europei, forse anche quelli dei leader.

Nel documento top secret della Nsa, l'Europa verrebbe definita un "target", un obiettivo. Tra le rivelazioni c'e' anche quella che nel 2008 i responsabili della sicurezza Ue si accorsero che le comunicazioni dello Justus Lipsius, il palazzo del Consiglio Ue, venivano intercettate e che a controllarle era un'area schermata controllata dalla Nsa all'interno del quartier generale della Nato, vicino a Bruxelles.

 

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