MARIA GIOVANNA MAGLIE - A HOLLYWOOD NON STANNO BENE: LA NUOVA CROCIATA DELLE ATTRICI #METOO CONTRO LE PRINCIPESSE DISNEY, MENTRE LA ABC TRACOLLA SENZA LA TRUMPIANA ROSEANNE. LA PIÙ AMATA DAI LIBERAL, ELIZABETH WARREN, SEMPRE PIÙ SBERTUCCIATA PER IL SUO AUTO-PROCLAMARSI PELLEROSSA, COME QUELLA RACHEL DOLEZAL CHE FINSE DI ESSERE NERA INCASSANDO UNA CARRIERA ACCADEMICA IN 'STUDI AFRICANI'
Maria Giovanna Maglie per Dagospia
A Hollywood non stanno bene. Biancaneve? Praticamente stuprata, dice Kristen Bell, perché il principe per svegliarla l’ha baciata senza il suo consenso. Dormiva? Dettaglio ininfluente. Per tacere del terribile esempio di Cenerentola, denunciato da Keira Knightley, una che aspetta che il maschio ricco e potente la venga a salvare dagli stenti . Da oggi in poi sguattere e zitte, nessuna aspettativa, vuoi mettere quanto è più dignitoso per una donna!
Intanto Rosie o'Donnell, che una volta faceva l'attrice e l'intrattenitrice comica, e faceva pure ridere, rilascia interviste nelle quali invita l'esercito americano ad andare a tirar fuori dalla Casa Bianca il presidente, che dell'esercito è comandante in capo, arrestarlo, costringerlo alle dimissioni. Praticamente un golpe alla sudamericana, quelli contro i quali i democratici come la O'Donnell andavano in piazza gridando “fascisti”, ma stai a guarda’ il capello, ora è diverso.
Ma che alla gente non gliene frega niente, tanto è vero che la serie famosa “ Pappa e Ciccia”, epurata dalla sua protagonista Roseanne Barr, colpevole di una frase ritenuta razzista su Twitter, quindi nell'esercizio della sua vita privata, ma soprattutto colpevole di essere una fan di Donald Trump, ha dimezzato gli ascolti perché la gente la guardava per la scorrettezza politica e la simpatia comica della protagonista? Alla ABC replicano dolenti che dal punto di vista degli ascolti è stata una catastrofe, ma che il politically correct non si tocca.
No, decisamente a Hollywood non stanno bene, ma anche a Washington hanno bisogno di andare da uno bravo, visto che la front runner al momento delle elezioni presidenziali del 2020 per il Partito Democratico, ovvero Elizabeth Warren, senatore del Massachusetts molto progressista, beccata proprio a dire bugie clamorose sulla sua discendenza nativo americana, cherokee, fa finta di niente e assieme a lei fanno finta i principali network TV e giornali americani.
È che la signora ha basato buona parte del suo successo e della sua carriera anche prima della politica su questa presunta discendenza, con tanto di libro di ricette indiane, un ingresso ad Harvard agevolato perché appartenente a una minoranza, il racconto in tv del matrimonio contrastato tra suo padre e sua madre perché lei era pellerossa, ed ora che per colpa di un test del DNA che lei stessa incautamente si è commissionata, viene fuori che si tratta di una percentuale di sangue Cherokee così remota ma così remota che ognuno di noi potrebbe essere definito di discendenza nativo americana o di discendenza nera .
Però il personaggio è stato costruito, e a quella costruzione si stanno tutti attaccando con le unghie e con i denti. Anche perché bisognerebbe dare ragione a Donald Trump, che ci aveva scommesso sopra un milione di dollari a chi la chiamava Pocahontas.
E bisognerebbe trattarla come è stata a suo tempo trattata, con tanto di incriminazione per frode, l'attivista dei diritti civili dei neri, Rachel Dolezal, una che per tutta la vita ha finto di essere nera essendo bianchissima, e si travestiva con treccine ricciolute e abbronzante spray su tutto il corpo, e aveva anche scalato la NAACP, la più potente organizzazione dei Neri americani.
Per la verità anche la signora ha trovato dei difensori, cito per esempio un editoriale dell'inglese Guardian nel quale si sostiene che se uno si sente nero e’ nero, e basta con i vecchi schemi tanto per il genere quanto per la razza. D'altro canto, il sindaco di New York, Bill De Blasio non ha forse autorizzato che due genitori possano andare all'anagrafe e denunciare il neonato come X, ovvero ne’ maschio ne’ femmina ?
Non vengono regolarmente pubblicati per esempio sul New York Times pensosi editoriali di professori e professoresse molto progressisti delle Università della East Coast, spesso bianchi, nei quali editoriali si teorizza che essere bianco implichi in sé colpevolezza, vuoi perché sei figlio di schiavisti vuoi perché hai votato Trump, vuoi perché ti accoppi con bianchi e generi altri bianchi?
Pensate di avere bisogno di una vacanza? Avete tutte le ragioni di pensarlo, perché non c'è peggior veleno del politically correct, al quale forse l'unico antidoto, o tentativo di, è proprio l'elezione a presidente degli Stati Uniti di Donald Trump. Forse.
Intanto un po' di cronaca, che è surreale.
Cominciamo con Kristen Bell e la sua teoria sulle principesse di Walt Disney nell'epoca del #metoo. L'attrice ha due bambini di 5 3 anni rispettivamente e ha detto alla rivista Parents, genitori, di aver con molta serietà spiegato ai suoi figli che quella del bacio di Biancaneve e’ una scena negativa. Non si bacia qualcuno senza il suo permesso, non si bacia qualcuno che sta dormendo. Inoltre Biancaneve è una sventata perché non si prende niente dagli sconosciuti, non si accetta una mela senza sapere da dove viene chi la sta portando.
rachel dolezal vorrebbe la pelle nera
Ma è una favola, no? Non per la Bell, grande educatrice. Intervistata da Ellen DeGeneres, una che nel politically correct ci sguazza, un'altra attrice, Keira Knightley spiega che ha vietato alla sua bambina di 3 anni di vedere Cenerentola e la Sirenetta. La prima perché stata aspettare il riccone che la salva invece di salvarsi da sola, l'altra perché il rinuncia alla sua voce per amore di un uomo. Vietato, capito? Vietare a loro di fare figli o una volta fatti, toglierglieli, no, eh?
Le brillanti signore di cui sopra sono tutte fan di Elizabeth Warren, Considerata la nuova Hillary Clinton ma molto più coinvolta nella battaglia per i diritti civili e sociali e molto meno corrotta, il che è vero. Corrotta no, bugiarda si’, Tanto è vero che la Nazione Cherokee pretende delle scuse.
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