‘SILVIO PELVICO’ E’ PRONTO A SCRIVERE LE SUE PRIGIONI - MILANO ACCELERA SULL’INTERDIZIONE, IL BANANA NON HA SCAMPO

Paolo Colonnello per "La Stampa"

Mentre a Roma si discute sulla decadenza dal seggio senatoriale di Silvio Berlusconi, la macchina della giustizia milanese si è rimessa in moto e ieri la corte d'appello ha fissato al 19 ottobre la data in cui si svolgerà l'udienza per stabilire la congruità della pena accessoria sull'interdizione dai pubblici uffici del Cavaliere.

La Cassazione infatti, nella sentenza definitiva del primo agosto scorso, in cui il leader del Pdl è stato condannato a 4 anni di reclusione per frode fiscale, aveva annullato la parte relativa alla pena accessoria stabilendo che il calcolo venisse rifatto e non dovesse superare i 3 anni invece dei 5 decisi dai giudici di secondo grado.

Nella causa del 19 ottobre la pubblica accusa verrà rappresentata dal vice procuratore generale Laura Bertolè Viale, le cui richieste potrebbero variare da un minimo di 12 mesi a un massimo di tre anni. Ma è facile prevedere che, agganciando il calcolo alla condanna penale ormai definitiva, verrà proposto il massimo consentito dalla Cassazione, ovvero 3 anni.

Le conseguenze per Berlusconi, non sarebbero immediate perché anche in questo caso, la sentenza dovrebbe poi essere vagliata di nuovo dalla Cassazione e potrebbero volerci alcuni mesi. Una volta diventata definitiva, la condanna alle pene accessorie comporterebbe comunque la decadenza dal seggio senatoriale e soprattutto l'impossibilità per Berlusconi di essere eletto almeno per tutto il periodo stabilito dall'interdizione.

Ma è già cominciato un altro conto alla rovescia per il Cavaliere e riguarda il processo d'appello Ruby. Qui Berlusconi è stato condannato a 7 anni di reclusione in primo grado e all'interdizione perpetua nonché legale. Ed è chiaro che la condizione di pregiudicato in cui ormai si trova impedirà qualsiasi attenuante.

Tra settembre e ottobre inoltre dovrebbero arrivare anche le motivazioni della sentenza con la relativa trasmissione degli atti in procura per le false testimonianze rese durante il dibattimento che potrebbero far scattare una nuova inchiesta nei confronti di Berlusconi per corruzione in atti giudiziari.

Unica, magra, consolazione è la prescrizione, scattata nel luglio scorso, del processo per la vicenda dei nastri Unipol, un cui Berlusconi era stato condannato a un anno di reclusione senza condizionale. Il futuro giudiziario del Cavaliere insomma, si sta di nuovo offuscando e potrebbe diventare presto tempesta.

 

Silvio berlu berlusconi corna CASSAZIONE as x berlu in tribunale SILVIO BERLUSCONI IN TRIBUNALE A MILANO

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