galli azzolina

E' OPPORTUNO RIAPRIRE ORA LE SCUOLE? IL MINISTRO AZZOLINA SPINGE PER UNA RIAPERTURA GRADUALE A PARTIRE DAL 9 DICEMBRE - LE DÀ MAN FORTE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SUPERIORE DI SANITÀ, FRANCO LOCATELLI: “LA SCUOLA CONTRIBUISCE IN MANIERA MARGINALE ALLA CURVA DEI CONTAGI” - CONTRARIO L’INFETTIVOLOGO GALLI: “SONO SEMPRE STATO SCETTICO SULLA GARANZIA ASSOLUTA PAVENTATA DA ALCUNI ALL'INTERNO DELLE SCUOLE PERCHÉ…”

1 - LA SFIDA PER TORNARE A SCUOLA C'È LA DATA DEL 9 DICEMBRE

Estratto dell’articolo di Francesca Angeli per “il Giornale”

 

LUCIA AZZOLINA

Scuole aperte prima di Natale? Sì. Tutti d' accordo con l' auspicio lanciato dal premier Giuseppe Conte. Ma come? A rotazione? Oppure una volta a settimana? E ancora solo per un giorno, ad orario ridotto o soltanto nelle aree dove il virus circola meno? Insomma la volontà di aprire c'è ma le condizioni richieste per tornare in aula variano e il timore è che si riparta con il rischio di dover richiudere subito dopo se si registrasse un' impennata dei contagi.

 

La data cruciale è quella della scadenza del Dpcm il 3 dicembre. La prima data utile non sarebbe il venerdì 4 ma semmai il 9 dicembre visto che c'è la domenica e l'8 è un festivo. Dal 9 al 23 ci sono due settimane nel quale si potrebbero riportare anche i ragazzi delle superiori in classe. Ma una riapertura generalizzata a pieno ritmo è impensabile.

 

FRANCO LOCATELLI

Oggi il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, ha convocato i sindaci delle città metropolitane: Roma, Torino, Milano, Venezia Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria e Palermo. È qui, in queste città dove c'è una concentrazione di popolazione (oltre 21 milioni di abitanti, un terzo di tutti gli italiani) che si deve trovare una soluzione su trasporti pubblici e gestione dei tracciamenti che sia in grado di sostenere il ritorno dei ragazzi in classe in massa.

 

Ai sindaci la Azzolina chiederà di «fare squadra» con l' obiettivo di riaprire le scuole il prima possibile perchè, ragiona il ministro, non si può far ripartire lo shopping lasciando chiuse le scuole. La circolazione del virus non si alimenta nelle scuole che però pagano la disorganizzazione che c' è all' esterno. La scuola, ha confermato ieri anche il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, contribuisce «in maniera assolutamente marginale alla curva dei contagi di Sars-Covid2».

FOTO DI UN BIMBO DAVANTI ALLA SCUOLA CHIUSA

 

La Ministra ha comunque sempre parlato di «rientro graduale». È quindi ipotizzabile che […] le decisioni riguardino singole zone con un indice di contagio sotto controllo, escludendo quelle più a rischio. Si può immaginare un rientro parziale, alternando percentuali più o meno alte di didattica a distanza alle attività in presenza. Oggi ritornano in classe i bimbi fino a 6 anni, materna e prima elementare, in Campania dopo uno screening che ha rilevato la presenza del coronavirus soltanto nello 0,33 per cento dei piccoli.

 

2 - MASSIMO GALLI: «ASSEMBRAMENTI E TRASPORTI, RIPORTARE GLI ALUNNI IN AULA SAREBBE UN VERO BOOMERANG»

Francesco Malfetano per “il Messaggero”

 

come ripartono le scuole nell era del coronavirus 3

«Abbiamo clamorosamente toppato il contenimento dell' infezione dopo il grande lockdown dei mesi scorsi. Mi rendo conto delle diverse esigenze che possono esserci e anche che quella della scuola è importantissima ma il riaprire troppo presto per richiudere sarebbe uno smacco ancora peggiore, anche perché sarebbe costato qualcosa nel mezzo».

 

Per Massimo Galli, primario dell' ospedale Sacco di Milano e professore di malattie infettive all' università Statale, l' intenzione manifestata dal premier Giuseppe Conte di provare a riaprire le scuole prima di Natale, rischia di essere un boomerang.

«Al di là della buona volontà messa in campo da tutti coloro che ci hanno lavorato» aggiunge, «ora non possiamo certo dire che ci siano garanzie sufficienti» perché gli studenti italiani tornino al proprio banco.

 

MASSIMO GALLI

Professore, come valuta l'idea del governo di riportare in presenza tutte le lezioni già prima delle feste? A livello sanitario possiamo permettercelo? Per lei avrebbe senso?

«La risposta in questo momento è no. Non ha senso fino a quando non si è in condizione di garantire una serie di componenti che concorrono al contagio che ora non sono garantite, o quantomeno di migliorarle in maniera significativa. Altrimenti finisce sempre che si ricade in quella situazione già abbondantemente segnalata nei mesi scorsi e presente in letterature medica».

 

Parla delle scuole come veicolo di contagio?

«Nel caso delle riaperture scolastiche la rivista scientifica The Lancet Infectious Disease ha misurato, con dati verificati in 181 paesi diversi, un incremento dell' indice rt del 14% nelle prime due settimane di lezione e del 24% se queste vanno avanti per 4 settimane. È evidente che non si tratta di un fenomeno che possa essere considerato indifferente per il suo impatto. Al di là della buona volontà da parte di tutti quindi, bisogna dire, anche con dolore, che vanno pesate le varie componenti di un intervento di questo tipo».

scuola

 

Per cui bisogna prima pensare a come portare gli studenti in aula? Intervenire sui trasporti e poi, nel caso, riaprire?

«Vede io sono sempre stato scettico sulla garanzia assoluta paventata da alcuni all' interno delle scuole. Ma questo è un mio atteggiamento personale che deriva dalla consapevolezza che le barriere architettoniche, come le aule troppo piccole, sono quelle che sono e che la pretesa di tenere con la mascherina o in isolamento una intera classe mi pare eccessiva. E lo diventa sempre di più man mano che scendiamo con l' età presa in considerazione. Poi certo ci sono anche i trasporti».

 

Autobus e metro piene, oltre alla ressa sulle banchine sono pericolose.

«Sono un fattore. Per questo credo che ancora prima di iniziare a valutare le riaperture si debba anche parlare di tutto quello che c' è prima e dopo la scuola. Trasporti e assembramenti davanti agli ingressi hanno inevitabilmente un ruolo nel contagio».

 

scuola

Invece sul Natale? I dati stanno iniziando a dare segnali incoraggianti.

«Stiamo andando nettamente meglio dal punto di vista della diffusione dell' infezione. Ma è un po' come parlare di un rubinetto. Se lo chiudo, il flusso si riduce, se però lo riapro bisogna aspettarsi che il flusso aumenti. E purtroppo tra le componenti di questo flusso, piaccia o non piaccia, c' è anche la scuola e ci sono anche le feste».

 

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...