A CIASCUNO LA SUA FUGHE DI NOTIZIE – NON SOLO UN’INDAGINE SULLO SCOOP DI “PANORAMA”, LA PROCURA DI NAPOLI APRE UN FASCICOLO ANCHE SULLA TELEFONATA TRA LAVITOLA E BERLUSCONI PUBBLICATA DALL’ESPRESSO (“CHE FACCIO?”, “RESTA DOVE SEI”) – CI SARA’ WOODCOCK MARTEDI’ A PALAZZO CHIGI? - DISPERATO IL PAPA CARCERATO MINACCIA “GESTI INCONSULTI”…

1. Ansa - Un fascicolo è stato aperto dai pm di Napoli per fare luce sulla pubblicazione da parte del settimanale "L'Espresso" della telefonata tra Berlusconi e Lavitola in cui il premier, secondo quanto riportato dal periodico, avrebbe suggerito al direttore dell'Avanti! di non fare rientro in Italia. L'inchiesta è condotta dai magistrati che indagano sul presunto ricatto a Berlusconi. Un'analoga inchiesta per fuga di notizie è stata aperta nelle scorse settimane in seguito alle anticipazioni fatte dal settimanale "Panorama" sull'indagine a carico di Tarantini e Lavitola.

2. Il Velino - Il nodo centrale resta sempre quello dei soldi: perché quei versamenti fatti da Silvio Berlusconi a Giampaolo Tarantini? A questa domanda il presidente del Consiglio dovrà rispondere martedì nei suoi uffici di Palazzo Chigi di fronte ai pubblici ministeri di Napoli guidati dal procuratore capo Giandomenico Lepore e dall'aggiunto Franco Greco. Non è ancora chiaro chi dei tre sostituti Vincenzo Piscitelli, Francesco Curcio ed Henry John Woodock parteciperà alla trasferta nella capitale. Ci sono questioni interne all'ufficio che si stanno valutando.

Secondo indiscrezioni del Velino, si vogliono evitare clamori mediatici e "personalismi": un'ipotesi che farebbe presagire la possibilità che non varcherà il portone di Palazzo Chigi il pm di Vallettopoli e delle inchieste sui Vip.

Woodcock a Palazzo Chigi è una notizia nella notizia. Già la presenza dei magistrati nella sede di Governo per ascoltare il capo dell'esecutivo come teste in un'indagine che lo vede vittima, di per sè "è una notizia". Aggiungere ulteriori "attenzioni" mediatiche non gioverebbe, forse, neanche al diretto interessato.

Per ora si continua ad analizzare la situazione, la scelta sarà formalizzata lunedì nel primo pomeriggio. Venendo all'inchiesta vera e propria la procura di Napoli si chiude nel massimo riserbo.

Troppe fino ad ora le fughe di notizie. L'ultima riguarda la pubblicazione dei verbali dell'interrogatorio di garanzia in carcere di Tarantini datato 3 settembre. Gli atti del secondo faccia a faccia tra l'imprenditore barese e i pm, giovedì a Poggioreale, sono stati secretati. Ma la vera fuga di notizie su cui si concentra l'attenzione dei magistrati è quella di fine agosto.

L'anticipazione di stampa che "avrebbe potuto coincidere con la permanenza all'estero di Valter Lavitola, su cui pende ancora l'esecutività dell'arresto". L'inchiesta interna della Procura partenopea sulla talpa è tutt'altro che arenata.

La falla nel segreto istruttorio ha pregiudicato parte dell'inchiesta e qualcuno ne dovrà rispondere. Anche su questo il premier dovrà dire la sua. Dall'esito dell'incontro di martedì dipende l'iter di buona parte dell'inchiesta: successivamente le posizioni giudiziarie delle persone coinvolte potrebbe cambiare e non di poco.

3. Ansa - "I Pm mi hanno fatto sapere che posso farmi anche tutta la custodia cautelare in carcere se non confesso. Dovrei stare qui sei mesi, che potrebbero diventare un anno se faranno la richiesta di rinvio a giudizio. Ma io non posso e non potrò mai confessare cose false sotto estorsione, anche se ne va della mia libertà e della mia salute". E' un passaggio della lettera che Alfonso Papa, il deputato rinchiuso nel carcere di Poggioreale a Napoli, ha scritto al collega del Pdl Renato Farina.

Le quattro facciate manoscritte, datate "Napoli - Poggioreale, 4 settembre 2011" sono state ricevute oggi a Montecitorio da Farina, che è recentemente andato visitare in carcere Papa. "Solo la mia fede - scrive ancora Papa - mi impedisce di compiere gesti inconsulti".

 

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