pnrr recovery giorgia meloni raffaele fitto

E ORA SI FANNO I CONTI - OGGI ARRIVANO A ROMA I TECNICI DELL’UNIONE EUROPEA PER UNA VALUTAZIONE DEL PNRR: INIZIERA’ UNA SERRATA TRATTATIVA CON L’EUROPA SULLA REVISIONE DEL PIANO CHE VA FATTA ENTRO AGOSTO - SI DOVRA’ ANCHE DISCUTERE DEI PROGETTI CHE NON POTRANNO ESSERE CONCLUSI A GIUGNO 2026 (E CHE DOVREBBERO ESSERE SPOSTATI SU STRUMENTI SENZA QUELLE SCADENZE) E DI QUELLI CHE NON RIENTRANO NELLE CARATTERISTICHE DEL PIANO COME GLI STADI DI FIRENZE E VENEZIA - IL PIATTO PIANGE: L’ITALIA È ANCORA IN ATTESA DELLA TERZA RATA DEL PIANO (21,8 MILIARDI DI EURO)

Estratto dell’articolo di Andrea Marini per https://www.ilsole24ore.com

 

giorgia meloni raffaele fitto 2 giugno 2023

Una visita «di routine» e «programmata da tempo». L’arrivo dei tecnici della Ue a Roma per il Pnrr, a partire da oggi lunedì 12 giugno, è definita così dal ministro Raffaele Fitto e dalla portavoce della Commissione europea che si occupa dei Pnrr nazionali, Nuyts Weerle. È evidente lo sforzo di Bruxelles e del nostro governo a non alimentare uno scontro mentre Roma è in attesa della terza rata del piano (21,8 miliardi di euro) e si avvicina la scadenza di fine agosto per la sua modifica che l’esecutivo Meloni ha annunciato di voler presentare integrando il RePowerUe.

 

L’ultima occasione

raffaele fitto giorgia meloni

Revisione che il ministro ha definito «l’ultima occasione per mettere ordine». […] Fitto si è detto «ottimista» sull’arrivo della rata. Sull’arrivo dei tecnici della Ue ha appunto ricondotto tutto a visite che si svolgono e si sono già svolte «ogni sei mesi» e in «tutti i paesi» negando appunto ci sia un “caso Italia”.

 

[…] Probabile […] che i tecnici Ue vogliano vederci chiaro e chiedere garanzie sull’attuazione del Pnrr italiano, e verificare qual è la situazione dei controlli, dopo la polemica dei giorni scorsi sul ruolo della Corte dei conti. Il tutto prima di passare al livello successivo: intavolare ogni trattativa sulla revisione del Piano.

 

fitto meloni

[…] Rimodulazioni comunque sono in corso. Sia per i progetti che non potranno essere portati a termine per giugno 2026 (e che dovrebbero essere spostati su strumenti senza quelle scadenze) sia per quelli che non rientrano nelle caratteristiche del piano come gli oramai celebri casi degli stadi di Firenze e Venezia. Un lavoro di coordinamento poi è in itinere fra le risorse Pnrr e quelli dei fondi di sviluppo e coesione e le politiche di coesione.

 

Le Regioni

L’esecutivo ha ribadito la sua linea di fronte alle regioni (fra queste la Campania e Puglia sono state apertamente critiche nei giorni scorsi): nel 2014-2020 sono stati spesi solo il 34% dei fondi Ue, il «sistema non funziona», ribadisce Fitto. E quindi alle Regioni le risorse andranno solo dietro una lista precisa e puntuale di obiettivi e un cronoprogramma. […]

 

 

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