“QUANDO STOLTENBERG ERA PRIMO MINISTRO DELLA NORVEGIA, ABBIAMO PARLATO. A QUEL TEMPO NON SOFFRIVA DI DEMENZA” - PUTIN INSULTA IL SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO CHE HA PROPOSTO DI CONSENTIRE ALL’UCRAINA DI USARE LE ARMI OCCIDENTALI PER COLPIRE IL TERRITORIO RUSSO - “MAD VLAD” AVVERTE: “I PAESI EUROPEI PIÙ PICCOLI DEVONO RICORDARE CHE, DI REGOLA, HANNO UN TERRITORIO PICCOLO E UNA POPOLAZIONE MOLTO DENSA. E QUESTO È UN FATTORE CHE DEVONO TENERE A MENTE…” (DELLA SERIE: SE MOSCA USA ARMI NUCLEARI, LI SPAZZIAMO VIA)
Estratto dell’articolo di Rosalba Castelletti per “la Repubblica”
[…] Putin mette in guardia gli alleati di Kiev: consentire all'Ucraina di usare le armi occidentali per colpire il territorio russo avrà «gravi conseguenze». Cerca […] di far abortire la proposta avanzata dal segretario generale della Nato Jens Stoltenberg di revocare le attuali restrizioni. Proposta rilanciata ieri dal rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell e dal leader francese Emmanuel Macron […] ma che incontra le resistenze di Italia e del cancelliere tedesco Olaf Sholz, che ha invitato a continuare a operare «nel quadro del diritto internazionale».
«Quando (Stoltenberg) era primo ministro della Norvegia, abbiamo parlato. A quel tempo, ne sono sicuro, non soffriva di demenza», ha commentato Putin durante la conferenza stampa al termine del suo viaggio a Tashkent, in Uzbekistan.
volodymyr zelensky e jens stoltenberg al vertice nato di vilnius 2
«I rappresentanti dei Paesi Nato, soprattutto in Europa, soprattutto nei Paesi più piccoli, devono essere consapevoli del gioco a cui stanno giocando. Devono ricordare che, di regola, sono Stati con un territorio piccolo e una popolazione molto densa. E questo è un fattore che devono tenere a mente prima di parlare di colpire in profondità il territorio russo. È una cosa seria», ha avvertito il leader del Cremlino nel tentativo di far leva sulle divisioni. «Questa costante escalation può portare a gravi conseguenze. Se queste gravi conseguenze si verificassero in Europa, come si comporteranno gli Stati Uniti, tenendo presente la nostra parità nel campo delle armi strategiche?», ha minacciato accusando l'Occidente di volere «un conflitto globale».
Per Putin si tratterebbe di «escalation» perché, per effettuare attacchi in Russia, i militari ucraini userebbero «dati d'intelligence satellitari» elaborati «da specialisti altamente qualificati», ossia «da coloro che producono e presumibilmente forniscono i sistemi d'attacco all'Ucraina».
Putin ha poi commentato l'altra linea rossa oggetto di dibattito nella Ue: l'invio sul suolo ucraino di istruttori militari. Lunedì Kiev aveva annunciato l'imminente arrivo di istruttori francesi per poi fare marcia indietro e sostenere che erano ancora in corso «trattative con Francia e altri Paesi». Putin ha assicurato che questi istruttori «sono lì», in Ucraina, «sotto le spoglie di mercenari». […]
È poi tornato a mettere in dubbio «la legittimità» del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, rimasto al potere dopo la scadenza del suo mandato il 20 maggio perché la legge marziale in vigore a causa del conflitto non consente di indire elezioni. Secondo Putin, la Costituzione ucraina prevederebbe soltanto l'estensione dei poteri della Rada, il Parlamento, mentre i poteri presidenziali dovrebbero essere trasferiti al presidente del Parlamento. E «se l'Ucraina fosse comandata da persone guidate dagli interessi nazionali e non dagli interessi dei loro padroni in Europa o all'estero — ha concluso — troveremmo una soluzione».
volodymyr zelensky e jens stoltenberg al vertice nato di vilnius VLADIMIR PUTIN