salvini raggi

SALVINI E RAGGI, DUE CUORI E UNA CAPANNA (DA RADERE AL SUOLO) – IL SINDACO DI ROMA VUOLE MANDARE L’ESERCITO NEI CAMPI ROM. IL CAMPING RIVER? “C'ERANO 80 PERSONE CHE AVEVANO UN PATRIMONIO, ALCUNE ANCHE AUTO DI GROSSA CILINDRATA. LE CONDIZIONI IGIENICO SANITARIE ERANO INSOSTENIBILI, I CAMPI SONO GHETTI CHE COSTANO MILIONI DI EURO” – “MI TROVO BENE CON TUTTO IL NUOVO GOVERNO, E CON SALVINI…”

Francesco Borgonovo per “la Verità”

 

matteo salvini e virginia raggi 4

Il polverone sul razzismo che, ormai da settimane, offusca la visuale a tanti politici italiani ha toccato anche Roma, in particolare per la questione rom. I gitani, qualche giorno fa, sono scesi in piazza per manifestare contro la discriminazione, e sui giornali si sono lette tante polemiche (per lo più inutili) a proposito dello sgombero del Camping River.

 

Il tema dei campi, insomma, rimane ancora bollente, ma Virginia Raggi, sindaco di Roma, sembra avere le idee chiare su come affrontarlo.

 

CAMPING RIVER

Nei giorni scorsi lei ha incontrato il ministro Elisabetta Trenta e avete discusso di una idea molto interessante. Ovvero quella di utilizzare i militari per presidiare i campi rom e garantire sicurezza.

«È dal giorno in cui mi sono insediata che chiedo di poter rafforzare i controlli e la sicurezza. È dall' anno scorso che domando di poter applicare anche a Roma il decreto Terra dei fuochi. Il ministro Sergio Costa sta lavorando per estendere questo decreto a tutta l' Italia, e questo è un bene, viene incontro alle richieste che faccio da tempo».

SGOMBERO CAMPING RIVER

 

Dunque la possibilità di utilizzare l' esercito per presidiare i campi rom esiste ed è realistica?

«Penso proprio di sì».

 

Nel frattempo, come amministrazione comunale, che state facendo per i campi?

«Stiamo già facendo tutto quello che possiamo fare come Comune. Abbiamo avviato indagini interne per individuare, ad esempio, i responsabili dei roghi nei campi.

 

matteo salvini e virginia raggi 11

Questi responsabili sono la parte terminale di una filiera malata che comprende anche italiani e di cui i rom sono solo l' ultimo pezzetto. Stando alle indagini della Procura, ci sono imprenditori che affidano ai rom lo smaltimento dei rifiuti.

 

Ed è per questo che servono soluzioni molto serie. Noi abbiamo cominciato a installare telecamere fuori dai campi, abbiamo disposto maggiori presidi di controllo.

 

Purtroppo, però, la polizia locale ha una carenza di organico di circa 3.000 unità. Dunque abbiamo la necessità di avere un supporto da parte di altre forze dell' ordine».

 

Restiamo sulla questione rom. Ci sono state parecchie polemiche, nelle settimane passate, per lo sgombero del Camping River.

sgombero rom camping river 6

«Guardi, la storia del Camping River parte nel giugno del 2017, è molto lunga e articolata. Noi abbiamo cominciato oltre un anno fa a lavorare con le famiglie, per capire chi avesse effettivamente diritto a essere accolto e chi no.

 

Parliamo di un insediamento che ospitava circa 450 persone, dunque una struttura molto grande, su cui è stato fatto un grosso lavoro. Abbiamo fatto un censimento socio sanitario, poi delle verifiche patrimoniali».

 

E che cosa avete scoperto?

VIRGINIA RAGGI SCOSCIATA

«Abbiamo scoperto delle situazioni di totale illiceità. Abbiamo mandato via dal campo circa 80 persone che, dopo le verifiche, sono risultate in possesso di un patrimonio. Alcuni possedevano beni, auto anche di grossa cilindrata».

 

Sono anche circolate le foto, di queste auto. Persino di suv della Porsche.

«Queste persone sono state allontanate, perché non potevano stare lì. Altre, invece, sono state prese in carico dal sistema di accoglienza di Roma Capitale».

sgombero rom camping river 5

 

Insomma, avevate cominciato un percorso efficace. Ma allora da dove sono spuntate le polemiche, le dichiarazioni della Corte europea dei diritti dell' uomo eccetera?

«Alcune delle famiglie rom con cui era stato avviato un dialogo hanno fatto retromarcia. Credo che siano state sobillate da qualcuno.

 

Forse pensavano di poter ottenere un' ulteriore proroga. Ma non potevamo prorogare proprio nulla».

 

E perché?

sgombero rom camping river 5

«Tanto per cominciare sarebbe stato un illecito. Poi le condizioni igienico sanitarie del Camping River non lo permettevano, erano insostenibili. Molte famiglie hanno accettato le nostre proposte. Poi abbiamo reso operativi dei protocolli con altri Paesi, in particolare con la Romania, per rimandare in patria le persone. Molte di loro sono state inserite in percorsi lavorativi nelle città di provenienza».

 

Li avete rimandati a casa

VIRGINIA RAGGI

«Stiamo applicando semplicemente le norme europee che prevedono il superamento dei campi. Sono ghetti che costano milioni di euro: i cittadini spendevano per il sistema dei campi 25 milioni di euro l' anno.

 

Li stiamo superando anche con soluzioni creative, come l' accompagnamento assistito di cui parlavo prima. Le dico una cosa».

 

Prego.

camping river porsche

«L' integrazione si fa con parità di diritti e di doveri. I ragazzini rom non possono crescere nei campi, non possono avere il campo come unico orizzonte.

 

Tutti gli indicatori lo dimostrano. In tutti questi anni non è aumentata la scolarizzazione, per esempio. Restando lì non hanno altre possibilità. Non è integrazione, quella».

 

La politica degli incentivi va avanti? Continuerete a dare fondi ai rom affinché si trovino case in affitto?

virginia raggi 1

«Gli incentivi vanno avanti e sono "una tantum" per un periodo limitato. Io credo che sia prioritaria l' inclusione.

 

 E chi la rifiuta deve assumersene le responsabilità e le conseguenze. I campi rom vanno superati. Costano 25 milioni di euro all' anno. Sa che cosa posso fare io con quei soldi?».

 

Parecchie cose, immagino.

«Con 25 milioni posso aprire asili nido, riparare chilometri di strade o comprare ottanta autobus. Capisce quanti soldi il sistema dei campi ha sottratto alla cittadinanza romana? E per cosa poi? Per non avere alcun miglioramento per queste persone: niente inclusione, niente scolarizzazione».

 

Sulla vicenda del Camping River è intervenuto anche Matteo Salvini, con cui lei si è incontrata il giorno prima dello sgombero.Vi siete trovati sulla stessa linea, a quanto pare.

 

IL CAMPO NOMADI CAMPING RIVER

«Direi di sì. In ogni caso, a Roma abbiamo una visione che è quella dell' Europa. Abbiamo attuato una serie di politiche che in altri Paesi funzionano e non si capisce perché non possano funzionare qui».

 

Quindi si trova bene con Salvini

«Mi trovo bene con tutto il nuovo governo, per la verità».

 

sgombero rom camping river 1

Un governo che, nelle ultime settimane, è stato accusato di essere razzista e xenofobo. Anche per le posizioni sui rom.

«Vogliamo parlare di razzismo? Allora parto da un esempio. I bimbi rom - quelli che vanno a scuola - hanno molte difficoltà. Una di queste sta nel fatto che non vengono invitati alle feste organizzate dai compagni, non vanno a casa dei compagni.

 

E ovviamente i compagni non possono andare a casa loro, nei campi. Questo è il primo esempio di discriminazione, il fatto che questi bimbi non possano vivere come gli altri. Noi vogliamo risolvere situazioni come queste. Dunque il razzismo dove sta?».

 

Beh, si è detto anche che il governo è razzista verso gli immigrati.

«Io credo che ci sia molta strumentalizzazione».

sgombero rom camping river 2

 

Voi come gestite l' immigrazione?

«Noi stiamo lavorando molto con i richiedenti asilo. In aprile abbiamo sottoscritto un protocollo con la prefettura per includere i richiedenti e farli lavorare, se mi passa il termine. Parliamo ovviamente di attività di volontariato, compiti di pubblica utilità, ad esempio la manutenzione del verde. Io credo che l' inclusione parta dal rispetto, delle persone e delle regole.

sgombero rom camping river 3

 

Per anni l' Italia si è concentrata sulle politiche di accoglienza, ma ha dimenticato l' inclusione, che invece è la vera chiave».

 

Insomma, secondo lei questo governo non è razzista.

«Io credo che questo sia il primo governo che è riuscito a imporre a livello europeo una politica di compartecipazione responsabile sul tema immigrazione. Un tema che riguarda tutti, tutta l' Europa, non solo l' Italia. Mi sembra che questo governo abbia fatto passare l' idea di una responsabilità collettiva».

 

Su immigrati e rom ha posizioni molto decise. Non teme che la associno alla ruspa salviniana?

«Io lavoro da un anno con le persone del Camping River. E abbiamo un piano che riguarda altri due campi. Ho seguito sempre la strada dell' inclusione.

 

 In Italia si è sempre parlato di accoglienza a tutti i costi da una parte e di ruspa dall' altra. Io credo che esista una terza via, basata sull' inclusione e sulla fermezza».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?