ROMASPIA - E’ TUTTO UN RIDACCHIARE, TRA LE MALELINGUE FORZISTE, SUI CHILI MESSI SU DALLA CALIPPA - INCREDIBILE! MA SEMBRA CHE LADY ETRURIA STIA PENSANDO A UN LIBRO AUTOCELEBRATIVO. NON SOLO. LA BOSCHI PARE CHE STIA BRIGANDO PER MANTENERE LA SCORTA. A CHE TITOLO? - SI PARLA TANTO DI GAY NEI CINQUESTELLE, MA CHI SARÀ QUELLA PARLAMENTARE DEL BANANA CHE PREFERISCE PASSARE LE ORE LIETE CON BELLE RAGAZZE?
DAGOREPORT
silvio berlusconi francesca pascale
1. E’ tutto un ridacchiare sottovoce, tra le lingue biforcute forziste, sui chili messi su dalla Calippa: “Hai visto quando cammina che didietro enorme ha? Avrà preso dieci chili”, “Ci credo, a furia di passare il tempo da Babington’s con i suoi amichetti e amichette a mangiare pasticcini, con la guardia del corpo che l’aspetta sulla porta”.
2. Chissà se Paolino Del Debbio, che attraversava in lungo e in largo i corridoi del gruppo di Forza Italia alla Camera come se fosse a casa propria, continuerà a farsi vivo da quelle parti. Chiuso per filo-salvinismo il suo programma su Rete4, alcuni pettegoli dicono che se non è in disgrazia, poco ci manca…
3. Come mai Michela Vittoria Brambilla in questi giorni arrivando alla Camera è stata avvistata in Transatlantico indossando occhiali scurissimi stile Blues Brothers? Una uveite per solidarietà col Banana? O cos’altro? Ah, saperlo…
matteo marzotto michela brambilla
4. A chi si riferiva Andrea Orlando, alcuni giorni fa alla Camera, quando all’inizio della galleria dei presidenti, conversando con due amici e colleghi, diceva solennemente che è tempo di metterci sopra una “pietra tombale, sì, proprio una pietra tombale”? Ah, saperlo…
5. Conversazione tra un forzista neoeletto e un pd alla buvette della Camera, tra un tramezzino e un caffè: “Allora, Confalonieri promette a Lorenza Lei un seggio in Parlamento. Arrivano i giorni della chiusura delle liste. Silenzio. Scade il termine per firmare l’accettazione delle candidature e la Lei preoccupata chiama Fidel. Il quale cade dalle nuove e la rassicura, dicendole di aver parlato direttamente con Silvio. ‘Figurati se fa uno scherzo del genere proprio a me’ dice Confalonieri. Ma le liste sono chiuse e la Lei è fuori. Confalonieri chiama Arcore giustamente su di giri: ‘Silvio, ma ti avevo dato il nome della Lei, cosa succede?’. E l’altro non riesce a capire cosa sia accaduto, dicendo di aver dato tutto a Ghedini. Capito come si fanno le liste da noi?”.
6. I maligni che hanno origliato in questi giorni i commenti sul ducetto di Rignano da parte di Gianni Cuperlo, quando quest’ultimo si è riaffacciato alla Camera dopo la tramvata elettorale, dicono che sono “irriferibili”. Cosa avrà detto? Ah, saperlo…
7. Da non crederci, ma sembra che nonostante tutto quello che sta succedendo Lady Etruria stia ancora pensando a un libro autocelebrativo, non si sa se scritto di prima persona o affidato a un biografo lustrastivali. E dire che solo a leggere la presentazione di un libro del 2015. “Una tosta. Chi è, dove arriverà Maria Elena Boschi” ci sarebbe da piegarsi dal ridere: “…in un lampo è diventata la protagonista assoluta della politica italiana. Sorriso luminoso e tempra di ferro, Maria Elena Boschi è la Ministra che ha portato a casa i risultati più importanti del governo presieduto da Matteo Renzi: la nuova legge elettorale (Italicum) e la riforma della Costituzione. Questo libro racconta la storia personale, l'arrivo al potere e la conquista del rispetto di una donna moderna…”. Ma i bene informati dicono che non lo ritenesse sufficientemente autocelebrativo…
8. A proposito di Maria Etruria, un maligno collega di partito eletto anche lui in Toscana sussurra che in uscita dal governo la sottosegretaria stia brigando non poco per mantenere la scorta. A che titolo, come parlamentare semplice? Davvero il Viminale gliela concederà? Ah, saperlo…
9. A proposito di scorte, con un governo Cinquestelle pare siano molti a considerare già perso lo status symbol…
10. Come mai in questi giorni, a dare suggerimenti e consigli ai deputati siciliani, siedeva sui divani della Camera l’inaffondabile Vito Bonsignore?
11. Certo che l’ambasciata americana a Roma deve aver digerito proprio male, molto male l’elezione di Trump. E’ noto che i funzionari e le funzionarie di Via Veneto pendano quasi tutti sul radical chic bertinottiano piuttosto che altro. Ma nei primi mesi dopo l’elezione di Trump sul profilo facebook, dopo aver finito di schiumare di rabbia, pur di non parlare di lui hanno postato per decine di settimane la storia e le curiosità di ciascuno degli Stati che compongono gli Usa. Roba per le elementari.
TRUMP VERSIONE MAIALE SUL NEW YORK MAGAZINE
Ed ora continuano a postare di tutto e di più, dalla ricetta per la carbonara, alla biografia di Gregory Peck, dai concerti di Bob Dylan alle mostre fotografiche. Eppure fino allo scorso anno, per otto anni, era tutto un “Obama ha detto”, “Obama ha fatto”, “Obama ha scritto” e via dicendo. Ora miracolo se si trova una parola sul presidente americano, solo ricette, canzonette e palloncini. E meno male che è il profilo del Dipartimento di Stato. Ma sembra che un deputato leghista stia cercando di parlarne all’ambasciatore e di scrivere a Washington per protestare…
12. Si parla tanto di gay nei Cinquestelle, ma chi sarà quella parlamentare del Banana, in questi giorni in super-rampa di lancio, che preferisce passare le proprie ore liete con belle ragazze? Ah, saperlo…