SERRA, ALTRO CHE CAYMAN! - IL VERO FLOP DEL COMPAGNUCCIO DI RENZI SONO I RISULTATI DEI SUOI FONDI ALGEBRIS - CHI AVESSE INVESTITO 1000 EURO OGGI SE NE BECCHEREBBE 750. SOLO l'ANNO SCORSO HA PERSO METà DEL SUO VALORE - E POI TI CHIEDI PERCHè PASSERA LO DIFENDE. QUANDO ERA CONSIGLIERE DELEGATO DI INTESA COMPRò I FONDI ALGEBRIS, MA OGGI IN BANCA NESSUNO TI VUOLE DIRE QUANTI NE HANNO ANCORA IN PORTAFOGLIO. SI VERGOGNANO?....

Nicola Porro per Il Giornale

La Zuppa torna oggi ad occuparsi di Davide Serra, il cosiddetto golden boy della finanza londinese che ha organizzato un pranzo elettorale per Matteo Renzi. Già sostenemmo come fosse ridicolo prendersela tanto con l'abbraccio della finanza. È singolare però che nessuno si sia occupato del valore della finanza e dunque di questi mitici fondi Algebris, gestiti da Serra, e residenti alle Isole Cayman. Certo si tratta di strumenti piuttosto opachi, ma con un po' di lavoro ci si accorge che se tutti i golden boy fossero come Serra, addio ai nostri risparmi. Insomma le sue performance sono da brivido.

Ma andiamo per ordine. Alle autorità monetarie delle Isole Cayman risultano iscritte sei licenze Algebris. La prime due risalenti al 19 settembre 2006 (11862 Algebris Global Financials Fund e 11863 Algebris Global Financials Fund L.P.) e che riguardano il primo grande fondo hedge di Serra. In alcune vecchie presentazioni si sosteneva che fossero stati raccolti circa 1,5 miliardi.

Oggi la raccolta, secondo le medesime presentazioni, sembrerebbe scesa a 900 milioni, ma su più fondi. Nel frattempo infatti (oltre a quello armonizzato gestito da Morgan Stanley che dovrebbe valere tra i 30 e i 50 milioni di masse gestite) c'è un fondo sui Coco (registrato alle Cayman il 12 agosto del 2011) e un Long only Fund (registrato a maggio del 2011).

La registrazione alle Cayman rende le informazioni sulla consistenza dei fondi e i suoi attivi e disinvestimenti molto opache. Ovviamente questo discorso vale per tutti gli hedge, numerosissimi, che là risiedono.

Per farla breve, secondo quanto ha ricostruito la nostra Zuppa, 1.000 euro investiti dal primo giorno nel fondo Algebris (parliamo di ottobre 2006) al 31 agosto del 2012 si sono ridotti a 775 euro. Un crollo del 25 per cento (al netto delle commissioni). I medesimi 1.000 euro, secondo l'indice globale dei fondi hedge HFRX, sarebbero dovuti invece calare a 902 euro e per l'indice HFRI (un altro indice tra i più usati nell'industria degli hedge) sarebbero dovuti addirittura crescere a 1.217 euro.

Insomma il fondo di Serra non solo ha perso in poco più di cinque anni il 25 per cento, ma ha fatto molto peggio dei suoi concorrenti sul mercato. Andiamo a controllare nel dettaglio. Il primo anno di vita (pochi mesi del 2006) l'Algebris Global Financials ha guadagnato il 7 per cento e l'anno dopo ha fatto un exploit del 50 per cento. Iniziano poi i guai: nel 2008 chi avesse investito nel fondo di Serra avrebbe perso il 31 per cento e nel 2011 avrebbe visto polverizzati i propri risparmi del 47 per cento. Un'ecatombe.

Un fondo hedge che perde quasi metà del suo valore è un brutto biglietto da visita. Anche considerando il fatto che questo genere di fondi (speculativi appunto) non hanno i vincoli dei fondi comuni e dunque possono anche scommettere sul crollo del mercato (come alcuni fecero) e dunque alla fine guadagnarci.

La sintesi è che in sei anni chi avesse investito con Algebris avrebbe perso un quarto del suo capitale. È forse per questo motivo che il finanziere londinese lanciò due nuovi prodotti. Uno dei quali, l'Algebris Credit Coco Fund, è stato recentemente celebrato anche dal Financial Times per le sue performance. Esso investe in complicati strumenti di finanziamento di cui oggi le banche sono avide. Il fondo nei primi nove mesi del 2012 ha fatto segnare un incremento di valore del 44,2% (sempre al netto delle commissioni). Ottimo dunque.

La fotografia cambia se si prende in considerazione anche il suo primo anno di vita: nel 2011 il medesimo fondo ha perso il 25 per cento del suo valore. Dunque per essere corretti e razionali si può solo dire che dalla sua nascita ad oggi il fondo ha reso l'8,19%. Secondo indiscrezioni di mercato avrebbe raccolto tra i 100 e i 150 milioni di euro (sono numeri che debbono essere presi con prudenza).

Ma se così fosse i 10 milioni investiti dalla Fondazione che controlla la ex Cassa di risparmio di Firenze, non sarebbero gran cosa per l'ente, ma un buon ticket per Serra. A proposito di investitori. Intesa (il cui ex leader Corrado Passera ha recentemente difeso l'uscita politica di Serra) acquisì negli anni scorsi una quota dei fondi Algebris. Contattati dalla Zuppa dicono oggi che non danno i dettagli dei loro investimenti.

 

CONFRONTO TELEVISIVO RAI TRA RENZI E BERSANI jpegDAVIDE SERRA fabio fazio con matteo renzi RENZI BERSANIDAVIDE SERRA MATTEO RENZI FA LO STARTER ALLA FIRENZE MARATHONPRESENTAZIONE DAVIDE SERRA ALGEBRIS

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO QUASI DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)