giuseppe conte beppe grillo marco travaglio

IL SILURO DI MARCO TRAVAGLIO A BEPPE-MAO PADRE-PADRONE DEL M5S: "COSA INTENDEVA GRILLO QUANDO CHIESE A CONTE DI FARE IL CAPO POLITICO, VISTO CHE ORA PRETENDE DI DECIDERE AL SUO POSTO? HA PRESENTE LA DIFFERENZA TRA CAPO POLITICO E PRESTANOME? QUALUNQUE CAPO POLITICO ACCETTASSE DI FARSI DETTARE LA LINEA SAREBBE UN COGLIONE - SE NE ESCE IN DUE MODI: 1) I 5STELLE VOTANO PER DECIDERE CHI FA IL CAPO E CHI FA IL COGLIONE. 2) CONTE MANDA TUTTI AFFANCULO, RICONSEGNANDO I 5STELLE A GRILLO: È LUI CHE LI HA FONDATI, È GIUSTO CHE SIA LUI AD AFFONDARLI"

travaglio conte

Marco Travaglio per il "Fatto quotidiano"

 

Ci eravamo quasi riavuti dallo choc per la rivoluzionaria affermazione di Draghi “Lo Stato è laico”e già pregustavamo le successive, tipo “La pioggia è bagnata”, “Il ghiaccio è freddo”, “Per vedere la tv bisogna accenderla”, “All ’Equatore fa decisamente più caldo che al Polo Nord ”,“Meglio una donna giovane e bella che una vecchia racchia”, quando siamo stati folgorati da un’altra frase che definire sorprendente è riduttivo: “Lo statuto di Conte è diverso dal nos tro”.

grillo travaglio felici

 

L’ha detta ieri Grillo nel suo monologo ai parlamentari 5Stelle, sottolineando non a caso che “io sono un visionario e Conte no”. Solo un visionario, infatti, poteva notare che affidando a Conte il compito di guidare e rifondare i 5Stelle, lo statuto dei 5Stelle sarebbe stato diverso da quelli dei 5Stelle guidati da Grillo e da Di Maio. Se fosse stato ancor più visionario, Grillo l’avrebbe previsto già il 28 febbraio, quando convocò Conte e gli altri big per chiedere al primo di fare il capo politico e di riscrivere lo statuto.

 

BEPPE GRILLO E GIUSEPPE #CONTE

Ma evidentemente in quei giorni aveva già esaurito le visioni con Draghi e Cingolani, scambiandoli per grillini della prima ora e mandando il M5S al macello nel governo più restauratore mai visto (a proposito di chi “sa cosa sono i 5Stelle” e di chi se l’è scordato). Ma il sospetto è che in quel caso, più che di visioni, si trattasse di allucinazioni. E che la sindrome persista, almeno a leggere altre perle di saggezza del visionario.

 

Tipo che “è Conte ad avere bisogno di me”. In che senso un affermato avvocato civilista e docente universitario divenuto in tre anni il politico italiano più popolare, il premier che ha affrontato la pandemia e ottenuto il Recovery Fund , quello che ha risolto i casini altrui con Casaleggio, avrebbe bisogno di Grillo, è un concetto che sfugge ai più. Ma qui, più che di visioni, è questione di vocabolario.

travaglio conte

 

Cosa intendeva esattamente Grillo quando chiese a Conte di fare il capo politico, visto che ora pretende di decidere al suo posto la linea politica, la segreteria e la comunicazione? Ha presente la differenza tra capo politico e prestanome, portaborse, badante? L’affermazione “non sono un coglione”, detta dall’interessato, vale quel che vale. Ma qualunque capo politico accettasse di farsi dettare la linea politica, la segreteria e la comunicazione da un altro non sarebbe un capo politico: sarebbe un coglione.

conte grillo

 

Come se ne esce? In due soli modi.

1) Gli eletti e gli iscritti ai 5Stelle votano sulla nuova piattaforma (“uno vale uno”) per decidere chi fa il capo e chi fa il coglione.

2) Conte si grillizza per un giorno, manda tutti affanculo e se ne torna a fare l’av - vocato e il professore, dopo quattro mesi di volontariato senza stipendio, riconsegnando i 5Stelle a Grillo: è lui che li ha fondati, è giusto che sia lui ad affondarli.

IL FATTO QUOTIDIANO CONTRO BEPPE GRILLO

beppe grillo giuseppe conte luigi di maio

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