UN TRAVAGLIO CERCHIOBOTTISTA - MARCO/1: “IL DOVERE DELLA POLIZIA È EVITARE GLI INCIDENTI, O PROVOCARLI? NON STA SCRITTO DA NESSUNA PARTE CHE I POLIZIOTTI DEBBANO CINGERE D’ASSEDIO UN’INTERA VALLE, BRACCARE I CONTESTATORI FIN SUI TRALICCI SITUATI A CASA LORO (INFATTI SI VOGLIONO ESPROPRIARE I TERRENI)” - MARCO/2: “LA VIOLENZA, OLTRE A ESSERE SEMPRE SBAGLIATA, È IL MIGLIOR REGALO CHE I NO TAV POSSANO FARE AL PARTITO TRASVERSALE PRO TAV. UNA PRESA DI DISTANZE NON A PAROLE (ANCHE SE QUALCHE PAROLA DEI LEADER NON GUASTEREBBE, PER RIMEDIARE AL DANNO FATTO CON GLI ASSALTI AL PROCURATORE CASELLI), MA NEI FATTI”…
Marco Travaglio per il "Fatto quotidiano"
La violenza, oltre a essere sempre sbagliata, è il miglior regalo che i No Tav possano fare al partito trasversale Pro Tav: che aspetta soltanto il morto per asfaltare l'intera Valsusa e farne tre, di Tav, non solo uno. Per fortuna la manifestazione di sabato è stata l'ennesima presa di distanze del movimento dalla violenza. Non a parole (anche se qualche parola dei leader non guasterebbe, per rimediare al danno fatto con gli assalti al procuratore Caselli), ma nei fatti. Detto questo, c'è un però: gli ordini che il partito trasversale Pro Tav impartisce alle forze dell'ordine.
Non sta scritto da nessuna parte che queste debbano cingere d'assedio un'intera valle, braccare i contestatori fin sui tralicci situati a casa loro (infatti si vogliono espropriare i terreni), accogliere nelle stazioni in assetto antisommossa i manifestanti reduci da un corteo pacifico. Chi dà questi ordini compie una scelta precisa: quella di provocare. La provocazione non giustifica la violenza, ma ne attenua le responsabilità : infatti il codice penale prevede l'attenuante della provocazione.
Qualche settimana fa alcuni cittadini accolsero una manifestazione secessionista della Lega a Milano srotolando un tricolore: subito intervenne la Digos intimando loro di ritirarlo per non provocare i leghisti. Il mondo alla rovescia, visto che, fra la bandiera nazionale e i vessilli secessionisti, sono i secondi a essere illegali e non la prima. Però si può capire il gesto della Digos, per evitare inutili incidenti.
Ora la domanda è: il dovere della polizia è evitare gli incidenti, o provocarli? Nel caso della Lega, li ha evitati. Nel caso del movimento No Tav, sembra volerli provocare. E non per colpa dei singoli poliziotti, che (eccetto quelli che aggiungono gratuitamente condotte violente, difficili da individuare e punire perché nascosti sotto i caschi) obbediscono agli ordini. Ma per colpa di chi dà gli ordini. Cioè della politica. La militarizzazione della Valsusa, a protezione di un cantiere che non esiste, dura da almeno dieci anni e accomuna centrodestra e centrosinistra.
Governi politici di segno opposto, ma non sul Tav, che ha sempre messo tutti d'accordo (compresi i grandi costruttori e le coop rosse, già noti alle cronache giudiziarie). Ora però c'è un governo tecnico. Formato cioè, almeno sulla carta, da "esperti". La domanda è semplice: con quali argomenti tecnici hanno deciso di continuare a finanziare quell'opera?
Da anni si attende che qualche autorità spieghi ai valsusini e a tutti gli italiani perché mai imbarcarsi in un'opera da megalomani, concepita negli anni 80, quando ancora il modello di sviluppo si fondava su una gigantesca invidia del pene e inseguiva la grande muraglia e la piramide di Cheope.
Oggi tutti i dati descrivono la Torino-Lione come una cattedrale nel deserto, inutile per il traffico merci e passeggeri, anzi dannosa per l'ambiente e le casse dello Stato. Il governo tecnico, con motivazioni tecniche, ha respinto l'assalto dei forchettoni olimpici di Roma 2020: operazione che sarebbe costata ai contribuenti almeno 5 miliardi.
Il Tav, anche nell'ultima versione "low cost", dovrebbe costarne 8: ma i preventivi, in Italia, sono sempre destinati a raddoppiare o triplicare (il Tav Torino-Milano è costato 73 milioni di euro a km, contro i 9,2 della Spagna e i 10,2 della Francia). Il gioco vale la candela, a fronte di un traffico merci e pesseggeri Italia-Francia in calo costante? Gli economisti de lavoce.info, l'appello di 360 docenti universitari e persino il Sole 24 Ore rispondono che no, l'opera non serve più a nulla. Sono tecnici anche loro, anche se non stanno al governo: tutti cialtroni?
Se i tecnici di governo han qualcosa di serio da ribattere, lo facciano, dati alla mano: altrimenti i cialtroni sono loro. Rispondere, come l'ineffabile Passera, che "i lavori devono continuare" punto e basta, in omaggio al dogma dell'Immacolata Produzione, è roba da politicanti senz'argomenti. E, per come si sono messe le cose, è la peggiore delle provocazioni.
MARCO TRAVAGLIO ROGHI NO TAV SULL AUTOSTRADA No Tav Una delle auto bruciate a Chianocco SCONTRI NO TAV - CASELLI TI RUBEREMO LA SALMAPROTESTE VAL DI SUSASCONTRI NO TAV - BARRICATA CONTRO LA POLIZIANO TAVIDRANTI DELLA POLIZIA CONTRO I NO TAV IN VAL SUSANO TAV AUTO INCENDIATE CORRADO PASSERA jpeg