PUTIN GETTA L’AMO E SCHOLZ ABBOCCA – IL CREMLINO SI DICE “APERTO A CONTATTI E A COLLOQUI” CON BERLINO PER DISCUTERE DI PIANI DI PACE. MA IN RUSSIA NESSUNO CREDE IN NEGOZIATI IMMINENTI – IN AMBIENTI DIPLOMATICI OCCIDENTALI AUMENTA IL TIMORE DI UN APPEASEMENT DEL CANCELLIERE TEDESCO CON “MAD VLAD” IN CHIAVE ELETTORALE, PER ARGINARE I NAZISTELLI DI AFD CHE CHIEDONO LA FINE DEL SOSTEGNO A KIEV – IL CARDINALE MATTEO ZUPPI VOLA A MOSCA PER UNA NUOVA MISSIONE DIPLOMATICA DOPO QUELLA (INCONCLUDENTE) DEL GIUGNO 2023…
1. IL CARDINALE ZUPPI ATTESO A MOSCA NELLE PROSSIME ORE
volodymyr zelensky con il cardinal matteo maria zuppi
(ANSA) - Il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, è atteso a Mosca nelle prossime ore per una nuova missione nell'ambito dell'iniziativa umanitaria del Vaticano per il conflitto in Ucraina. Lo apprende l'ANSA da fonti informate. Zuppi aveva compiuto una prima missione a Mosca nel giugno del 2023.
2. “PUTIN PRONTO A PARLARE” SCHOLZ PUNTA SUL DIALOGO IN VISTA DELLE ELEZIONI
Estratto dell’articolo di Rosalba Castelletti e Tonia Mastrobuoni per “la Repubblica”
Il Cremlino smentisce la ministra degli Esteri tedesca: non è vero che Vladimir Putin «non vuole più nemmeno parlare al telefono col cancelliere Olaf Scholz», come ha detto venerdì Annalena Baerbock. «Berlino non ha proposto colloqui, ma Mosca ha ripetutamente affermato di essere aperta a contatti», assicura il portavoce Dmitrij Peskov.
L’ultimo colloquio tra Putin e Scholz risale al dicembre 2022. Il leader del Cremlino aveva protestato contro gli aiuti occidentali che, a suo dire, incoraggiavano Kiev a colpire il territorio russo. Due anni dopo Putin continua a mandare gli stessi avvertimenti e a dirsi aperto a colloqui, ma nell’élite russa nessuno crede in negoziati imminenti.
Anche perché Putin si è convinto che in estate Kiev abbia usato la mediazione del Qatar per porre fine agli attacchi contro le infrastrutture energetiche come copertura per l’offensiva contro Kursk. «È andato tutto troppo oltre», ha detto dietro anonimato il capo di un’azienda statale vicino a Putin alla giornalista Farida Rustamova. «Putin non si fermerà finché l’Ucraina non crollerà». [...]
A Berlino, intanto, l’Ucraina continua a dominare il dibattito, avvelenato dal rischio di una crisi di governo e di elezioni anticipate a marzo. E in ambienti parlamentari e diplomatici occidentali continua ad aumentare il timore di un possibile appeasement di Scholz col Cremlino, soprattutto in chiave elettorale. Dopo le voci raccolte da Repubblica su un tentativo di aprire un canale e di approntare un piano di pace che includerebbe cessioni territoriali, da parte ucraina, i segnali di un avvicinamento si moltiplicano.
Continua a restare un mistero il viaggio dell’ex capo del Forum Russia-Germania Platzeck a Mosca. Ed è dei giorni scorsi l’indiscrezione di Zeit secondo la quale Scholz vorrebbe telefonare a Putin prima del G20 di novembre. Il cancelliere, poi, continua a rifiutare qualsiasi ipotesi di fornire missili di lungo raggio come i Taurus all’Ucraina e, secondo una fonte diplomatica, «non accetterebbe mai la proposta dell’ex segretario generale Nato Stoltenberg di una parziale cessione di territori alla Russia in cambio di un ingresso del resto dell’Ucraina nella Nato». E l’accento è sulla Nato.
comitato elettorale afd - festeggiamento per i risultati delle europee
Scholz si prepara una faticosa campagna elettorale, insidiato da due partiti populisti in rapida ascesa - Afd e Wagenknecht - che chiedono la fine del sostegno all’Ucraina. E vuole improntarla all’immagine di un cancelliere che avrà evitato l’armageddon nucleare grazie ai suoi sforzi per dialogare con Mosca.
Di recente, Scholz ha usato una formulazione che sembra confermare il cambio di passo. È importante trovare «una soluzione equa» per Kiev: la Russia non si può aspettare «la capitolazione dell’Ucraina come premessa per la pace».
volodymyr zelensky papa francesco
[...] Finora il cancelliere aveva sempre insistito su precondizioni ben diverse: che la Russia ritiri le truppe da tutto il territorio ucraino. Ma in questo tentativo di parlare con Mosca, i tedeschi sono con lui. Secondo Yougov, il 59% si augura una telefonata Scholz-Putin.
Non è chiaro se la nuova linea della Germania sia concordata con Washington; molti segnali dicono il contrario. Ma un momento per capirlo sarà l’arrivo di Biden a Berlino, venerdì, per la sua prima visita di Stato in Germania, rimandata la scorsa settimana.
manifesto elettorale afdvolodymyr zelensky giorgia meloni foto lapresse 6INCONTRO ZELENSKY - ZUPPI - MEME BY VUKIC