LA CARICA DELLE ACIDIFICATE - AVVOLTE DALLE BENDE, SEGNATE DALLE CICATRICI, IRRICONOSCIBILI: DALL'UGANDA ALL'INDIA, LE VITTIME DEGLI ATTACCHI DI ACIDO, SFIGURATE DA MARITI E RIVALI GELOSE POSANO CON CORAGGIO PER LE FOTO DELLA MOSTRA LONDINESE 'IN/VISIBLE'
Unity Blott per “Mail On Line”
Avvolte dalle bende, segnate dalle cicatrici, i volti irriconoscibili: queste donne vittime di attacchi di acido hanno coraggiosamente prestato le loro storie alla fotografa tedesca Ann-Christine Woehrl, che ha viaggiato in Asia e Africa per documentare le loro vite.
Le potenti immagini appartengono alla mostra ‘IN/VISIBLE’, che domani parte alla Leyden Gallery grazie all’organizzazione benefica ‘A.S.T.i’, che sostiene migliaia di sopravvissute agli attacchi di acido nel mondo.
Le donne che vediamo provengono da Bangladesh, Uganda, Cambodia, Pakistan, Nepal e India, paesi dove questo tipo di violenza è particolarmente diffuso e spesso non viene riportato alle autorità. Quasi le seguenti sfigurate hanno tentato il suicidio: Sokneang, 33 anni, acidificata in Cambogia mentre guardava la tv da una donna gelosa; la indiana Makima, acidificata nel sonno dalla madre di un pretendente che lei aveva rifiutato; Chantheoun, 38 anni, acidificata dalla moglie dell’amante; la pakistana Sidra, 15 anni, acidificata dal fratello di un’amica che aveva tentato di molestarla e poi, su consiglio della madre, per evitare uno scandalo, l’ha sfigurata;
la cambogiana sokneangchristine e mosesfarida con la figlianusrat pakistanaAcidificate denunciano agli uffici Stop Acid Attacks farida 40enne del bangladeshla cambogiana chantheoun
Flavia, 29enne ugandese, attaccata alle spalle di notte; Farida 40enne del Bangladesh, attaccata dal marito dopo che aveva minacciato di lasciarlo se non smetteva di drogarsi e giocare d’azzardo; Nusrat, 32enne pakistana, attaccata dal marito e dal cognato; Christine, ugandese di 16 anni, attaccata dall’ex ragazza del suo fidanzato. Le è rimasto accanto e oggi hanno una figlia.