TV, CARRISI E CANZONI - AL BANO: “HO GIÀ LA CANZONE PER IL MIO 15° SANREMO. IO E ROMINA SIAMO STATI COME L'IMPERO ROMANO D’OCCIDENTE, UNA COSA IRRIPETIBILE CHE È CROLLATA. IN RUSSIA HO PORTATO MORANDI, FOGLI, CUTUGNO. L’UNICO NO È STATO DI CELENTANO, CHE TEME I VIAGGI AEREI. FAREBBE UN MILIONE DI PERSONE SULLA PIAZZA ROSSA. VERREBBE ANCHE PUTIN”

“Agli inizi degli anni '90, dopo la vicenda di Ilenia e il divorzio, ero out. Il peggior momento della mia esistenza. Ma la musica mi ha salvato la vita. Il momento esatto della ripresa? Ero a Sanremo 1996 e cantai un brano autobiografico: È la mia vita. Ricevetti una standing ovation ma non vinsi. Mi chiedo ancora il perché”... -

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Leonardo Iannacci per “Libero quotidiano”

 

al bano in studio al bano in studio

È uscito con il trattorino all'alba per controllare i campi, parlare con il contadino, innaffiare i vitigni. Lì, a Cellino San Marco c' è tutto il suo mondo. Albano Carrisi, un uomo venuto dalla campagna che nella sua campagna e nella sua Puglia vuol sempre tornare.

 

«Sentito l' incidente ferroviario tra Andria e Corato? Che disgrazia... Piango per la mia terra. La lasciai a 17 anni per tentare la via della canzone, emigrai a Milano. Ma poi sono ritornato a Cellino», dice con orgoglio. Poi c' è l' Al Bano (nome d'arte da leggere staccato: Al Bano) che, a 73 anni, resta uno dei pochi cantanti d'esportazione del nostro giardino canoro. Uno che tiene ancora decine di concerti all'anno in tutto il mondo e che è riuscito a rinvigorire il matrimonio - sul palco - con Romina. Questo pugliese testardo coltiva un sogno neppure tanto proibito: tornare a Sanremo.

trio leali, cutugno, al bano trio leali, cutugno, al bano

 

Al Bano, vero che punta al suo 15esimo Festival?

«Ho già la canzone. L'ha scritta Maurizio Fabrizio. Sanremo è tutto per me. La prima volta fu nel 1968. Io, il '68, l' ho fatto all' Ariston».

 

Cosa ricorda di quella prima volta?

«Era l' anno dopo la tragedia di Tenco e portai in gara una canzone sull' emigrazione che s' intitolava La siepe. Mi presentai da favorito ma il primo fu Endrigo».

 

AL BANO RUSSIA AL BANO RUSSIA

Il Festival più bello?

«Quello vinto insieme a Romina nel 1984 con Ci sarà. Ci votarono 4 milioni di italiani.

Venivamo dagli anni '70 durante i quali, non essendo artisti politicizzati, siamo stati costretti ad emigrare per fare serate, incidere dischi».

 

Lei e Romina avete conosciuto la felicità ma anche il dramma della perdita di una figlia: e oggi?

«Siamo stati come l'Impero Romano d' Occidente, una cosa irripetibile che, però, è crollata. Ci vediamo pochissimo ma ci siamo ritrovati, dopo il dolore e le carte bollate, e abbiamo rapporti civili».

 

Non le fa strano ricantare certe canzoni con la sua ex? Sui social si mormora...

AL BANO ROMINA AL BANO ROMINA

«Sciocchezze. Tra noi solo lavoro. Io e Romina non abbiamo mai fatto niente di fasullo. È sempre stato tutto vero: l'amore, i figli, l' addio. La gente ci ama perché sul palco siamo ancora verissimi».

 

E ora tornate in tour?

«Il 16 agosto c' è l'unica data italiana a Taormina. Poi in giro per il mondo, anche in Russia».

 

Dove lei fa l' imprenditore: porta colleghi, discute contratti, organizza show...

«Ho convinto Morandi, Fogli, Cutugno. L' unico no è stato quello di Celentano».

 

YLENIA AL BANO ROMINA YLENIA AL BANO ROMINA

Lo ha motivato?

«Adriano è pigro. E poi teme i viaggi aerei. Se un giorno lo convincessi, farebbe un milione di persone sulla Piazza Rossa. Verrebbe anche Putin».

 

La sua vita nasconde momenti drammatici. Cosa l' ha aiutata ad andare avanti?

«Agli inizi degli anni '90, dopo la vicenda di Ilenia e il divorzio, ero out. Il peggior momento della mia esistenza. Ma la musica mi ha salvato la vita».

 

Ricorda il momento esatto della ripresa?

«Ero a Sanremo 1996 e cantai un brano autobiografico: È la mia vita. Ricevetti una standing ovation ma non vinsi. Mi chiedo ancora il perché».

AL BANO AL BANO

 

Però quando siete stati ospiti con Romina, nel 2015, ha praticamente ottenuto un Festival alla carriera, no?

«È stato bello. Ma, le confesso, ero preoccupatissimo».

 

Per la platea tv, per il fatto di essere lì con Romina?

«Macché. Stavo perdendo i pantaloni in scena mentre cantavo Felicità. Ho rischiato di rimanere in mutande di fronte a 12 milioni di italiani»

 

Conti è il nuovo Baudo?

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«No. È Carlo Conti. Un ottimo professionista. Ma Baudo è il più grande. È la televisione. Felicissimo sia tornato a Rai1».

 

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