DENTRO L’UOVO DI PASQUA C’È IL BOOM DEL TURISMO - FINALMENTE DOPO ANNI DI MAZZATE E RESTRIZIONI GLI HOTEL RIPRENDONO FIATO: PER QUESTE FESTIVITÀ 14 MILIONI DI ITALIANI SI METTERANNO IN VIAGGIO PER UNA VACANZA E IL 90% DI LORO SCEGLIERÀ UNA DESTINAZIONE NEL NOSTRO PAESE, CREANDO UN GIRO DI AFFARI DA OLTRE 7 MILIARDI DI EURO - FEDERALBERGHI ESULTA PER IL RITORNO DEGLI STRANIERI NELLE CITTÀ D’ARTE: A ROMA OCCUPATA LA METÀ DELLE CAMERE, A FIRENZE IL DATO SALE AL 60%, VENEZIA QUASI TUTTA ESAURITA...

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Claudia Voltattorni per il “Corriere della Sera

 

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Tornano i turisti in Italia. E tornano a viaggiare anche gli italiani. Dopo due anni di pandemia con chiusure obbligate (e migliaia definitive), alberghi vuoti e fatturati in caduta libera con perdite fino all'80%, il settore turistico torna a sperare grazie alle vacanze di Pasqua.

 

Certo, i numeri del 2019 sono ancora lontani, ma Federalberghi conta che per le festività 14 milioni di italiani si metteranno in viaggio per una vacanza e il 90% di loro sceglierà una destinazione italiana creando un giro di affari da oltre 7 miliardi di euro.

 

RIPRESA DEL TURISMO A ROMA RIPRESA DEL TURISMO A ROMA

E se la maggior parte delle prenotazioni è ancora «last minute», un italiano su 4 allungherà la vacanza fino alla festa del 25 Aprile. «Per noi - spiega Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi - la Pasqua rappresenta un test importantissimo in previsione della regina delle vacanze che è solitamente l'estate, siamo nella direzione giusta, dopo essere stati praticamente sotto le macerie a causa della pandemia».

 

Mare e città d’arte

Il mare resta la scelta principale per un italiano su 3 e anche la montagna è preferita dal 16,4% di chi parte. Tutto esaurito in costiera amalfitana, a Capri, Sorrento e Positano. Ma nella Pasqua 2022, la prima quasi senza restrizioni dopo quelle 2020 e 2021 trascorse con l'Italia chiusa e tutta in zona rossa, tornano le vacanze nelle città d’arte.

 

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Roma, Firenze, Venezia, Napoli, Torino, Palermo: proprio le destinazioni che più di tutte hanno sofferto durante i due anni di pandemia con migliaia di camere vuote e alberghi chiusi, anche a causa delle frontiere serrate. Le sceglierà il 28,7% degli italiani.

 

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Se Roma vedrà occupato il 50% delle camere, a Firenze il dato sale al 60%. E pure Venezia spera di mettere il biennio Covid alle spalle: per Pasqua è quasi tutto esaurito, dopo che l'ultimo weekend ha contato 80 mila presenze.

 

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Tornano gli stranieri

Ma ci sono anche gli stranieri. Un anno fa mentre l'Italia chiudeva per Pasqua, il resto d'Europa apriva e Grecia e Spagna anticipavano la stagione attraendo turisti nord americani ed europei. Quest'anno americani, canadesi, francesi, spagnoli, tedeschi e turisti nord europei tornano in Italia per le vacanze.

 

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«L'abbattimento delle restrizioni anti-Covid anche in Italia e l'allineamento con il resto d'Europa sta aiutando molto», spiega Ivana Jelinic, presidente di Fiavet, la Federazione delle associazioni di imprese di viaggi e turismo, che però invita alla cautela: «Non bastano pochi sprazzi, aspettiamo a cantare vittoria, però certo sono dati incoraggianti che ci fanno sperare per l'estate, ora, dopo la pandemia e la guerra qualcosa si sta muovendo».

 

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A causa del conflitto in Ucraina pesa l'assenza dei russi, che rappresentano il 2% del totale dei turisti internazionali in Italia, soprattutto in Sardegna, Veneto e Toscana, e quella dei viaggiatori asiatici, ancora alle prese con le restrizioni per il Covid: la loro mancanza si sentirà soprattutto perché si tratta di turisti ad alta capacità di spesa. Federalberghi calcola che la spesa media di ogni italiano per la vacanza di Pasqua (fra trasporto, vitto, alloggio e divertimenti) sarà di 504 euro. Ma ci sarà anche chi non partirà per motivi economici (il 40,1% degli intervistati).

 

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«Open air» e terme

Ma la Pasqua post Covid conferma una tendenza degli anni precedenti con l'exploit del turismo «open air». Spinto dal bisogno di distanziamento necessario durante la pandemia, tra camper, barche, camping e glamping (sempre più di tendenza) oltre un italiano su due sceglierà questo tipo di vacanza nei prossimi mesi: tra italiani e stranieri, sono attese per il 2022 fino a 45 milioni di presenze.

 

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Ma già per Pasqua nei camping e villaggi turistici sul Lago di Garda sponda veneta, ad esempio, si sfiora l'80% di posti occupati. «Due anni di restrizioni hanno stimolato la domanda verso il turismo all'aria aperta, facendo riscoprire il sapore della libertà e del contatto con la natura», spiega Alberto Granzotto, presidente nazionale di Faita-Federcamping, che guida anche la Federazione delle imprese open air del Nordest.

 

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Prevede quasi il tutto esaurito anche Marco Michielli, presidente di Confturismo Veneto: «Molto bene le terme, così come i ristoranti sui colli, in campagna: faranno lo strapieno. Ci sono pochi soldi e molta prudenza, ma al pranzo di Pasqua o Pasquetta fuori città non si rinuncerà».

 

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E poi ci sono le terme. Tra Abano e Montegrotto sono attese 40 mila persone in 3 giorni. Anche a Saturnia ci sarà il 70% di presenze e in Friuli-Venezia Giulia si conta sul lungo ponte dopo Pasqua. Tutti segnali buoni dopo i primi mesi dell'anno ancora stravolti dalla pandemia e poi dalla guerra in Ucraina. Ma il 2019 resta ancora lontano.

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