DON BACKY NON DIMENTICA – IL CANTANTE, CHE FACEVA PARTE DEL “CLAN” CELENTANO, REPLICA A TEO TEOCOLI A PROPOSITO DI UN DEBITO CHE RISALE A OLTRE CINQUANT’ANNI FA: “GLI FECI UN ASSEGNO DI 250 MILA LIRE NEGLI ANNI ’60 PERCHÉ GLI SI FUSE IL MOTORE DELLA MACCHINA, OGGI QUEI SOLDI SAREBBERO MOLTI DI PIÙ. GLI HO PAGATO LE CENE PER ANNI, COSÌ COME QUANDO ANDAVAMO AL CINEMA O A TEATRO. MA NON VOGLIO NIENTE. NON SENTO TEO DAL 1968...”   

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Da “Un giorno da pecora”

 

don backy 2 don backy 2

Il debito che ha con me Teo Teocoli? “Sono 250 mila lire, che gli prestai negli anni ’60 perché gli si fuse il motore della sua macchina a Parigi e la dovette riportare a Milano. Venne da me di notte e io gli feci un assegno di 250mila lire. Che oggi sarebbero molti di più, tanti che non farebbero ridere così tanto Teo...” A rispondere al comico, intervenuto ieri a Un Giorno da Pecora, è il cantante Don Backy, che oggi è stato ospite del programma di Rai Radio1 condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari.

 

TEO TEOCOLI TEO TEOCOLI

Lei rivuole indietro quei soldi? “Ma no, non m'interessa, era una battuta la mia. Teo è stato mio figlioccio o fratelloccio dal ’64 in poi". Come lo conobbe? "Lui voleva fare il cantante, pensava di poter entrare nel clan ma era impensabile perché noi eravamo già quattro”. Teocoli ha detto anche che le gli avrebbe chiesto i soldi delle cene che, sempre negli Sessanta, gli avrebbe pagato. 

 

teo teocoli adriano celentano teo teocoli adriano celentano

“Non gli ho pagato la cena ma le cene, per anni, così come quando andavamo al cinema o a teatro. Ma non voglio niente - ha detto il musicista a Un Giorno da Pecora - mi rammarico solo perché con Teo eravamo grandi amici ma non mi mai invitato in nessuna sua trasmissione. E non lo sento dalla mia uscita del clan, avvenuta nel 1968”.

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