“BERLUSCONI PUÒ ESSERE RITENUTO VITTIMA DI UN TENTATIVO DI ESTORSIONE” – L'ARRINGA DELL'AVVOCATO DEL CAV., FEDERICO CECCONI, AL PROCESSO RUBY TER - IL LEGALE SI È CONCENTRATO SULLE CHAT TRA ALCUNE RAGAZZE CHE PARTECIPAVANO ALLE “CENE ELEGANTI”: “È EMERSA LA VOLONTÀ DI RICATTARLO. VOLEVANO ANDARE AD ARCORE PER FARE PRESSIONE E OTTENERE BENEFICI” – IL PROCESSO PARTE DA UN ERRORE CONCETTUALE IMPREDONABILE, PERCHÉ…”

-

Condividi questo articolo


Da www.adnkronos.com

 

RUBY BERLUSCONI RUBY BERLUSCONI

Alcune delle ragazze che hanno partecipato alle serate di Arcore, quelle che per la stampa sono diventate le 'olgettine' avrebbero fatto pressione su Silvio Berlusconi per ottenere soldi e in questo senso l'ex premier può essere ritenuto vittima di un tentativo di estorsione. Lo sostiene il difensore del leader di Forza Italia ripercorrendo i messaggi di una chat tra alcune delle imputate - Polanco, Guerra, le gemelle De Vivo solo per fare alcuni nomi - in cui emerge la volontà di "andare ad Arcore per fare pressione e ottenere benefici"

barbara guerra barbara guerra

 

Per il difensore, in quegli screenshot, "è emersa la volontà di ricattarlo, lo dice un ufficiale di polizia giudiziaria". In questo senso, per la difesa non c’è nessuna violazione di un accordo corruttivo e Silvio Berlusconi "può essere individuato come parte offesa di un altro reato che non si è voluto perseguire". E cita la posizione di Giovanna Rigato, imputata a Monza con l’accusa di tentata estorsione.

 

Se la tesi difensiva è sempre stata quella di "un ristoro economico a chi aveva avuto pubblicità negativa" quindi di una causale alternativa lecita, per l'avvocato "ci possano essere state delle divagazioni dalla situazioni originaria e al più vi è sicuramente stata una del tutto non condivisibile rilevante forma di approfittamento da parte di alcune imputate".

 

ruby ruby

Le dichiarazioni di Imane Fadil, la modella morta l'1 marzo 2019 per un'aplasia midollare e ritenuta dalla procura di Milano una testimone chiave contro Silvio Berlusconi, non dimostrano l'esistenza di un accordo corruttivo che avrebbe visto protagonista il leader di Forza Italia, spiega nella sua arringa Cecconi.

 

Tra il febbraio e il marzo 2015 la giovane di origine marocchina ha reso dichiarazioni ai pm titolari dell'indagine, ma la sua "terribile morte comporta delle inevitabili conseguenze di carattere processuale, perché le sue dichiarazioni rese in assenza di contraddittorio privano le difese di una legittima possibilità e capacità di procedere al controesame.

 

Questa povera ragazza meritava di essere oggetto di precisazioni e approfondimenti perché secondo la procura ha reso affermazioni particolarmente significative dando dimostrazione di essere al corrente del perché alcune ragazze avevano rese dichiarazioni false nei processi Ruby e Ruby 2".

 

imane fadil 3 imane fadil 3

Affermazioni a cui la difesa Berlusconi non crede: i processi "hanno dato dimostrazione più e più volte di soggetti approfittatori che hanno cercato di fare biecamente business, millantando conoscenze con Berlusconi, sono tanti".

 

Ad esempio la frase di un testimone 'C’è la possibilità di recuperare…' sono "la dimostrazione plastica di approfittamento", per questo la difesa del Cav propende "più che una proposta corruttiva" per un meccanismo "estorsivo" da parte di alcune ragazze. In questo senso la produzione da parte della procura delle dichiarazioni di Imane Fadil sono "inidonee - secondo l'avvocato Cecconi - a dare dimostrazione dell'esistenza di un accordo illecito". Allo stesso modo anche l’intervista a Marystell Polanco non rappresenta una prova contro Berlusconi, ma solo la voglia di un giornale di cavalcare mediaticamente il caso.

giovanna rigato giovanna rigato

 

Per il difensore di Berlusconi, a processo per corruzione in atti giudiziari, si tratta dunque di un processo indiziario dove manca l'accordo corruttivo. L'ex premier avrebbe pagato - con soldi o altre utilità - i coimputati nel processo Ruby ter per ottenere il loro silenzio, a dire dell’accusa.

 

Per il legale, la procura di Milano parte da un "errore concettuale imperdonabile", perché "il reato presuppone in maniera inequivoca l'individuazione di un accordo corruttivo tra Berlusconi e gli imputati", mentre nella requisitoria della pubblica accusa "Ho fatto fatica a comprendere: ho letto di vari accordi corruttivi, di un'intesa intervenuta in una riunione 14 gennaio 2011 nella residenza di Arcore". Per la difesa siamo di fronte a un "processo per corruzione per pubblici proclami" dove il leader di Forza Italia "ha detto pubblicamente di aiutare qualcuna delle imputate. L'accordo corruttivo è stato per caso individuato? No, non ve n'è neanche un germoglio, tutti gli elementi sono di carattere indiziario e inidonei a ritenere compiuto" il reato contestato dall’accusa.

BERLUSCONI RUBY BUNGA BUNGA BERLUSCONI RUBY BUNGA BUNGA

 

Per la difesa le imputate - le cosiddette olgettine - "non hanno mai assunto neanche per un minuto la qualifica di pubblico ufficiale" e gli elementi raccolti dall'ufficio di procura sono "tutti di portata indiziaria e inidonei a dimostrare la responsabilità nei confronti di Berlusconi".

la polanco ha visto per due volte ruby che faceva sesso con berlusconi la polanco ha visto per due volte ruby che faceva sesso con berlusconi berlusconi ruby berlusconi ruby imane fadil 4 imane fadil 4 imane fadil imane fadil barbara guerra barbara guerra imane fadil 1 imane fadil 1 barbara guerra alessandra sorcinelli barbara guerra alessandra sorcinelli barbara guerra barbara guerra giovanna rigato giovanna rigato giovanna rigato giovanna rigato giovanna rigato 12 giovanna rigato 12 giovanna rigato 2 giovanna rigato 2 giovanna rigato. giovanna rigato. giovanna rigato giovanna rigato giovanna rigato giovanna rigato barbara guerra barbara guerra ruby nud berlusconi ruby nud berlusconi berlusconi ruby berlusconi ruby

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

SULLA RAI ELLY NON SI È FATTA INFINOCCHIARE – IL MOTIVO CHE HA SPINTO SCHLEIN ALL’AVENTINO, OLTRE ALLA MANCATA RIFORMA DELLA GOVERNANCE DI VIALE MAZZINI, RIGUARDA LO STATO DELL’ARTE DEL PD – IL DUPLEX BOCCIA-FRANCESCHINI PUNTAVA A PIAZZARE UN PRESIDENTE DI GARANZIA CHIAMATO GIOVANNI MINOLI. UN NOME SU CUI ERA STATO TROVATO UN ACCORDO CON GIORGIA MELONI, GRAZIE AI CONTATTI DEL MARITO DI NUNZIA DE GIROLAMO CON GIAMPAOLO ROSSI – MA LA SEGRETARIA MULTIGENDER SI È RIFIUTATA DI PRENDERSI IN CARICO UN “INAFFIDABILE” COME IL MULTI-TASKING MINOLI – IL PROBLEMA DI ELLY È CHE NON HA NESSUN UOMO DI FIDUCIA IN RAI. PIUTTOSTO CHE INFILARSI IN QUEL LABIRINTO PIENO DI TRAPPOLE, HA PREFERITO CHIAMARSI FUORI – LA MOSSA DI NARDELLA: HA LANCIATO LA SUA CORRENTE PER STOPPARE FRANCESCHINI, CHE PUNTA A PASSARE IL TESTIMONE ALLA MOGLIE, MICHELA DI BIASE...

DAGOREPORT - RICICCIANO LE VOCI SU UNA FUSIONE TRA RENAULT E STELLANTIS. MA QUESTA POTREBBE ESSERE LA VOLTA BUONA – E' MACRON CHE SOGNA L'OPERAZIONE PER CREARE UN COLOSSO EUROPEO DELL'AUTOMOTIVE (LO STATO FRANCESE È AZIONISTA DI ENTRAMBI I GRUPPI) E, CON IL GOVERNO DI DESTRA GUIDATO DA BARNIER, A PARIGI NESSUNO OSERA' OPPORSI - E JOHN ELKANN? NON GLI PARE IL VERO: SI LIBEREREBBE DI UNA "ZAVORRA" E POTREBBE VELEGGIARE VERSO NEW YORK O LONDRA, PER FARE QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE (E IN CUI È BRAVISSIMO): INVESTIMENTI E ACQUISIZIONI TRA LUSSO E TECH. TOLTASI DAI COJONI L'EX FIAT, NON AVREBBE PIÙ RAGIONE DI TENERSI “REPUBBLICA” E “STAMPA" E LE FAIDE CON IL COMITATO DI REDAZIONE

È ARRIVATA L’ORA DI PIER SILVIO? SEGNATEVI QUESTA DATA SUL CALENDARIO: APRILE 2025. POTREBBE ESSERE IL MOMENTO DELLA DISCESA IN CAMPO DI BERLUSCONI JR – “PIER DUDI” POTREBBE APPROFITTARE DI UNA SCONFITTA DEL CENTRODESTRA AL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA PER RIPERCORRERE LE ORME DEL PADRE: METTERE IN PIEDI UNA NUOVA FORZA ITALIA, APERTA A DIRITTI E MINORANZE, EUROPEISTA E ATLANTISTA. A QUEL PUNTO, LE ELEZIONI ANTICIPATE SAREBBERO INEVITABILI – ORMAI È CHIARO CHE IL GOVERNO MELONI NON CADRÀ MAI PER MANO DELL’OPPOSIZIONE, SPOMPA E INETTA, MA SOLO ATTRAVERSO UN’IMPLOSIONE DELL’ALLEANZA DI DESTRA-CENTRO - LA DIFFIDENZA DI MARINA, TERRORIZZATA DALL'IPOTESI CHE IL FRATELLO FINISCA FAGOCITATO DA BATTAGLIE MEDIATICHE E GIUDIZIARIE, COME IL PADRE...