"A NEW YORK CON 60 MILIONI SEI AL LIMITE DELLA POVERTA'" - QUANTA VOGLIA CHE HA DI PARLARE ANNA SOROKIN, LA FINTA EREDITIERA TEDESCA CHE HA TRUFFATO L'ALTA SOCIETÀ NEWYORKESE. DOPO IL SUCCESSO DELLA SERIE "INVENTING ANNA" (E L'ESTRADIZIONE A FRANCOFORTE), PROVA INUTILMENTE A DIFENDERSI INTERVENENDO AL PODCAST "CALL HER DADDY": "NON HO MAI DETTO BUGIE, VOLEVO SOLO AVERE LA LIBERTÀ CHE DERIVA DAI SOLDI. NON RIESCO A TROVARE UN SOLO ESEMPIO IN CUI HO DETTO 'FAMMI FOTTERE QUESTA PERSONA COSÌ NON VEDRÀ MAI PIÙ I SUOI SOLDI" - VIDEO

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Dagotraduzione dal Daily Mail

 

Anna Sorokin Anna Sorokin

Anna Sorokin, la finta ereditiera che ha truffato l’alta società newyorkese salita di nuovo agli onori delle cronache grazie allea serie Netflix  "Inventing Anna", ha voluto raccontare qualcosa in più sulla sua (finta) vita dorata a New York, durante il podcast "Call Her Daddy", registrato dalla prigione.

 

Intervistata da Alexandra Cooper, la Sorokin ha detto che quando si spacciava per Anna Delvey non pensava di fare niente di straordinario. Fingere di avere 60 milioni di dollari in un fondo fiduciario non era un grosso problema, ha raccontato, perché «a New York con 60 milioni sei al limite della povertà».

 

La video intervista è stata registrata il 7 marzo: si vede Anna Sorokin, ancora detenuta all’Orange County Correctional Facility di New York, con una tuta gialla e i suoi immancabili occhiali Celine. Sorokin ha negato di essere un’artista della truffa, ha insistito sul fatto di essere stata solo sé stessa, e di aver ricevuto tantissime proposte di matrimonio, molte di più di quante ne avesse ricevute prima della sua attività criminale. 

 

Anna Sorokin 2 Anna Sorokin 2

Sorokin ha parlato anche della sua infanzia, dei pomeriggi passati a guardare la vita di lusso delle star su Mtv e del fatto che da adolescente fosse «allergica all’autorità». Il denaro, ha detto, le ha dato la libertà di fare ciò che voleva.

 

Ha raccontato anche di essersi vestita male per andare in banca a chiedere migliaia di dollari in prestiti fraudolenti per avere l’aria del “non me ne frega niente”, di non aver mai detto «bugie senza senso» né di aver «danneggiato in maniera criminale» qualcuno. Ha confessato anche che credeva fosse «più facile chiedere a qualcuno, che so, 20 milioni, se pensano che hai molti soldi».

 

Sorokin, di origine russa - la cui storia ha ispirato la nuova serie Netflix “Inventing Anna” - ha truffato le banche e tutta l'alta società di New York tra il 2013 e il 2017, quando viveva a Manhattan e si fingeva un'ereditiera tedesca con un fondo fiduciario da 67 milioni di dollari in Europa. Nell'aprile 2019, Sorokin è stata condannata per furto, furto aggravato e tentato furto a quattro anni di reclusione, è stata rilasciata nel febbraio 2021 (ed estradata a Francoforte ieri).

 

Alexandra Cooper Alexandra Cooper

«Odiavo sentirmi dire cosa fare», dice al podcast. «Ero allergica all'autorità, alle regole, soprattutto quando pensavo che fossero irragionevoli. Odiavo spiegarmi».

 

Ma ha negato di essere "ossessionata" dal denaro, e ha detto invece: «Volevo solo avere la libertà che ne deriva. Viaggiare, andare in posti e fare cose. Se chiedi soldi ai genitori, allora hai bisogno del loro permesso, ma se hai il tuo, vai e fai quello che vuoi. Il denaro ha sempre rappresentato la libertà per me».

 

Anna Sorokin e Alexandra Cooper Anna Sorokin e Alexandra Cooper

«Non ho mai avuto l'intenzione di fare del male a qualcuno che conoscevo. Non riesco letteralmente a trovare un solo esempio in cui ho detto “fammi fottere questa persona così non vedrà mai più i suoi soldi», ha aggiunto.

 

Nel podcast, Sorokin ha detto di non aver mai avuto intenzione di fregare la polizia e di essere stata sorpresa dal vigore con cui i funzionari l'hanno seguita. «Il mio obiettivo non è mai stato quello di scappare o di non farmi prendere. Sento persone in carcere dire "non sei così bravo come criminale"».

 

«Non ho mai cercato di essere così. Non mi è mai piaciuto nascondermi dalla polizia. Ho pensato di tornare a New York, ho pensato di risolverlo con il mio avvocato. Non sapevo che sarebbero stati così violenti al riguardo.

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