RIVIVE L’ARTE “DEGENERATA” CHE HITLER VOLEVA CANCELLARE - A VIENNA LA PRIMA MOSTRA COMPLETA SULLA “NUOVA OGGETTIVITÀ TEDESCA”, IL MOVIMENTO DEGLI ANNI VENTI DEL 900 CHE REALIZZÒ DIPINTI SCABROSI, CHE RACCONTANO LA DECADENZA E LE DEPRAVAZIONI DELLA PICCOLA BORGHESIA E LE MISERIE DEGLI EMARGINATI – DA OTTO DIX A GEORGE GROSZ, CON L'AVVENTO DEL NAZISMO, MOLTI DI QUESTI ARTISTI SONO STATI INTERNATI, UCCISI O ESILIATI...

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Francesco Ferasin per “il Fatto Quotidiano”

 

autoritratto con modella di christian schad autoritratto con modella di christian schad

Verso l’abisso e oltre: facce smunte, pallori febbricitanti, rughe maestose. Donne nude, indipendenti, libere di provocare ed essere sedotte. Uomini piccoli piccoli, schiacciati dalle fragilità del progresso e dall’ideologia nazista che tuona alle porte della Turingia. La Nuova Oggettività tedesca attraversa gli anni Venti del 900 – giusto un secolo fa – abbuffandosi senza distinzione di splendore e miseria mentre corre verso il baratro della Seconda guerra mondiale.

 

Ne rigurgita un mondo spettrale, infiltrato da feticismi messi olio su tela e altra “arte degenerata” che Hitler rimuoverà dalla faccia della terra. Per riammirare tutto questo bisogna fare un po’ di strada, ma ne vale la pena. Ci ha pensato il Leopold Museum di Vienna a imbastire la prima mostra completa su questa avanguardia perduta.

 

E non dev’essere stato facile. Molti degli artisti sono stati internati e uccisi, oppure esiliati, disseminando le loro opere in musei e collezioni private di tutto il mondo. Altri hanno visto i loro lavori distrutti o confiscati. Eppure tutti, a loro modo, hanno percorso una strada gloriosa, seppur brevissima. Max Beckmann, George Grosz, Heinrich Maria Davringhausen, Karl Hubbuch, Grethe Jürgens, Lotte Laserstein, Felix Nussbaum, Gerta Overbeck sono solo alcuni degli autori delle oltre 150 opere esposte nelle sale del museo di arte moderna viennese fino al 29 settembre.

opera di otto dix opera di otto dix

 

Un percorso, quello di Splendore e miseria (il titolo della mostra), che conduce lo spettatore dentro alle ferite sanguinanti della Repubblica (bifronte) di Weimar, dilaniata dall’inflazione per la crisi della Ruhr eppur animata da un effimero afflato di libertà intellettuale. La Nuova Oggettività riesce a mettere a nudo l’idillio tradito della piccola borghesia e insieme la depravazione degli angoli più reconditi della psiche umana.

 

Non a caso già nelle prime sale si affacciano I feticisti e i flagellanti maniacali di Rudolf Schlichter (considerato uno dei massimi esponenti dell’ala verista) assieme alle prostitute deformi di Otto Dix. Un mondo sotterraneo scrutato a debita distanza dagli occhi insonni dei contadini delle tele di Erich Wegner: le poche che si sono salvate.

 

Già dai primi capolavori si respira la rivolta degli ex espressionisti delusi dalle accademie bacchettone del dopoguerra. All’apollinea razionalità del Cubismo e del Futurismo, i nuovi pittori preferiscono la realtà dionisiaca e scabrosa.

 

Una realtà essenziale, ripulita dall’emozione, ormai troppo simile al moralismo; smacchiata anche dall’insolente geometria descrittiva del panorama artistico mainstream. I soggetti prediletti sono persone ai margini della società (assieme a ballerine e buffoni da circo). La “devianza”, in tutte le sue forme, e la caducità del corpo diventano armi politiche contro il nazionalsocialismo.

margot di rudolf schlichter margot di rudolf schlichter

 

[…]  Nel 1929 Christian Schad sfida il Paragrafo 175 del codice penale tedesco con una serie di litografie che rappresentano effusioni omoerotiche tra adolescenti, commettendo due reati in un solo disegno. Ma anche la donna riprende i propri spazi. Accanto a Schad è esposta una copia del primo giornale per lesbiche della storia, Die Freundin, pubblicato fino al 1933, anno in cui Hitler riuscirà a sbarazzarsi del vecchio Hindenburg e ciò che rimane della democrazia. In prima pagina campeggia la foto di una ragazza con pantaloni da uomo e sigaretta in bocca. Nelle seguenti sono annotati gli indirizzi per darsi appuntamento.

 

Tocca però a Kate Diehn-Bitt dare un volto e un corpo alla donna nuova, auto-ritraendosi con le fattezze di un androgino. Altro smacco bello e buono all’immagine muliebre veicolata dalla propaganda del futuro Führer. […]

il grigio giorno di george grosz il grigio giorno di george grosz la tennista di lotte laserstein la tennista di lotte laserstein felix nussbaum felix nussbaum they grow up under stones di karl hubbuch they grow up under stones di karl hubbuch la pazza di otto dix la pazza di otto dix karl hofer karl hofer tiller girls di karl hofer tiller girls di karl hofer

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA

DAGOREPORT - SE LA MELONA NON L'HA PRESO BENE, TAJANI L'HA PRESO MALISSIMO L’INCONTRO TRA MARIO DRAGHI E MARINA BERLUSCONI, ORGANIZZATO DA GIANNI LETTA: NON SOLO NON ERA STATO INVITATO MA ERA STATO TENUTO COMPLETAMENTE ALL'OSCURO - L’EX MONARCHICO DELLA CIOCIARIA TREMA PER I SUOI ORTICELLI, PRESENTI E FUTURI: SE PIER SILVIO ALLE PROSSIME POLITICHE DECIDERA' DI SCENDERE IN CAMPO E PRENDERSI FORZA ITALIA, A LUI NON RESTERA' CHE ANDARE AI GIARDINETTI - E NEL 2029 PIO DESIDERIO DI ESSERE IL PRIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CENTRODESTRA (ALMENO QUESTA E’ LA PROMESSA CHE GLI HA FATTO LA DUCETTA, IN CAMBIO DI NON ROMPERE TROPPO I COJONI A PALAZZO CHIGI)

FLASH! - COME MAI TOTI HA PREFERITO IL PATTEGGIAMENTO, QUINDI AMMETTENDO LA FONDATEZZA DELLE ACCUSE, AL MONUMENTO DI MARTIRE DELLA MAGISTRATURA CRUDELE, CHE ERA L'ASSO NELLA MANICA DEL CENTRODESTRA PER SPERARE DI MANTENERE IL POTERE IN LIGURIA? SEMPLICE: QUANDO, ANZICHE' CANDIDARE LA SUA FEDELISSIMA ILARIA CAVO, MELONI HA SCELTO IL SINDACO DI GENOVA, ANDREA BUCCI, LI HA SFANCULATI - E PER FAR VEDERE CHE TOTI CONTA ANCORA, PRESENTERA' LA PROPRIA LISTA CIVICA PER FAR ELEGGERE L'ADORATA CAVO...