maneskin

L’EUROVISION VI FA STARE “ZITTI E BUONI” – I MANESKIN HANNO DOVUTO RIMETTERE LE MANI SULLA CANZONE VINCITRICE DEL FESTIVAL DI SANREMO, DEPURANDOLA DALLE PAROLACCE PER POTER PARTECIPARE ALL’"EUROVISION SONG CONTEST": ADDIO ALLE PAROLE “COGLI*NI” E “CAZ*O” E UNA TAGLIO DI ALCUNI SECONDI PER RIENTRARE NEL LIMITE MASSIMO DI TRE MINUTI… - VIDEO

 

Da "www.eurofestivalnews.com"

 

i maneskin vincono sanremo 2021

Del tutto a sorpresa, i Måneskin hanno rilasciato nella notte la versione di “Zitti e buoni”, la canzone vincitrice del Festival di Sanremo 2021, che porteranno in gara all’Eurovision Song Contest in programma all’Ahoy Arena il 18, 20 e 22 maggio.

 

Sono in particolare questi i quattro cambiamenti che un orecchio esperto può riconoscere rispetto alla versione originale per farla rientrare nella durata di tre minuti:

§  Sono stati tagliati cinque secondi e poco più dell’introduzione (corrispondenti a uno dei due riff)

§  Il verso contenente “Vi conviene toccarvi i co****ni” è stato modificato in “Vi conviene non fare più errori”

§  Uno dei due riff della transizione verso la seconda strofa è stato eliminato (qui si parla di quattro secondi circa)

damiano e victoria dei maneskin vicini vicini

§  Si è proceduto a rimuovere un “Non sa di che c***o parla”, trasformandolo in un terzo “Non sa di che cosa parla”

 

Ricordiamo, infatti, che i tre minuti sono esattamente corrispondenti alla durata massima delle canzoni sul palco dell’Eurovision, una regola tassativa e non derogabile. Attenzione, però: si parla di durata massima, e non minima, giacché il regolamento non vieta canzoni più corte dei tre minuti.

i maneskin nudi

Su questo fattore giocarono, nel 2015, i Pertti Kurikan Nimipäivät, alias PKN per brevità, che portarono a Vienna “Aina mun pitää” (la Finlandia uscì di scena in semifinale, ma portò una storia tutta da raccontare alle spalle). Ad oggi questa è la canzone più corta di sempre mai entrata in gara.

 

La regola dei tre minuti (negli anni ’50 tre minuti e mezzo) fu creata in quanto Nunzio Gallo, nel 1957, portò in scena “Corde della mia chitarra“, che durava 5 minuti e 9 secondi. Un tempo ritenuto eccessivo, che portò all’istantaneo varo della nuova norma.

I MANESKIN QUANDO SUONAVANO PER STRADA A ROMA

Non è la prima volta che la canzone dell’Italia è sottoposta a modifiche in chiave Eurovision. Lo si è visto, in particolare, in praticamente tutte le partecipazioni italiane dal ritorno in gara, tranne che nel 2012, quando “L’amore è femmina (Out of love)” fu, tra varie peripezie, la canzone eseguita da Nina Zilli a Baku (storia particolare è quella del testo: in origine in inglese, lo riadattò in italiano, all’Eurovision portò un ibrido più inglese che italiano).

 

MANESKIN

L’Italia, ad ogni modo, non è la sola nazione a portare canzoni in origine più lunghe: basti pensare solo, rimanendo a quest’anno, all’Ucraina. I Go_A avevano scelto “Shum“, che però era molto più lunga dei tre minuti richiesti. Poiché era difficile creare una variante eurovisiva della canzone, il gruppo ha letteralmente creato qualcosa che è molto più un’altra canzone che un revamp di “Shum“.

 

Tutto questo senza dimenticare i continui casi analoghi dell’Albania: al Festivali i Këngës, infatti, le canzoni che conquistano la vittoria sono in genere (tranne eccezioni, come nel dicembre 2020) ben più lunghe dei tre minuti: si è spesso assistito a riedizioni non solo accorciate, ma anche col cambiamento dall’albanese all’inglese.

MANESKIN

Tre degli ultimi quattro rappresentanti, Eugent Bushpepa, Jonida Maliqi e Anxhela Peristeri, hanno però deciso di invertire la tendenza, mantenendo la lingua madre.

I Måneskin rappresenteranno l’Italia all’Eurovision Song Contest 2021 in programma a Rotterdam il 18, 20 e 22 maggio.

Poiché l’Italia è parte delle Big 5 del concorso, è direttamente ammessa alla finale, in scena sabato 22 con diretta su Rai1 dalle 21, con le immagini dall’Ahoy Arena.

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