ERDOGAN È GELOSO DI BIN SALMAN - DOPO IL SUCCESSO DEL SUMMIT DI GEDDA, IN ARABIA SAUDITA, IL PRESIDENTE TURCO RILANCIA: DURANTE I COLLOQUI PREVISTI CON PUTIN PROPORRÀ ALLA RUSSIA UN CESSATE IL FUOCO ANTICIPATO. L’AMMINISTRAZIONE DI ANKARA “NON CI SARANNO VINCITORI NELLA GUERRA E VINTI NEL PROCESSO DI PACE. ERDOGAN È L’UNICO LEADER CHE GODE DELLA SINCERA FIDUCIA DI PUTIN E ZELENSKY” – SARÀ, MA INTANTO MBS HA FATTO UN BEL SALTO IN AVANTI PORTANDO LA CINA AL TAVOLO…

-

Condividi questo articolo


ERDOGAN PUTIN ERDOGAN PUTIN

1. 'ERDOGAN PROPORRÀ A PUTIN UN CESSATE IL FUOCO ANTICIPATO'

(ANSA) - Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, durante i previsti colloqui con Vladimir Putin che si dovrebbero tenere a breve, intende proporre la ripresa dei colloqui di pace sull'Ucraina per raggiungere un cessate il fuoco anticipato: lo ha detto all'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti una fonte dell'amministrazione di Ankara. "Erdogan offrirà la sua mediazione ribadendo la tesi che non ci saranno vincitori nella guerra e vinti nel processo di pace", ha detto la fonte, definendo il presidente turco "l'unico leader mondiale" che gode della "sincera fiducia" di Putin e Zelensky"

 

SUMMIT GEDDA SUMMIT GEDDA

2. A GEDDA L’UCRAINA «AVVICINA» IL SUD GLOBALE. PECHINO PROPOSITIVA: «OK A NUOVI COLLOQUI DI PACE»

Estratto dell’articolo di Giuseppe Sarcina per www.corriere.it

 

Il Cremlino ha liquidato come «una farsa» la conferenza sulla pace in Ucraina, ospitata dall’Arabia Saudita a Gedda nel fine settimana. «Non c’è alcun presupposto, l’operazione militare proseguirà nel prossimo futuro», ha detto il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov. Per la prima volta, però, ha osservato il consigliere per la Sicurezza nazionale americano Jake Sullivan, «c’era anche la Cina ed è stata una buona cosa».

 

XI JINPING COME 007 XI JINPING COME 007

All’incontro hanno partecipato i rappresentanti di 38 Paesi, più quelli dell’Unione europea e dell’Onu. Il 24 giugno, nell’analogo vertice di Copenaghen, si erano fatti vivi solo 13 Stati. Stesse regole: confronto informale, senza necessità di trovare un accordo o stilare un comunicato ufficiale.

 

[…] Per il governo di Kiev […] la conferenza di Gedda è servita ad avvicinare alle posizioni ucraine diversi Paesi rimasti finora alla finestra. In particolare Brasile, Sud Africa, India e la stessa Cina, cioè i componenti del gruppo Brics, insieme alla Russia, che, invece, non è stata invitata.

 

In realtà il primo dei «dodici punti» presentati il 24 febbraio da Xi Jinping, richiamava proprio «la tutela della sovranità e dell’integrità territoriale di ogni Stato». Il leader cinese ha inviato Li Hui, ex ambasciatore a Mosca e ora «rappresentante speciale per gli affari euroasiatici».

 

RECEP TAYYIP ERDOGAN VLADIMIR PUTIN RECEP TAYYIP ERDOGAN VLADIMIR PUTIN

L’emissario di Pechino si è detto disponibile a partecipare «a ulteriori colloqui per la pace», anche senza la presenza dei russi. Ma il problema è che negli ultimi mesi Xi non ha fatto mancare l’appoggio politico ed economico a Putin. Anche per questo, ieri, Sullivan si è intrattenuto a lungo con Li Hui: che intenzione avete? Fino a quanto farete da sponda al Cremlino?

 

L’altro tema chiave è l’atteggiamento degli ucraini. A Gedda il consigliere Yermak […] avrebbe sfumato i toni. Ma, nella sostanza, il gruppo dirigente resta compatto sul concetto più volte ripetuto da Zelensky: nessuna trattativa con Mosca fino a quando l’armata putiniana non si sarà ritirata dai territori occupati.

 

recep tayyip erdogan vladimir putin vertice di sochi recep tayyip erdogan vladimir putin vertice di sochi

[…] A Gedda i diplomatici europei, a cominciare dai francesi, hanno osservato che sarebbe inaccettabile iniziare a parlarsi con il Cremlino, partendo da un semplice «cessate il fuoco» e congelando, quindi, la posizione di forza conquistata sul campo da Putin. Si potrebbero aprire altri spazi per l’azione politica. Il confronto, a un certo punto, è planato sul destino della Crimea. Davvero gli ucraini pensano di poter cacciare i russi dalla base navale di Sebastopoli, nella penisola annessa illegalmente nel 2014?

 

Stando alle indiscrezioni, Zelensky tenterà comunque la spallata militare. Ma, se dovesse fallire e pressato dagli americani, sarebbe pronto a percorrere una strada alternativa: riappropriarsi nel tempo di quella regione, portando il tema al tavolo con Putin.

 

XI JINPING - ESERCITO CINESE XI JINPING - ESERCITO CINESE

3. LO SPIRAGLIO DI GEDDA CINA DISPONIBILE A NUOVI NEGOZIATI

Estratto dell’articolo di P. Bre. per “la Repubblica”

 

Era partito con poche aspettative, ma le indiscrezioni filtrate dal vertice di Gedda chiuso ieri sera in Arabia Saudita […] sono sorprendenti. È la più interessante mediazione vista da mesi, e potrebbe essere stato posato il primo mattone di un processo che porti finalmente alla pace in Ucraina.

 

[…] L’assenza della Russia e la presenza della Cina e degli altri Brics hanno arato il terreno a qualcosa di inedito. Per la prima volta anche i Paesi che non avevano mai condannato l’invasione avrebbero accettato di fatto il principio del rispetto dell’integrità territoriale ucraina come fondante di un processo di pace.

recep tayyip erdogan vladimir putin vertice di sochi recep tayyip erdogan vladimir putin vertice di sochi

 

È una svolta. Ma non arriva a costo zero, per Kiev. A traballare è infatti l’indisponibilità a negoziare fino alla liberazione dei territori occupati: era il punto più controverso, prevedeva la vittoria sul campo di battaglia prima di intavolare qualsiasi trattativa. Trasformava la “proposta di pace” in quella che per Mosca era una “ratifica di capitolazione”: se ora davvero Kiev fosse pronta a restituire al tavolo diplomatico quello che ieri voleva conquistare con le armi non fidandosi della Russia, il mondo potrebbe sperare.

 

Kiev ottiene di essere protagonista di un abbozzo di tavolo di pace a cui per ora il suo aggressore non ha accesso. L’Arabia Saudita eredita dalla Turchia di Erdogan il ruolo di artefice del processo, riabilitando il suo principe dopo l’omicidio di Jamal Khashoggi. Solo lo Cina, a quanto filtra, avrebbe accennato l’idea di una tregua preventiva rilanciando la sua “posizione per il superamento politico della crisi ucraina”, già respinto al mittente. Ma non ha obiettato a mantenere saldo il principio dell’integrità territoriale ucraina. […]

XI JINPING - PARATA MILITARE XI JINPING - PARATA MILITARE xi jinping in versione hacker immagine creata con midjourney 2 xi jinping in versione hacker immagine creata con midjourney 2 recep tayyip erdogan vladimir putin vertice di sochi 2 recep tayyip erdogan vladimir putin vertice di sochi 2 erdogan con putin lukashenko e altri sinceri democratici al tavolo a samarcanda erdogan con putin lukashenko e altri sinceri democratici al tavolo a samarcanda

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

SULLA RAI ELLY NON SI È FATTA INFINOCCHIARE – IL MOTIVO CHE HA SPINTO SCHLEIN ALL’AVENTINO, OLTRE ALLA MANCATA RIFORMA DELLA GOVERNANCE DI VIALE MAZZINI, RIGUARDA LO STATO DELL’ARTE DEL PD – IL DUPLEX BOCCIA-FRANCESCHINI PUNTAVA A PIAZZARE UN PRESIDENTE DI GARANZIA CHIAMATO GIOVANNI MINOLI. UN NOME SU CUI ERA STATO TROVATO UN ACCORDO CON GIORGIA MELONI, GRAZIE AI CONTATTI DEL MARITO DI NUNZIA DE GIROLAMO CON GIAMPAOLO ROSSI – MA LA SEGRETARIA MULTIGENDER SI È RIFIUTATA DI PRENDERSI IN CARICO UN “INAFFIDABILE” COME IL MULTI-TASKING MINOLI – IL PROBLEMA DI ELLY È CHE NON HA NESSUN UOMO DI FIDUCIA IN RAI. PIUTTOSTO CHE INFILARSI IN QUEL LABIRINTO PIENO DI TRAPPOLE, HA PREFERITO CHIAMARSI FUORI – LA MOSSA DI NARDELLA: HA LANCIATO LA SUA CORRENTE PER STOPPARE FRANCESCHINI, CHE PUNTA A PASSARE IL TESTIMONE ALLA MOGLIE, MICHELA DI BIASE...

DAGOREPORT - RICICCIANO LE VOCI SU UNA FUSIONE TRA RENAULT E STELLANTIS. MA QUESTA POTREBBE ESSERE LA VOLTA BUONA – E' MACRON CHE SOGNA L'OPERAZIONE PER CREARE UN COLOSSO EUROPEO DELL'AUTOMOTIVE (LO STATO FRANCESE È AZIONISTA DI ENTRAMBI I GRUPPI) E, CON IL GOVERNO DI DESTRA GUIDATO DA BARNIER, A PARIGI NESSUNO OSERA' OPPORSI - E JOHN ELKANN? NON GLI PARE IL VERO: SI LIBEREREBBE DI UNA "ZAVORRA" E POTREBBE VELEGGIARE VERSO NEW YORK O LONDRA, PER FARE QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE (E IN CUI È BRAVISSIMO): INVESTIMENTI E ACQUISIZIONI TRA LUSSO E TECH. TOLTASI DAI COJONI L'EX FIAT, NON AVREBBE PIÙ RAGIONE DI TENERSI “REPUBBLICA” E “STAMPA" E LE FAIDE CON IL COMITATO DI REDAZIONE

È ARRIVATA L’ORA DI PIER SILVIO? SEGNATEVI QUESTA DATA SUL CALENDARIO: APRILE 2025. POTREBBE ESSERE IL MOMENTO DELLA DISCESA IN CAMPO DI BERLUSCONI JR – “PIER DUDI” POTREBBE APPROFITTARE DI UNA SCONFITTA DEL CENTRODESTRA AL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA PER RIPERCORRERE LE ORME DEL PADRE: METTERE IN PIEDI UNA NUOVA FORZA ITALIA, APERTA A DIRITTI E MINORANZE, EUROPEISTA E ATLANTISTA. A QUEL PUNTO, LE ELEZIONI ANTICIPATE SAREBBERO INEVITABILI – ORMAI È CHIARO CHE IL GOVERNO MELONI NON CADRÀ MAI PER MANO DELL’OPPOSIZIONE, SPOMPA E INETTA, MA SOLO ATTRAVERSO UN’IMPLOSIONE DELL’ALLEANZA DI DESTRA-CENTRO - LA DIFFIDENZA DI MARINA, TERRORIZZATA DALL'IPOTESI CHE IL FRATELLO FINISCA FAGOCITATO DA BATTAGLIE MEDIATICHE E GIUDIZIARIE, COME IL PADRE...